Missione Virtute1
@ Aviation Report / Michele Monteleone

Presentata la prima missione suborbitale scientifica Aeronautica Militare – CNR sulla SpaceShipTwo di Virgin Galactic

Si è tenuta nel primo pomeriggio, presso Palazzo Aeronautica a Roma, la conferenza stampa per annunciare la prima missione suborbitale scientifica con equipaggio misto composto da personale dell’Aeronautica Militare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La missione sarà effettuata a bordo del velivolo (spazioplano) classe SpaceshipTwo “VSS Unity” della società Virgin Galactic, con decollo previsto da Spaceport America nel New Mexico, tra l’ultima settimana di settembre e l’inizio di ottobre 2021, probabilmente il 25 settembre 2021, salvo avverse condizioni meteo. Questa sarà la prima missione di questo tipo in ambito europeo.

La missione AM-CNR sarà denominata VIRTUTE (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE) e rappresenta la prima missione suborbitale orientata alla ricerca scientifica e alla sperimentazione ed innovazione tecnologica, come testimoniato anche dal motto scelto per accompagnare l’impresa: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguire VIRTUTE e canoscenza” (Dante Alighieri – Divina Commedia – Inferno – Canto XXVI, vv. 112-120).

Per la Virgin Galactic questo è il 23° volo effettuato dallo spazioplano VSS Unity, da cui la denominazione “Unity 23”. Si tratta inoltre del primo volo che ospita esperimenti e progetti di ricerca operati e controllati direttamente da personale a bordo. L’equipaggio misto AM-CNR valuterà e misurerà gli effetti biologici della fase di transizione in microgravità sul corpo umano.

Altri esperimenti condotti a bordo mirano a studiare gli effetti della microgravità su un’ampia varietà di proprietà fisiche e chimiche dei materiali (fenomeni di combustione o comportamento dei fluidi), caratterizzanti l’ambiente di volo (ad esempio dal punto di vista delle radiazioni a bordo). Dai risultati degli esperimenti sarà possibile ricavare preziose informazioni per la futura applicazione in una vasta gamma di ambiti, da quello addestrativo ed operativo fino ai possibili impieghi innovativi in ambito industriale.

L’equipaggio sarà così composto:

  • Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica Militare, ingegnere e cosmonauta, con il ruolo di comandante dell’equipaggio italiano e coordinatore, monitorerà gli apparati per le sperimentazioni durante la fase di volo in microgravità. Indosserà una innovativa tuta intelligente (Smart Suit), nella quale sono coniugate moda e tecnologia italiane, che misurerà i parametri biometrici fornendo dati sulle reazioni fisiologiche durante il volo.
  • Angelo Landolfi, Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare, medico aerospaziale, che effettuerà dei test sulle prestazioni cognitive in microgravità. Inoltre, dalla sua postazione opererà degli apparati per investigare l’interazione tra alcune sostanze liquide e solide in ambiente microgravitazionale.
  • Pantaleone Carlucci, Ingegnere Energetico e Tecnico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, gestirà alcuni esperimenti ed indosserà dei sensori che misureranno costantemente il suo battito cardiaco, le funzioni cerebrali e altri fattori corporei durante il volo in microgravità.
  • Beth Moses, Chief Astronaut Instructor di Virgin Galactic, con la funzione di Cabin Lead per monitorare le procedure di sicurezza a bordo. Non interagirà con gli esperimenti italiani ma contribuirà a coordinare gli aspetti relativi alle tempistiche e alla gestione del volo.

I piloti della missione saranno Michael Masucci e CJ Sturckow, a bordo dello spazioplano VSS Unity e Kelly Latimer e Nicola Pecile, per la piattaforma di lancio (“mothership”) VMS Eve. Le fasi della missione saranno visibili in streaming live su VirginGalactic.com.

Nicola Pecile, altro italiano della missione “Unity 23”, per vent’anni pilota militare è stato prima assegnato alla linea Tornado ADV e successivamente al Reparto Sperimentale Volo. Ritiratosi nel 2011 dall’Aeronautica Militare, con il grado di Tenente Colonnello, nel 2015 è stato assunto come pilota dalla Virgin Galactic. Nicola ha una vasta esperienza come pilota collaudatore e ha migliaia di ore di volo e l’abilitazione su circa 150 tra elicotteri, aerei militari di tutti i tipi e velivoli per l’aviazione generale e commerciale.

La missione dell’Aeronautica Militare è l’ultima del programma di volo sperimentale che la Virgin Galactic effettuerà per ottenere dalle Autorità americane la certificazione finale prima di avviare l’era dei voli commerciali.

