Il Pentagono ha pubblicato un video delle telecamere del MQ-9 che mostra una parte dell’incontro tra il drone dell’aeronautica militare americana e due caccia russi Su-27 Flanker sopra il Mar Nero lo scorso 14 marzo, incontro che, come abbiamo riportato, ha provocato la perdita del drone americano.
Il video sembra, quindi, confermare che uno dei Su-27 ha colpito effettivamente l’elica del drone, anche se ancora non è chiaro se l’azione sia stata deliberata o un errore di valutazione, anche se l’errore di valutazione ci sembra riduttivo come spiegazione dell’incidente.
Il video delle telecamere del MQ-9 appena declassificato proviene dal sensore MTS-B posto sotto il muso dell’MQ-9, che stava riprendendo la parte posteriore del drone mentre il Su-27 si avvicina scaricando carburante. Azione che i funzionari statunitensi avevano già definito una delle manovre più aggressive eseguite dal jet russo.
Al suo secondo avvicinamento al drone il Flanker, armato di almeno sei missili aria-aria, si avvicina ancora di più. In questo momento, quello della collisione, il video si interrompe e quindi è difficile determinare esattamente quale parte del Flanker abbia colpito il drone. Quando il video riprende per ancora pochi secondi, si può vedere che una delle quattro pale dell’elica dell’MQ-9 appare chiaramente danneggiata, indicazione dell’impatto con il Su-27.
L’US Europe Command (EUCOM) ha rilasciato questa trascrizione ufficiale di ciò che può essere visto nel video delle telecamere del MQ-9 al momento dell’incidente:
- 00:00: [Inizio del video] Un Su-27 russo si avvicina alla parte posteriore dell’MQ-9 dell’US Air Force.
- 00:05: Il Su-27 russo inizia a rilasciare carburante.
- 00:09 Il Su-27 russo passa sopra l’MQ-9 mentre continua a rilasciare carburante.
- 00:11: L’elica dell’MQ-9 della US Air Force può essere vista ancora intatta.
- 00:22: Un Su-27 russo inizia un secondo avvicinamento verso l’MQ-9.
- 00:26: Il Su-27 russo inizia a rilasciare carburante in avvicinamento all’MQ-9 passando ancora più vicino.
- 00:29: Il Su-27 russo si scontra con l’MQ-9 e il video della telecamera dell’MQ-9 si interrompe per circa 60 secondi.
- 00:39: Il video della telecamera dell’MQ-9 torna a funzionare correttamente. In questo momento l’elica del drone può essere vista di nuovo ed una delle pale può essere vista danneggiata.
- 00:42: [Fine del video]
Il Generale dell’US Air Force James B. Hecker, Comandante delle forze aeree statunitensi in Europa e in Africa, ha affermato che “questo atto non sicuro e poco professionale da parte dei russi ha quasi causato la caduta di entrambi gli aerei”. Il danno subito dal Su-27 che ha colpito l’MQ-9 rimane oscuro, ma anche se avesse toccato solo una delle eliche del drone è probabile che non sia stato un danno insignificante, anche se non abbastanza grave da impedirgli di atterrare in sicurezza.
Sebbene sia difficile trarre conclusioni definitive sull’intenzionalità o meno dell’incidente il filmato sembra chiaramente coerente con i resoconti statunitensi di “un’intercettazione non sicura e non professionale”, rispetto alle dichiarazioni del Ministero della Difesa della Federazione Russa che ha smentito che il caccia russo sia entrato in collisione con il drone. “Nessun caccia russo ha abbattuto un drone americano poiché i velivoli da combattimento di Mosca non hanno usato armi e non sono entrati in contatto con l’aereo americano. “A causa di brusche manovre, il drone americano è andato in volo incontrollato con una perdita di quota precipitando in mare“.
Per quanto riguarda la posizione di ciò che resta dell’MQ-9, l’US Air Force ha pubblicato una mappa che indica i movimenti finali del drone. In base a ciò, l’MQ-9 è stato intercettato dai Su-27 a circa 4-50 miglia nautiche dalla Crimea, prima di essere colpito a una distanza di circa 50-60 miglia nautiche dalla terraferma. Si è poi schiantato nel Mar Nero a circa 75-85 miglia nautiche dalla terraferma, intorno alle 7:20-7:30 ora locale.
A tal proposito il segretario del Consiglio di Sicurezza russo ed ex capo del FSB, il servizio di sicurezza federale, Nikolai Patrushev ha dichiarato che la Russia cercherà di recuperare il drone MQ-9 americano caduto nel Mar Nero per studiarlo. “Non so se saremo in grado di recuperarlo o meno, ma dobbiamo farlo … e lo esamineremo sicuramente“, ha detto Patrushev alla TV di stato russa Rossiya 1.

Secondo il coordinatore delle comunicazioni del Consiglio di Sicurezza nazionale John Kirby cnon è sicuro che gli Stati Uniti saranno in grado di recuperarlo. “Abbiamo fatto del nostro meglio per ridurre al minimo qualsiasi valore di intelligence che potrebbe derivare dalla possibilità che qualcun altro metta le mani sul drone“, ha detto Kirby.
Il comandante del Joint Chiefs of Staff, il generale Mark Milley, ha dichiarato che il drone non ha più valore di intelligence e che gli Stati Uniti hanno già adottato misure per proteggersi da una perdita di informazioni sensibili se il drone dovesse essere recuperato dalla Russia. “Probabilmente non c’è molto da recuperare, francamente“, ha detto Milley. “Per quanto riguarda la perdita di materiale sensibile abbiamo preso misure di mitigazione. Quindi siamo abbastanza fiduciosi che tutto ciò che era di valore non lo è più.”
Milley ha affermato che gli Stati Uniti sanno dove è caduto il drone nel Mar Nero e che probabilmente si trova tra i quattro e i cinquemila piedi (da 1.219 a 1.524 metri) sotto la superficie, il che renderebbe le operazioni di recupero molto difficili per chiunque. Ha detto che al momento gli Stati Uniti non hanno unità navali nel Mar Nero. “Non abbiamo navi lì, ma abbiamo molti alleati e amici nell’area“, ha detto.
Tuttavia oggi sembra che la Russia abbia già recuperato alcuni frammenti dell’MQ-9 abbattuto, secondo la CNN che descrive i pezzi come fibra di vetro o “piccoli pezzi” del drone. La Russia avrebbe raggiunto il luogo in cui il drone statunitense è precipitato nel Mar Nero, a circa 70-80 miglia a sud-ovest della Crimea.
Alcuni media filo-russi, hanno riferito che la Marina Militare russa avrebbe trovato il relitto dell’MQ-9 vicino a Sebastopoli ad una profondità di circa 900 metri e riportano che una fonte anonima vicina al Ministero della Difesa russo, avrebbe detto che: “… un robot sottomarino è sceso sul fondo del mare, trovando l’MQ-9 ad una profondità di circa 850-900 metri“.