F-18 Hornet Forze Aeree Svizzere
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Ridotta disponibilità degli F-18 Hornet della Swiss Air Force

L’attuazione delle misure di prolungamento del ciclo di vita dei jet da combattimento elvetici sta subendo un ritardo a seguito di problemi tecnici. Di conseguenza la disponibilità dei velivoli della flotta di F/A-18 della Swiss Air Force è attualmente ridotta. La sicurezza dello spazio aereo è tuttavia garantita in qualsiasi momento.

Dopo il NO espresso dall’elettorato all’acquisto dell’aereo da combattimento Gripen nel 2014, il Parlamento ha approvato il prolungamento della durata di utilizzazione della flotta di F/A-18 da 5000 a 6000 ore per ogni singolo velivolo. In tal modo la Svizzera intende coprire fino al 2030 l’attività di protezione dello spazio aereo. Una parte di questo progetto consiste nel risanamento della struttura degli aerei che hanno ormai quasi 20 anni.

Però per poter continuare ad adempiere alla difesa del proprio spazio aereo, lo stato elvetico deve rinnovare la propria flotta per la protezione dalle minacce aeree. Gli aerei da combattimento F/A-18 Hornet come detto dovrebbero raggiungere la fine del periodo di utilizzazione nel 2030 così l’8 novembre 2017 il Consiglio federale ha autorizzato il Dipartimento della Difesa a pianificare l’acquisto di nuovi aerei da combattimento.

Il 25 gennaio 2019 cinque candidati hanno presentato ad Armasuisse le loro offerte per nuovi aviogetti da combattimento. I velivoli oggetto dell’offerta sono: Eurofighter (Airbus, Germania), F/A-18 Super Hornet (Boeing, USA), Rafale (Dassault, Francia), F-35A (Lockheed-Martin, USA) e Gripen E (Saab, Svezia). Con la presentazione delle offerte parte la fase di analisi e test con i suddetti aviogetti che verranno messi alla prova sia in volo che a terra tra Aprile e Luglio 2019.

La RUAG ha già potuto revisionare un primo velivolo quale prototipo nell’estate del 2018 nell’arco di quattro mesi. Per quanto riguarda i successivi cinque velivoli i lavori stanno richiedendo però un tempo notevolmente maggiore di quanto previsto. La causa è da ricondurre a problemi finora sconosciuti e risolti soltanto in parte, risalenti al periodo di produzione alla fine degli anni ’90. Ad esempio, in determinati pezzi di ricambio, i fori per il fissaggio non corrispondono perfettamente alla struttura esistente. I lavori di risanamento della struttura che stanno subendo un ritardo a tempo indeterminato hanno ripercussioni sul resto della flotta di F/A-18, poiché tali ritardi presso la RUAG bloccano le capacità per i normali lavori di manutenzione che vanno svolti regolarmente.

Di conseguenza le Forze aeree Svizzere dispongono di un minor numero di velivoli per il servizio di volo. Attualmente sono disponibili 10 dei complessivi 30 F/A-18, e l’obiettivo è di averne 12 entro la conclusione del programma di risanamento prevista per il 2024. Secondo l’aeronautica militare svizzera i velivoli F/A-18 disponibili sono tuttavia sufficienti a garantire in qualsiasi momento il servizio di polizia aerea come pure le operazioni per la protezione di conferenze ed eventi.

Nel frattempo la Swiss Air Force non rallenta l’addestramento dei suoi piloti di F-18 partecipando con quattro velivoli alla Frisian Flag 2019 che è iniziata il 1 Aprile e terminerà il 12 Aprile prossimo e si sta svolgendo a partire dalla base aerea olandese di Leeuwarden.

Per le Forze aeree svizzere, le possibilità di addestramento per la difesa aerea sul proprio territorio sono limitate da spazi scarsamente disponibili e ristretti, da limiti di quota e di velocità, da orari di volo limitati, da un denso traffico aereo civile e commerciale nonché da un’elevata densità di popolazione. Così esercitazioni come la Frisian Flag in Olanda i piloti svizzeri possono beneficiare di condizioni d’addestramento molto favorevoli come ad esempio le aree del mare del Nord dove si può volare praticamente senza restrizioni in tutti gli ambiti d’impiego della difesa aerea, compreso il volo a velocità supersonica.

Testo: Stefano Monteleone