Ci siamo recati a Pozzuoli per parlare di formazione con il Generale Paolo Tarantino e saggiare, toccando con mano, una completa e ampia ristrutturazione in termini di attività didattica ed educativa del massimo Istituto dell’Aeronautica Militare italiana. Un programma importante per la nostra Forza Armata, tanto ambizioso quanto complesso che si pone l’obbiettivo di strizzare l’occhio al futuro e che prende il nome di Progetto Gladiator.
“Gladiator lo si può definire come il punto di svolta dell’attività formativa interna all’istituto“. È così che il Generale B.A. Paolo Tarantino, attuale Comandante dell’Accademia Aeronautica oltre che una fra le principali menti ideatrici del progetto, ci anticipa la nuova formula prima di addentrarsi nei suoi dettagli. L’evoluzione progressiva della didattica generale e delle specifiche tematiche di studio che sono diventate sempre più interconnesse, hanno imposto una riflessione volta a strutturare rapidamente e con efficacia un innovativo metodo di formazione all’avanguardia e al passo con i tempi.
Analizzati i limiti del sistema e comprese le aree di necessario intervento, sono state implementate una vasta serie di migliorie, impostando un decisivo cambio di rotta; un vero e proprio “wind of change” a carattere educativo che ha soffiato impetuoso, non limitandosi al solo carattere accademico, ma che ha puntato dritto verso il futuro mantenendo sempre inalterati i principi di eccellenza che dal 1923 contraddistinguono l’Arma Azzurra. Gladiator è stato concepito per essere impiegato da subito e per risultare sin dal primo momento perfettamente funzionale e in grado di risolvere alcune criticità.
“Il compito è stato ed è sicuramente arduo e sfidante, ma saper sostenere le proprie idee e condividerle con gli altri rappresenta un comportamento fondamentale che paga sempre” prosegue il Generale. Il progetto che ha visto la luce di recente è già entrato pienamente a regime ed è stato concepito per essere modulato su tutta l’intera struttura proprio con l’obiettivo di innalzare il livello della formazione militare dell’Istituto, motivando al contempo ancor di più gli allievi nel loro percorso formativo.
“Bisogna ribadire che le attività professionali integrative non devono essere considerate come un freno alla loro formazione universitaria, ma anzi come un vero e proprio incentivo“. Se da un lato, dunque, si è reso necessario rivedere il piano di studi fino ad ora utilizzato per istruire i frequentatori, dall’altro sono state inserite nella didattica una nuova e vasta serie di attività a carattere prettamente militare che prima venivano considerate secondarie ma che invece oggi sono ritenute di grande importanza per la formazione dei futuri ufficiali.
Lo scopo è stato quello di sviluppare un “corsum studiorum” di nuova concezione, del tutto innovativo, perfettamente bilanciato ed integrato in modo tale da poter equilibrare il rapporto che si crea tra la preparazione del futuro ufficiale sia nell’ambito tecnico militare che in quello universitario. Il fine ultimo è quello di assicurarsi che l‘”exit level” di ogni frequentatore sia adeguato agli standard richiesti dalla F.A., affinché si possa inviare ai Reparti di destinazione una risorsa già perfettamente formata, militarmente preparata e, dal punto di vista operativo, prontamente impiegabile.
L’addestramento basico accademico previsto dal Progetto Gladiator è stato codificato per rispettare i capisaldi di una rosa di 5 valori fondamentali per la F.A. denominata EREDI ovvero: Esemplarità, Rispetto, Eccellenza Professionale, Dedizione al Servizio ed Integrità Morale con lo scopo di consolidare negli allievi, ragguardevoli doti professionali e di leadership. Gladiator ha dunque il compito di essere lo strumento di punta della formazione in un’Accademia Aeronautica rinnovata e in costante evoluzione, proiettata negli scenari del prossimo futuro e pronta per le sfide formative che intende affrontare da protagonista. Una Forza Armata, dunque, sempre più attenta e focalizzata sul bene più prezioso in suo possesso: il patrimonio umano e la sua formazione.
Le novità introdotte in Accademia Aeronautica dal progetto Gladiator
Lo sviluppo del dominio Cyber, Dronico, Spaziale e della Medicina Aerospaziale
Fra i punti di forza del nuovo progetto dobbiamo annoverare la nascita di 4 Unità Addestrative rivolte ai domini emergenti quali Cyber, Dronico e Spaziale. Queste unità sono state appositamente concepite con lo scopo di elevare le conoscenze degli allievi negli ambiti di attuale e futuro interesse della Forza Armata, stimolando in loro anche la creatività per lo sviluppo di nuovi sistemi e dispositivi in un’ottica di realizzazione futura.
