rifornimento in volo KC-130J Hercules Aeronautica Militare
Copyright: Stefano Monteleone

Rifornimento in volo con il KC-130J Hercules della 46^ Brigata Aerea

A marzo scorso avevamo richiesto la possibilità di volare una missione di rifornimento in volo con il tanker dell’Aeronautica Militare Boeing KC-767A del 14° Stormo, di Pratica di Mare, per capire le reali capacità della forza armata in questo ambito molto importante a supporto delle attività aeree italiane ed alleate.

Non tutti sanno, però, che un altro velivolo fondamentale a disposizione dell’Aeronautica Militare per il rifornimento in volo è l’aereo quadrimotore da trasporto C-130J Super Hercules in carico presso la 46^ Brigata Aerea di Pisa.

A completamento del nostro progetto redazionale sulle capacità di rifornimento in volo della nostra Aeronautica Militare a metà ottobre 2017 siamo andati in volo con la versione KC-130J del noto Hercules per una missione di rifornimento, in gergo tecnico AAR – Air to Air Refueling, inquadrata nella grande esercitazione interforze Joint Stars 2017.

Il KC-130J ha partecipato agli eventi addestrativi dell’esercitazione rifornendo in volo diversi caccia allo scopo di addestrare gli equipaggi del tanker e dei caccia alle manovre di rifornimento. Il task assegnato al nostro equipaggio del 2° Gruppo Volo, formato da pilota, co-pilota, 4 load masters  e 2 operatori ai sistemi di rifornimento in volo, ha previsto il rifornimento di assetti F-2000A Eurofighter Typhoon del 4° Stormo in un’area imprecisata tra l’isola di Ponza e la Sardegna.

Non è la prima volta che partecipiamo a una missione di rifornimento ma è sempre impressionante poter assistere a pochi metri e da una posizione privilegiata, alle complesse manovre che i “receivers” effettuano per agganciare i cestelli filati dagli speciali pod subalari del Super Hercules. Il C-130J equipaggiato con un apposito kit per il rifornimento in volo è in grado di fornire carburante contemporaneamente a due “receivers”, tramite il sistema a sonda e imbuto.

Concluso il trasferimento di carburante e dopo circa due ore dal decollo il nostro Hercules ha rimesso la prua verso Pisa per atterrare dopo circa 40 minuti, concludendo con successo anche questa missione che naturalmente, come sempre, è stata pianificata, coordinata ed eseguita al più alto livello di professionalità e precisione, ottenibile grazie all’elevato standard di addestramento degli equipaggi di volo.

Come già accennato la versione tanker “KC” del Super Hercules è equipaggiato con due sistemi a sonda flessibile montati sotto le ali e riesce a trasferire fino a 19 litri al secondo di carburante a due velivoli simultaneamente consentendo, ad esempio, il rifornimento di un pacchetto di quattro velivoli in meno di 30 minuti.

Il KC-130 rappresenta un vero e proprio moltiplicatore di forza proprio come il fratello maggiore KC-767. Ideale per le operazioni aerotattiche, consente di prolungare il tempo di permanenza in volo e di presenza sugli obiettivi dei velivoli riforniti (Eurofighter, Tornado, AM-X). Risulta quindi un assetto essenziale in missioni aerotattiche e anche in missioni di rifornimento di elicotteri per operazioni speciali o per il Combat SAR.

Ricordiamo anche che il KC-130J è l’unico velivolo dell’Aeronautica Militare capace di rifornire in volo gli elicotteri dotati di sonda per il rifornimento, come il nuovo HH-101A Caesar del 15° Stormo o il francese EC-725 Caracal dell’Armée de l’Air, come già detto, utilizzati potenzialmente in contesti operativi di ricerca e soccorso o di supporto alle operazioni delle Forze Speciali. E’ notizia dello scorso ottobre che la Lockheed Martin consegnerà i primi due KC-130J all’Armée de l’Air francese nel 2019. Fino a quel momento il KC-130 italiano sarà ancora l’unico aereo con questa caratteristica operativo in Europa.

Caratteristica che unita a quelle più note fanno del “centrotrenta” un assetto di volo prezioso utilizzato più volte anche in scenari operativi reali quali la Libia, l’Afghanistan e la Siria. L’Hercules è capace di operare in condizioni ognitempo e in contesti operativi complessi in supporto ai contingenti italiani o alleati impegnati in operazioni NATO/ONU. Inoltre possono essere utilizzati in operazioni di trasporto sanitario e bio-contenimento di pazienti altamente infettivi.

Tutto ciò rientra nel concetto di Airlift Capability che è quell’insieme di capacità, di potenzialità e di flessibilità di utilizzo dei velivoli da trasporto e rifornimento in volo quali l’Hercules, lo Spartan e il KC-767 che permettono all’Aeronautica Militare di operare in contesti operativi articolati, mettendo a disposizione la propria capacità di proiezione delle forze e della componente aerea nazionale, permettendogli, così, un ruolo di rilievo nell’ambito di operazioni multinazionali o di emergenza sanitaria e umanitaria.

L’autore e Aviation Report desiderano ringraziare l’UCOM dello Stato Maggiore Aeronautica Militare, l’ufficiale PI della 46^ Brigata Aerea il T.Col. P. Sammaciccio e tutto l’equipaggio del KC-130J Lyra “46-48”.

Testo e immagini: Stefano Monteleone