SU-70 Okhotnik
SU-70 Okhotnik (@ Ria Novosti / Russian MoD)

Primi lanci di armamento aria-suolo reale per il drone pesante da combattimento russo SU-70 Okhotnik

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti, una fonte nel complesso militare-industriale di Mosca ha confermato che il drone d’attacco pesante russo S-70 “Okhotnik” avrebbe effettuato un test di attacco al suolo, bombardando un bersaglio nel poligono di Ashuluk come parte dei test di volo in corso sull’UAV da combattimento russo.

Secondo la fonte l’S-70 Okhotnik avrebbe sganciato le bombe non guidate da 500 kg dall’interno della stiva nella fusoliera. Non è stata indicata la data in cui è avvenuto il bombardamento, ma ha notato che questo non era il primo test per lo sgancio di armamenti aria-suolo. L’Okhotnik dovrebbe poter usare anche armamento da bombardamento con sistemi di guida satellitare e laser come le KAB-500L e le KAB-500S.

La fonte avrebbe sottolineato anche che il più recente sistema di navigazione e acquisizione dei bersagli installato sull’Okhotnik consente di utilizzare munizioni a caduta libera con una precisione che si avvicina a quella delle armi guidate ad alta precisione. L’Hunter, secondo l’interlocutore, sarebbe in grado di colpire autonomamente bersagli mobili e fissi a terra anche tramite la designazione del bersaglio da un altro velivolo.

Il drone da combattimento pesante S- Okhotnik è stato sviluppato presso il Sukhoi Design Bureau e come detto già altre volte diventerà il fedele gregario, il “Loyal Wingman” del Su-57 e sarà in grado di utilizzare l’intera gamma di armi del caccia stealth di quinta generazione russo. Oggi, il drone pesante da combattimento russo Su-70 “Okhotnik” è considerato un promettente velivolo da combattimento in grado di svolgere diversi tipi di missione sia in maniera autonoma che semi-autonoma in teaming con il Su-57 e presumibilmente con i bombardieri strategici, il che è particolarmente importante dopo la divulgazione della notizia che un equipaggio di un bombardiere Tu-95 avrebbe controllato per la prima volta, in volo, un drone non specificato.

Nel 2021 sono previsti anche i primi test con armamento aria-aria reale sul drone pesante da combattimento russo SU-70 Okhotnik che diventerà una vera e propria macchina multifunzionale con la possibilità di utilizzarla anche come caccia-intercettore senza pilota e a lungo raggio e i primi lanci di missili dall’UAV Okhotnik sono previsti per la seconda metà del 2021. A priori e sulla carta, non c’è dubbio che il Su-70 possa impegnarsi in combattimenti aerei ravvicinati puntando a bersagli aerei in modalità BVR – Beyond Visual Range guidato dal Su-57 il cui pilota avrebbe la responsabilità del lancio dei missili. Tuttavia, questo porrà lo sviluppo della capacità di identificare con certezza i possibili obiettivi.

Le principali caratteristiche tecniche del SU-70 Okhotnik-B (Hunter-B)

Come già anticipato il 5 agosto 2020, le consegne in serie del nuovo drone stealth pesante Unmanned Combat Air Vehicle (UCAV) SU-70 Okhotnik-B (Hunter-B), sviluppato dalla Sukhoi Aircraft Company, alle forze aeree russe inizieranno nel 2024, aveva riferito il capo della United Aircraft Corporation (UAC) Yuri Slyusar al presidente russo Vladimir Putin.

A prima vista, il SU-70 Hunter-B, le cui prime immagini erano state pubblicate a gennaio 2019 via social media russi, ha una forma simile all’UCAV americano X-47B, prodotto dalla Northrop Grumman. L’Okhotnik sfrutta la tecnologia stealth e il design dell’ala volante, senza derive, e ha un peso al decollo di 20 tonnellate. Il drone è spinto da un motore a reazione in grado di sviluppare una velocità di circa 1.000 km/h. Fonti russe hanno indicato che il Sukhoi SU-70 sarebbe costruito con materiali compositi e rivestimenti radar assorbenti rendendolo praticamente invisibile e con una bassa emissione di calore tracciabile agli infrarossi.

Come detto le dimensioni del velivolo indicherebbero anche la possibilità di trasportare dell’armamento in una stiva interna. Grazie alle sue capacità stealth potrebbe essere utilizzato per penetrare spazi aerei altamente difesi, non rilevato, ed eseguire ad esempio i primi attacchi di precisione come la soppressione della difesa aerea nemica durante la fase di apertura di un eventuale conflitto su larga scala. Sulla base delle immagini rilasciate si può ritenere che il SU-70 Hunter-B abbia un peso di circa 20 tonnellate e un’apertura alare di circa 15 metri. Il velivolo potrebbe utilizzare una versione del motore Saturn AL-31, lo stesso usato dai caccia come il SU- 30MKI e SU-27.

Nel prossimo futuro potremmo vedere un complesso sistema di combattimento aereo russo, composto dal SU-57 Felon, dai bombardieri strategici, tra i quali il PAK DA quello di nuova generazione in sviluppo, e dai droni da combattimento Okhotnik e Grom, operare in una Air Combat Cloud sulla falsariga del concetto in via di sviluppo per il FCAS europeo e il Tempest inglese. Il cloud da combattimento si interfaccerà quindi con velivoli di supporto aereo, con velivoli di quarta generazione e con unità navali e terrestri.