Le 4 unità si possono considerare come circoli di frequentatori che volontariamente decidono di approfondire specifiche tematiche, suggerite dal Comando. Queste Unità sono votate alla concretezza e sono organizzate in funzione di specifici task, affidati ai frequentatori o da essi proposti. Il compito del personale dell’Accademia è, in questo caso, a supporto delle Unità stesse, piuttosto che nella loro direzione. Tale supporto si sostanzia nel contribuire a raggiungere e coinvolgere personalità del mondo scientifico, universitario, industriale, militare e della ricerca il cui contatto, richiesto dai frequentatori, è ritenuto importante per il raggiungimento degli obiettivi assegnati all’Unità stessa.
Air Force Hackademy
L’Unità Addestrativa “Air Force Hackademy” viene definita come il think tank cibernetico dell’Accademia Aeronautica. L’idea nasce con lo scopo di acquisire tutte quelle competenze in ambito cybersecurity che possono risultare di interesse per la Forza Armata, nell’ottica di un’Aeronautica Militare sempre più interconnessa e con un ruolo da protagonista nei futuri scenari operativi del quinto dominio.
La cultura cibernetica dei frequentatori viene coltivata e arricchita grazie alla partecipazione a conferenze e seminari ad alto contenuto tecnologico, unita alla possibilità di sostenere specifici corsi di formazione in tema di cybersecurity che si svolgono attualmente in collaborazione con il DTLAB di CISCO e la Cyber Hackademy dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.
Ai frequentatori inoltre viene concessa l’opportunità di cimentarsi, in team, nelle più moderne sfide tecnologiche mediante l’organizzazione periodica degli Hackaton, ovvero una serie di esercitazioni pratiche che simulano delle battaglie informatiche tra varie fazioni (Red Team vs Blue Team), svolte presso strutture di avanguardia della Forza Armata o all’interno del “cyber-range” dell’Accademia Aeronautica.
Quest’ultimo rappresenta un vero e proprio poligono cibernetico all’interno del quale i frequentatori utilizzano e interagiscono con i migliori strumenti a disposizione della F.A. per identificare, valutare e contrastare una minaccia informatica. Il poligono è anche la sede dell’Unità, da qui i frequentatori hanno partecipato anche alla Cyber Challenge 2021, un’esercitazione tra Università, organizzata annualmente dal CINI. Particolare attenzione viene inoltre prestata ai vari aspetti del diritto cibernetico, branca in forte sviluppo e i cui impatti risultano determinanti nel settore della cybersecurity.
L’unità addestrativa D.A.R.T.
Si chiama D.A.R.T., acronimo di Drones Academic Research Team ed è lo strumento di punta che l’Accademia mette a disposizione dei propri frequentatori per affacciarsi sul mondo degli aeromobili a pilotaggio remoto (A.P.R.). Lo scopo dell’Unità è quello di ampliare, condividere e diffondere le conoscenze dei frequentatori connesse al funzionamento, alla progettazione e alla realizzazione di questo genere di velivoli, nonché di suscitare e consolidare la cooperazione tra i membri incentivando l’interazione tra i Corsi.
L’Unità Addestrativa nasce con la prospettiva di una Forza Armata sempre più incline all’impiego di tecnologie di tipo unmanned e dunque coinvolta nei moderni scenari operativi che impiegano questo genere di apparecchiature.
Come per l’ambito cyber anche in questo caso le competenze dei frequentatori vengono arricchite mediante la partecipazione a conferenze e seminari, oltre a visite dedicate presso i Reparti di eccellenza della Forza Armata e le industrie del settore. I frequentatori, poi, hanno la possibilità di vedere concretamente realizzati i loro progetti grazie a partnership con l’industria, sviluppando e collaudando una flotta di vettori che possano rispecchiare le esigenze operative della Forza Armata (a disposizione dei frequentatori un laboratorio con attrezzature da loro richieste, tra cui una stampante 3D).
I membri dell’Unità, durante lo sviluppo dei progetti, sono costantemente affiancati da specialisti del settore provenienti dai Reparti di ricerca e sviluppo della Forza Armata come il Centro A.P.R. di Amendola, dalla Federico II di Napoli, dagli Istituti del C.N.R. di Pozzuoli e da altri numerosi players industriali leader nel settore dei velivoli A.P.R. come Leonardo. I 2 studi di progetto che il DART sta portando avanti sono il “Black OPS” che risponde ad un requisito espresso dal 17° Stormo Incursori mentre il secondo, Italo, è un A.P.R. alimentato ad energia solare che nel 2025 verrà impiegato per effettuare una trasvolata del globo.