Il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, ha dichiarato: “Quella che presentiamo oggi è un esempio di un doppio binomio: quello tra mondo privato e pubblico, ma anche tra mondo civile e militare. E’ una forma di collaborazione tra istituzioni al servizio del Paese, che fanno squadra per sviluppare una opportunità incredibile sotto molti punti di vista: ricerca tecnologica, sviluppo commerciale, crescita economica, anche in termini di offerta di lavoro per i giovani.
Voglio usare la parola “pionieri”, un termine che vale per le imprese del passato, ma che è adatto anche a ciò che stiamo facendo oggi: l’esplorazione di un ambiente nuovo, ricco di opportunità straordinarie.
Penso che l’Aeronautica Militare, pur essendo pragmaticamente calata nella realtà quotidiana, “con i piedi per terra”, non possa non avere un occhio proiettato al futuro, all’innovazione, alle sfide ed alle prospettive offerte dai nuovi ambienti.
E’ nostra responsabilità precisa fornire supporto al Paese con le nostre capacità e la nostra preparazione (come dimostrato durante la pandemia o con il recente ponte aereo per trarre in salvo civili dall’Afghanistan), ma anche guardare avanti, all’innovazione ed alla ricerca, tramite l’ampliamento di un dominio nel quale siamo presenti dall’inizio e in cui intendiamo continuare a fare la differenza, offrendo le nostre competenze e la nostra professionalità al fianco delle altre Istituzioni, dell’industria, delle start-up e delle forze più sane del Paese.
Tutto ciò senza mai dimenticare la funzione propria dell’Aeronautica Militare, cioè la Difesa Aerea, che nel futuro prossimo arriveremo ad garantire ben oltre le quote a cui operiamo normalmente oggi.

La Presidente CNR, prof.ssa Maria Chiara Carrozza: “La collaborazione consentirà di condurre, in condizioni di microgravità, esperimenti multidisciplinari che permetteranno di accrescere le conoscenze scientifiche e di caratterizzare meglio i voli suborbitali, nella prospettiva di renderli accessibili a un numero sempre maggiore di persone e di operarne in Italia. L’aerospazio è un settore strategico e il Consiglio Nazionale delle Ricerche prosegue nel fornire supporto al sistema Paese, impegnando i suoi ricercatori in stretta collaborazione con le istituzioni nazionali preposte alla sicurezza nazionale”.

Michael Colglazier, CEO di Virgin Galactic, ha detto: “Che l’Aeronautica Militare ci abbia scelto per supportare le loro ricerche sulla microgravità è prova delle capacità scientifiche uniche del nostro sistema di volo spaziale. Siamo fieri di facilitare la cooperazione tra le nazioni interessate al volo spaziale e i pionieri dell’industria per espandere le conoscenze umane e dimostrare il valore intrinseco della nostra offerta a partner governativi e scientifici. Questo volo sarà ricordato come una importante pietra miliare nel percorso per raggiungere l’accesso ripetibile e sicuro allo spazio negli anni a venire.

Gli esperimenti

Per fare qualche esempio, tra gli esperimenti che verranno condotti in volo ci sarà il Cabin Air Quality che fornirà dati sulla qualità dell’aria indoor e sui possibili effetti sulla salute nella cabina della spaceship VG, con l’obiettivo specifico di valutare sorgenti e livelli delle eventuali particelle ultrafini presenti, poi lo Smart Flight Suit 1 per testare la tuta sperimentale Smart Flight Suit 1 che monitora i dati biomedici dell’astronauta in tempo reale senza l’uso di cavi od elettrodi o il Passengers’s Comfortability per valutare l’impatto della microgravità sulle condizioni cognitive degli astronauti in condizioni di riposo e durante lo svolgimento di compiti sperimentali atti ad indurre diversi livelli di carico mentale e working memory (Sternberg Task), nonchè funzioni esecutive di base (Psychomotor Vigilance Task).

In particolare la Smart Flight Suit intende sperimentare in ambiente reale una nuova generazione di prodotti evoluti in termini di ergonomia, funzioni, materiali e design. Composta da oltre 150 pezzi tagliati al laser assemblati con un sistema di cuciture e saldature ultra resistenti (fino a 6G). Tessuto Ignifugo, antimagnetico, resistente al taglio e all’ abrasione, all’arco voltaico, ai liquidi e ai fluidi, grazie alla combinazione di fibre tecnologiche con materie prime naturali risulta essere traspirante, e molto confortevole.

Virgin Galactic completa con successo il primo volo spaziale con equipaggio completo

L’11 luglio 2021, con il 22° volo di prova della VSS Unity, Virgin Galactic aveva effettuato il primo volo con un equipaggio completo in cabina, incluso il fondatore della compagnia, Sir Richard Branson. L’equipaggio ha raggiunto una serie di obiettivi di test relativi alla cabina e all’esperienza del cliente, tra cui la valutazione della cabina del cliente commerciale, le viste della Terra dallo spazio, le condizioni per condurre ricerche e l’efficacia del programma di addestramento pre-volo di cinque giorni presso lo Spaceport America.

VSS Unity aveva raggiunto una velocità di Mach 3 dopo essere stato rilasciato dalla nave madre, VMS Eve. Il velivolo ha raggiunto lo spazio, a un’altitudine di 53,5 miglia, prima di planare dolcemente verso la pista di atterraggio allo Spaceport America.

Sir Richard Branson aveva dichiarato: “Ho sognato questo momento da quando ero bambino, ma niente avrebbe potuto prepararmi alla vista della Terra dallo spazio. Siamo all’avanguardia di una nuova era spaziale. In qualità di fondatore di Virgin, sono stato onorato di testare l’incredibile esperienza del cliente come parte di questo straordinario equipaggio di specialisti di missione e ora astronauti. Non vedo l’ora di condividere questa esperienza con aspiranti astronauti in tutto il mondo ….. per così tanto tempo, abbiamo guardato indietro con meraviglia ai pionieri dello spazio di ieri. Ora voglio che gli astronauti di domani guardino avanti e realizzino i propri sogni“.

Immagini: Aviation Report / Michele Monteleone