La presentazione del Calendario 2023, una serata evento condotta dalla speaker radiofonica Roberta Lanfranchi, si è tenuta ieri a Roma, presso l’Aeroporto dell’Urbe, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e di numerose autorità ed ospiti. Questa presentazione apre le celebrazioni del Centenario dell’Aeronautica Militare che culminerà a Giugno 2023 con la grande manifestazione aerea che vedrà la presenza di una miriade di velivoli storici ed attuali dell’Arma Azzurra.
1923 – 2023: 100 anni di storia raccontati in modo inedito attraverso un ambizioso progetto artistico, ideato dalla redazione della Rivista Aeronautica in collaborazione con due eccellenze italiane, la Italdesign e Giunti Editore. Attraverso 12 tavole create da Alessandro Trombin e Massimo Borrelli, designer del team creativo di Italdesign, si ripercorrono, in una sorta di viaggio onirico anni ’30, i 10 decenni dell’Aeronautica Militare caratterizzati da importanti eventi che hanno segnato la storia del Paese ed hanno visto la Forza Armata protagonista.
Dodici tavole che abbracciano il passato, il presente e il futuro dell’Aeronautica Militare: dieci per illustrare tappe significative della storia della Forza Armata attraverso i suoi velivoli più iconici, una per ogni decennio, da quel lontano 28 marzo 1923 sino ai nostri giorni, e due dal volto più moderno e tecnologico che guardano al futuro attraversando il cielo nella sua interezza, fino a conquistare lo spazio.
Nei 12 mesi del Calendario 2023 dell’Aeronautica Militare si ritrovano i principali velivoli iconici che hanno segnato i Cento Anni dell’Aeronautica Militare: dagli Idrovolanti S.55 delle Crociere Atlantiche all’MC-39 della Coppa Schneider; dal primo velivolo jet DH-100 Vampire al F-104, passando per l’F.84, il Fiat G.91 ed il Tornado; dal Br.1150 Atlantic al C-130H, il gigante dell’aria che ha consentito alla Forza Armata di proiettare il potere aerospaziale dalle aree desertiche dell’Africa fino ai ghiacci dell’Antartide.
Protagonisti anche gli elicotteri, dall’HH-3F agli AB-212 che mese dopo mese si alternano sulle pagine del Calendario fino ad arrivare ai velivoli che oggi esprimono il Potere Aerospaziale dell’Aeronautica Militare: dall’Eurofighter, spina dorsale della Difesa Aerea nazionale e della NATO, all’F-35, velivolo di quinta generazione stealth che rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia aeronautica internazionale, passando per i Predator, aeromobili a pilotaggio remoto. A chiusura della carrellata “artistica”, gli assetti che porteranno l’Aeronautica Militare in volo verso il futuro come l’FCAS (Future Combat Air System) ed il Future Vertical Lift, velivoli ad ala fissa e ad ala rotante che rappresentano le generazioni future degli assetti dell’Arma Azzurra.
Ad arricchire il progetto editoriale anche una serie di contenuti multimediali grazie ai quali sarà possibile ripercorrere in maniera interattiva i 100 anni di vita dell’Aeronautica Militare; il materiale video, al quale è possibile accedere attraverso dei QR code presenti su tutti i mesi del Calendario, è stato realizzato dal Centro Produzione Audiovisivi del 5° Reparto “Comunicazione”, attingendo a piene mani dal ricco archivio cinefotografico della Forza Armata.
“Da cento anni i velivoli della Regia Aeronautica, prima, e dell’Aeronautica Militare poi, solcano i cieli di tutto il mondo”, ha commentato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, a chiusura dell’evento. “Aeroplani di ogni specialità, dalle caratteristiche e soluzioni tecnologiche sempre all’avanguardia, pilotati da strepitosi uomini e donne che hanno portato il loro contributo a tinte forti, a volte tragiche, nell’appassionante trama del progresso aeronautico e spaziale, tessuta giorno dopo giorno con grandi imprese ma anche con la silenziosa abnegazione della quotidianità dei naviganti, dei tecnici e degli specialisti, ispirata dai valori e dalla passione che ci appartengono e che portiamo, e porteremo sempre, nel nostro cuore. […] La nostra è una Forza Armata che guarda al futuro, potremo aver cambiato organizzazione, struttura, uomini, ma la passione no, non è mai cambiata, è rimasta immutata nel corso di questi 100 anni di vita.”
Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago al termine dell’evento ha voluto sottolineare come “l’Aeronautica Militare abbia sempre fatto della passione e dell’innovazione la sua forza, riuscendo a percorrere la storia di cento anni del nostro Paese, producendo eccellenza, rappresentando l’Italia nel mondo assolvendo un compito straordinario”.
Il Calendario 2023 dell’Aeronautica Militare è inserito nell’ambito del progetto “Un dono dal cielo per AIRC”, una delle iniziative legate alle celebrazioni del Centenario dell’Aeronautica Militare. Per ogni calendario acquistato, l’Aeronautica Militare devolverà €1 in favore di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, i fondi raccolti saranno destinati all’acquisto di macchinari per la ricerca oncologica molecolare di ultima generazione di IFOM, l’Istituto di Oncologia Molecolare di Fondazione AIRC.