L’unità addestrativa A.S.T.R.A.
L’Aero Space Academy Research Team (ASTRA) è la terza unità addestrativa dell’Accademia Aeronautica che ha come scopo quello di ampliare, condividere e diffondere le conoscenze connesse al dominio spaziale e aerospaziale per fini didattici, di ricerca e sviluppo professionale, nonché di suscitare e consolidare la cooperazione tra i membri del circolo, incentivando l’interazione tra i Corsi. Di particolare pregio è stata l’esperienza formativa che recentemente è stata vissuta da tre frequentatori presso l’International Space University, così come le visite e occasione di confronto presso strutture militari e industriali di eccellenza.
Tra le attività in itinere spiccano le partecipazioni a concorsi nazionali e internazionali, come quella del “CAN SATELLITE” (CANSAT), una competizione organizzata annualmente dalla America Astronautical Society alla quale prendono parte Università di tutto il mondo e che consiste nel racchiudere un complesso di sensori nell’involucro di una lattina, che una volta lanciata in quota viene poi lasciata libera di cadere e comunicare le rilevazioni effettuate ad una ground station.
L’Unità ha recentemente concluso la progettazione del “satellite” ed ha effettuato la preliminary design review con gli organizzatori della competizione. Inoltre, “ASTRA” intrattiene relazioni con Enti Militari, Università, Enti di Ricerca e Industrie del settore, italiane ed estere, al fine di approfondire temi che rispondano alle esigenze di Forza Armata relativamente al dominio spaziale e aerospaziale.
L’unità addestrativa PROMETHEUS
La quarta unità addestrativa dell’Accademia Aeronautica è Prometheus, la quale segue un percorso marcatamente scientifico, indirizzato verso la conoscenza dell’essere umano. L’unità mira ad organizzare attività teoriche e pratiche, al fine di far acquisire competenze tali da poter intervenire con prontezza e consapevolezza in situazioni di emergenze medico-sanitarie nei diversi domini di interesse della Forza Armata.
Di particolare interesse è stata la partecipazione alla World Extreme Medicine Conference del 2021 ad Edimburgo (UK), con la quale i frequentatori hanno avuto l’opportunità di interfacciarsi con le criticità del garantire supporto sanitario in ambienti ostici come deserto, giungla, Artide e spazio.
Tra gli obiettivi futuri, vi è la volontà di organizzare addestramenti pratici di primo soccorso e pronto soccorso, nonché corsi di sopravvivenza con un focus sulla gestione delle emergenze sanitarie in condizioni meteo avverse. Inoltre, lo sguardo è rivolto anche alla Medicina Aerospaziale al fine di approfondirne le conoscenze e cercare nuove soluzioni alle difficoltà a cui l’organismo è sottoposto durante le attività di volo e in ipogravità.
Gladiator e lo sport
Grande attenzione è stata dedicata anche alla cura del corpo oltre che della mente secondo i principi del Mens sana in corpore sano. Grazie a Gladiator è stato effettuato un ulteriore implemento dell’attività sportiva che oggi riveste un peso maggiore nella valutazione complessiva dei frequentatori. Tutti loro si impegnano regolarmente con una cadenza minima di 3 volte la settimana in un ampio ventaglio di attività sportive che spaziano dagli sport individuali a quelli di contatto senza tralasciare quelli di squadra, per esprimere al meglio le loro capacità.
Per il benessere dei frequentatori la principale attività sportiva è stata incentrata sull’atletica ed il nuoto, ovvero le due discipline che ancora oggi vengono considerate dagli esperti come le più complete ed efficaci. Per implementare l’offerta e mettere gli allievi nelle condizioni di dedicare sempre la massima attenzione allo sport è stata creata una nuova palestra, impiegando come progetto per la costruzione la stessa tesi di laurea di un allievo del genio civile aeronautico.
La nuova struttura realizzata in materiali eco compatibili e a risparmio energetico è stata poi dotata di una vasta gamma di attrezzature ginniche di ultima generazione. Molte altre dotazioni sportive sono state oggetto di profondo rinnovo ed, in alcuni casi, di nuova realizzazione, tra queste, sono da sottolineare:
- la realizzazione dell’impianto di illuminazione notturna della pista di atletica e del campo da calcio;
- la realizzazione di un campo da padel;
- la realizzazione di una presso-struttura finalizzata ad ospitare la palestra per il cross fit ed il tatami per i corsi di difesa personale;
- il rifacimento dell’impianto di filtraggio e l’illuminazione della piscina;
- il rifacimento degli spogliatoi ed il posizionamento di 2 saune.
