A similitudine di quanto già accaduto nel primo trimestre 2020, nei giorni 2 e 3 settembre 2020 ha avuto luogo, presso il 32° Stormo di Amendola, un’attività congiunta tra diversi assetti aerei della Forza Armata (F-35A, Eurofighter F-2000, Predator MQ-9, CAEW), il cui obiettivo principale è stato quello di proseguire nel processo di integrazione fra i sistemi d’arma di 4ª e 5ª generazione.
Al fine di massimizzare il ritorno addestrativo, cinque velivoli Eurofighter provenienti dal 4°, 36° e 37° Stormo hanno preso parte all’esercitazione denominata “Tempesta Perfetta” , rischierandosi sulla base di Amendola, sfruttando così le opportunità offerte dall’avanzato sistema di “planning, briefing, execution e debriefing” di missioni complesse, che ha permesso ai piloti di confrontarsi sia a terra sia in volo, ottimizzando le diverse metodologie di impiego degli assetti partecipanti.
L’intensa attività operativa svolta, attentamente pianificata e seguita dal personale del XIII Gruppo Caccia, si è focalizzata sui differenti approcci alla pianificazione di missione, sull’analisi e sulla condivisione delle “best-practices” adottate quali standard dai diversi Gruppi e linee, di volo, sulle TTPs (Tactics, Techniques, Procedures), sui nuovi concetti e scenari di impiego del potere aereospaziale sviluppabili, sfruttando al massimo l’interoperabilità delle piattaforme di diversa generazione anche attraverso l’impiego di assetti RPAS (Remotely Piloted Aircraft Systems) Predator MQ-9.
In particolare, la sinergia dei vari assetti – sono stati impiegati contemporaneamente 14 velivoli – è stata ampliata nella pianificazione e successiva esecuzione di una missione Offensive Counter Air (OCA), in uno scenario realistico e molto complesso: dove la protezione dei vari target è stata simulata sia con sistemi Surface to Air Missiles (SAM), sia con velivoli nel ruolo di Red Air (ovvero oppositori/aggressor). Inoltre, altamente pagante è stato il raggiungimento degli altri obiettivi di missione in una Strike Coordinatination And Reconnaissance (SCAR), con l’acquisizione e neutralizzazione simulata di target in movimento, grazie all’impiego del MQ-9.
I velivoli Eurofighter sono stati impiegati per garantire capacità caratteristiche di tipo Swing Role, dedicandosi infatti a target al suolo in sinergia con gli F-35 e mantenendo contestualmente la capacità di ingaggio di minacce aeree con il velivolo Predator MQ-9.
Per quanto concerne il comando e controllo tattico (C2) di tutte le fasi della missione, essenziale è stata la presenza del velivolo G-550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) del 14° Stormo che ha assunto il ruolo di C2 e AEW-BM&C (Airborne Early Warning, Battlefield Management & Communication). In particolare l’attività del personale tecnico a bordo è stata di fondamentale importanza anche per l’acquisizione dei vari obiettivi di missione.
“Gli esiti ed i risultati conseguiti – ha sottolineato il Generale Gianni Candotti, Comandante della Squadra Aerea – hanno permesso di rafforzare la convinzione che i caccia di 5ª generazione consentono a quelli di 4ª generazione una maggiore sopravvivenza ma allo stesso tempo quelli di 4ª generazione permettono a quelli di 5ª di essere più efficienti ed efficaci. L’importanza dell’attività di Fighter Integration svoltasi ad Amendola, si conferma di grande rilevanza e le modalità di svolgimento rappresentano una milestone importante nel percorso per il raggiungimento di una fattiva integrazione operativa tra i vari assetti di Forza Armata”.