La collaborazione con Giunti Editore renderà possibile la distribuzione del Calendario 2023 del Centenario AM attraverso la capillare rete di librerie, con oltre 250 punti vendita GIUNTI AL PUNTO, rendendo il calendario disponibile in tutta Italia agli appassionati ed al più vasto pubblico. Il nuovo progetto editoriale, promosso da Difesa Servizi, ha inaugurato un nuovo percorso di valorizzazione dei calendari delle Forze Armate per la diffusione della cultura della Difesa attraverso la distribuzione e la commercializzazione nelle librerie Giunti.
Il Calendario 2023 AM è in vendita su Amazon
A margine dell’evento e prendendo spunto dalla seconda due tavole del calendario dal volto più moderno e tecnologico che guardano al futuro dell’Aeronautica Militare e che raffigurano un velivolo di sesta generazione Tempest con droni di tipo autonomi o semi-autonomi “loyal wingmen” e un elicottero con tecnologia X2 del programma statunitense FVL – Future Vertical Lift abbiamo chiesto al Gen. Goretti di farci il punto sui programmi futuri quali il Tempest e sul Future Vertical Lift con tecnologia X2.
“Noi dobbiamo puntare nell’avere piattaforme che sono altamente ‘connettivate’, passatemi il termine, la connettività è il futuro e quindi noi dobbiamo necessariamente acquisire delle capacità che sono in grado di interagire tra di loro per lo scambio dei dati. Chi possiede i dati possiede la forza nel cielo per garantire il dominio aereo ed è importante che tutte le piattaforme aeree siano connesse e che tutte le piattaforme a terra e sul mare siano altrettanto connesse. Quindi questo è il nostro lavoro che facciamo in sinergia con la difesa e con le altre nostre forze armate. La proiettabilità, il Tempest e la tecnologia X2 daranno un boost alla nostra Forza Armata nel segno della continuità del nostro progetto che riguarda la connettività“, ci ha detto il Gen. Goretti.
Gli abbiamo chiesto anche una battuta sulla collaborazione con altri paesi come il Giappone e se di potrebbe delineare l’acquisizione di eventuali nuove piattaforme, come ad esempio un pattugliatore marittimo. “Noi dobbiamo necessariamente guardare avanti e innovarci e mentre prima ci volevano vent’anni per ottenere una piattaforma nuova, adesso con la tecnologia a disposizione ne servono dieci. Quindi necessariamente oggi dobbiamo guardare a qualche cosa che nell’arco di un decennio deve essere in inventario e nelle linee volo. Quindi anche nel settore del pattugliamento dovremo avere delle piattaforme che siano legate e connesse con tutto il resto delle altre capacità. Per cui indipendentemente dalla piattaforma che verrà scelta, dove sicuramente il Giappone può darci una grossa mano, la connettività rappresenta la chiave di volta di qualsiasi operazione aero-terrestre o aero-navale.”
Inoltre in questi giorni è stata data notizia dell’approvazione per l’acquisto di sei nuovi aerei KC-46A Pegasus per il rifornimento in volo, così abbiamo chiesto al Gen. Goretti qualche dettaglio. “I nuovi tanker non sono diversi da quelli che abbiamo, è un incremento capacitivo. Oggi basta guardare quello che succede vicino a noi e dobbiamo essere necessariamente capaci di essere proiettabili in tempi rapidi e avere della piattaforme, delle aerocisterne in grado di proiettare a grandi distanze un grande numero di aeroplani è il pane del futuro. E quindi dobbiamo avere un numero di piattaforme adeguato e in grado di poter trasportare rapidamente la nostra capacità di proiezione in tempi rapidi“.
Su questo tema ricordiamo che l’attuale capacità tanker heavy multi-role dell’Aeronautica Militare è basata su una flotta costituita da quattro velivoli Boeing KC-767A Tanker/Transport, derivata dal modello civile Boeing 767-200ER (Extended Range) che, oltre a garantire le capacità di rifornimento in volo, assicura elevata autonomia e volume di carico. In accordo ai piani della Difesa è stata determinata la necessità di assicurare il completamento della flotta tanker heavy multirole mediante l’acquisizione di due assetti aggiuntivi e l’aggiornamento dei restanti quattro, fornendo, nel contempo, il relativo supporto tecnico-logistico per un periodo di cinque anni successivi alla consegna di ciascun velivolo.
I due assetti aggiuntivi dovranno provenire dalla stessa famiglia Boeing KC-767A, opportunamente aggiornati all’ultimo standard di configurazione, basato sulla versione civile Boeing 767-300 e attualmente nella linea di produzione della Ditta Boeing mentre l’ammodernamento dei rimanenti quattro velivoli della flotta KC-767A esistente sarà al medesimo standard di configurazione sopraccitato al fine di uniformare la linea logistico manutentiva e la standardizzazione degli equipaggi di volo con la conseguente massimizzazione della disponibilità e, nel contempo, riduzione dei costi gestionali e operativi della flotta.
La Direzione Nazionale degli Armamenti in accordo al mandato ricevuto dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e dopo le risultanze di uno studio sulle le possibili soluzioni perseguibili dal punto di vista tecnico e amministrativo rileva che l’unica soluzione tecnica perseguibile, per garantire la comunalità configurativa, è l’acquisizione di sei velivoli Boeing KC-767B (denominazione italiana del KC-46A Pegasus), attualmente in produzione per il programma tanker USAF, e l’effettuazione di una transazione di permuta sincronizzata dei KC-767A, attualmente in servizio, nell’ambito dello stesso contratto di potenziamento ed ammodernamento della flotta.
Immagini: Aviation Report / Michele Monteleone