Esercitazione Crisalide
Al termine del percorso formativo, l’Accademia provvederà a valutare i futuri Ufficiali con un’esercitazione finale denominata Crisalide, la quale rappresenta il culmine operativo del percorso accademico individuale e di squadra. In quest’occasione ciascun frequentatore dovrà dimostrare di aver conseguito ed appreso le competenze, tecniche e di soft-skills, legate alle attività praticate durante il quinquennio. Altro aspetto fondamentale per quanto concerne la graduatoria resta il voto di attitudine militare a cui, sempre grazie al Progetto Gladiator, è stata conferita una maggiore rilevanza formale e sostanziale.
Gladiator e la dimensione combat
È stato introdotto l’utilizzo anche in ambiente accademico delle uniformi normalmente utilizzate in scenari operativi e avviato il totale rinnovo di velivoli e armamenti disseminati in varie posizioni dell’Istituto con lo scopo di far percepire all’allievo la sua dimensione futura ovvero quello di impiego.
Sempre in ottica formativa è stato creato, ex novo, un poligono di tiro di nuova generazione che si configura come una struttura di livello 3, ovvero abilitata all’uso di armi di vario calibro fino al 7.62 mm. Esso consente l’utilizzo di un’ampia gamma di armamenti portabili attualmente in dotazione all’Aeronautica Militare, oltre a ottiche di nuova generazione e di sistemi NVG, cosi da sviluppare la conoscenza e la capacità di impiego sia in ambiente diurno che notturno.
È una struttura fruibile dai frequentatori durante tutta la durata del percorso formativo nell’istituto ed offre loro la possibilità di svolgere, seguiti da un istruttore di tiro militare altamente qualificato, una diversificata tipologia di corsi tra cui:
- Tiro statico
- Tiro tattico difensivo
- Tiro dinamico militare
- Tiro a lunga distanza
- Tiro NVG
L’attività di tiro in ogni sua forma permette così all’allievo di prendere dimestichezza con qualsiasi arma portatile in dotazione alla Forza Armata aiutandolo a sviluppare dunque tutte quelle conoscenze necessarie in un possibile contesto operativo e addestrativo di Reparto oltre che a sviluppare la giusta forma-mentis per operare rapidamente in scenari ad elevato tasso di stress.
La svolta col passato è stata fatta dedicando maggiore attenzione al Tiro Dinamico Operativo. Questa disciplina si pone lo scopo di mettere il corpo umano nelle condizioni di reagire al cosiddetto survival stress. Le attività previste inoltre riguardano l’addestramento al “tiro di reazione”, esercizio che allena la capacità dei militari di rispondere ad una minaccia improvvisa.
L’apertura del nuovo poligono all’interno dell’Accademia permette quindi di intensificare i corsi di tiro, ne migliora la qualità grazie alle nuove discipline ed agli equipaggiamenti introdotti e garantisce un allenamento costante nel corso degli anni.
Grande attenzione è stata data anche all’aspetto green. Oltre ad essere realizzato con materiali eco-compatibili, la costruzione è provvista di una nuova camera di fuga in acciaio balistico per ciascuna linea di tiro per lo sfogo dell’energia cinetica. Quest’ultima permette dunque al colpo sparato di essere indirizzato attraverso una camera a chiocciola verticale verso un serbatoio estraibile sul fondo che raccoglie il proiettile. A questo punto il metallo può essere recuperato e smaltito secondo le norme di legge, evitando costose e lunghe opere di bonifica in uso nei poligoni tradizionali.
I profili formativi del personale ufficiale
L’Accademia Aeronautica è aperta a tutti i giovani che alla data di scadenza del termine ultimo per la presentazione delle domande abbiano compiuto il 17°anno di età e non abbiano superato il compimento del 22°, purché siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado valido per l’iscrizione ai corsi universitari.
L’iter formativo degli allievi dell’Accademia Aeronautica prevede il conseguimento della laurea (1° livello) al termine di un ciclo di studi triennale e della laurea magistrale (2° livello) al termine di un ulteriore biennio di studi oppure per taluni ruoli, di una laurea magistrale a ciclo unico, nei seguenti corsi di laurea:
- Gli allievi dell’Arma Aeronautica ruolo naviganti normale e ruolo normale delle armi seguono un corso di laurea in Gestione dei Sistemi Aerospaziali per la Difesa cui seguirà la conseguente laurea magistrale con un piano di studi comprendente discipline giuridico-economiche, scientifiche e di specifico interesse aeronautico;
- Gli allievi del Corpo del Genio Aeronautico seguono un iter di studi che prevede il conseguimento della laurea in Ingegneria Aerospaziale, Civile, Elettronica, Informatica o Telecomunicazioni e della laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale, Elettronica, Telecomunicazioni o Strutturale e Geotecnica. La suddivisione tra i vari corsi è effettuata d’autorità dall’Accademia Aeronautica, sulla base delle esigenze stabilite dalla Forza Armata e tenuto conto, per quanto possibile, delle preferenze espresse dagli interessati;
- Gli allievi del Corpo di Commissariato Aeronautico seguono un iter di studi finalizzato al conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza;
- Gli allievi del Corpo Sanitario Aeronautico seguono un iter di studi finalizzato al conseguimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia.
I frequentatori vengono quindi rispettivamente divisi nelle seguenti Sezioni che costituiscono il Corso (o Classe) Regolare:
- Arma Aeronautica ruolo naviganti normale – Pilota (AArnn)
- Arma Aeronautica ruolo normale delle Armi (AAran)
- Corpo del Genio Aeronautico ruolo normale – Ingegnere (GArn)
- Corpo di Commissariato Aeronautico ruolo normale – Commissario (CCrn)
- Corpo Sanitario Aeronautico ruolo normale – Medico (CSArn)
Oltre ai Corsi Regolari, l’Offerta Formativa dell’Istituto prevede: CORSO A.U.P.C. (Allievo Ufficiale Pilota di Complemento) e A.U.N.C. (Allievo Ufficiale Navigatore di Complemento)
Il percorso formativo comincia in Accademia Aeronautica e a similitudine degli Allievi del ruolo navigante normale svolgono le stesse attività di addestramento al volo conseguendo il brevetto di pilota o navigatore di aeroplano. Al termine della Fase 2 svolta presso le scuole di volo italiane o straniere per i piloti avviene la track selection cosicché gli ormai Sergenti Piloti di Complemento possano essere inviati presso le scuole di volo dedicate alla Fase 3:
- 61° Stormo Galatina (aerotattica & APR) (MB-339CD)
- CAE Multicrew Pratica di mare (velivoli multicrew / P-180)
- 72° Stormo Frosinone (ala rotante) (TH-500)
I Navigatori di Complemento, invece, non avendo necessità della essere orientati nella track selection, seguono un programma che è appositamente strutturato per la specialità.
CORSO A.U.F.P. (Allievo Ufficiale Ferma Prefissata)
I vincitori di questo bando di concorso trascorreranno un periodo formativo di circa tre mesi in Accademia Aeronautica, distinto in due fasi: la prima affronta tematiche inerenti allo studio di materie di carattere militare quali diritto penale, sicurezza sul lavoro e ordinamento, mentre la seconda dedicata alle materie tecnico – professionali specifiche per ogni singolo ruolo e specialità. Tutta la permanenza viene valorizzata da una serie di attività sportive e formative-militari.
Gli Allievi Ufficiali in ferma prefissata giungono presso i Reparti e gli Stormi dell’Aeronautica Militare con il grado di Sottotenenti del ruolo speciale delle Armi e/o dei Corpi o delle varie categorie in servizio per un periodo temporale di 30 mesi. Al compimento del secondo anno di servizio, gli UFP (ufficiali in ferma prefissata) vengono valutati per l’avanzamento al grado di Tenente ed eventualmente hanno la possibilità di un’ulteriore rafferma di 12 mesi.
A partire dal compimento del primo anno di servizio, gli UFP possono partecipare ai concorsi per il reclutamento degli Ufficiali nei ruoli del servizio permanente delle Forze Armate, con riserva dei posti fino all’80% per i concorsi a nomina diretta del ruolo normale e ai concorsi interni per il reclutamento di Ufficiali in ruolo speciale.
Infine, oltre ai Corsi di transito Categoria e reclutamento dei Tenenti ausiliari nel ruolo normale del Corpo Sanitario Aeronautico (C.S.A.r.n.) in possesso della laurea in medicina e chirurgia, vengono svolti ulteriori Corsi a favore delle altre F.A o di F.A straniere quali quella saudita e quella kuwaitiana.
Adeguamento infrastrutturale
La Forza Armata ha, inoltre, recentemente avviato un radicale progetto di adeguamento anti-sismico per l’Accademia Aeronautica. I lavori, appena iniziati e di prevista conclusione nel 2029, consentiranno al Massimo Istituto non soltanto di essere adeguato secondo le normative di riferimento ma anche di poter raccogliere la sfida della formazione dei propri quadri dirigenti, potendo contare su una infrastruttura moderna, logisticamente efficace ed info-strutturalmente all’avanguardia.
Testo e immagini: Simone Ferrante
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