Per causa ancora da stabilire un velivolo E-11A BACN (Battlefield Airborne Communications Node) della U.S. Air Force si è schiantato in mattinata il 27 gennaio 2020 in una zona montuosa dell’Afghanistan centrale, in un’area controllata dai talebani. Il generale David Goldfein durante un’intervista, di questa mattina, a Washington ha dichiarato che l’aereo coinvolto è un bombardiere E-11A, senza però confermare ulteriori dettagli neppure riguardo lo sorte dell’equipaggio. Arif Noori, portavoce del governatore provinciale ha invece riferito che l’aereo è precipitato intorno alle ore 13:30 del 27 gennaio nella provincia di Ghazni e le prime notizie indicano che due o tre persone sono morte a causa dell’incidente.
Il segretario di Stato alla Difesa americano, Mark Esper, ha detto di essere stato informato riguardo la situazione ma di non avere altro da aggiungere al momento. Intanto il Pentagono conferma che un suo aereo è precipitato in Afghanistan ma nega che sia stato abbattuto dai Talebani.
Alcune foto e video postati sui social media e presto diventati virali, mostrano i resti di quello che sembra chiaramente un E-11A BACN, matricola 11-9358. Il video mostra anche la sezione di coda e i motori che sembrano apparire piuttosto intatti. Nei fotogrammi è possibile distinguere nitidamente il logo dell’Aeronautica Militare su un motore e il codice seriale riportato sulla deriva. Il resto della fusoliera e la cabina di pilotaggio invece, sono andati a fuoco dopo l’incidente.
La US Air Force dispone di quattro E-11A assegnati al 430th Expeditionary Electronic Combat Squadron che opera a partire dall’aeroporto di Kandahar. Si tratta di una serie di velivoli costruiti sulla base del Bombardier Global 6000 e modificati appositamente dall’Aeronautica militare statunitense per poter ospitare al suo interno una vasta gamma apparati di comunicazione. Le forze armate U.S.A. utilizzano vari sistemi di collegamento dati per scambiare le proprie informazioni tattiche molti dei quali non sono in grado di lavorare insieme. Questa mancanza di compatibilità tra sistemi diversi è un grave ostacolo in tutti quei teatri operativi nei quali le piattaforme aeree sono chiamate a fornire supporto alle truppe di terra, spesso di diverse nazioni diverse. Per ovviare a questo problema si è reso necessario adottare un gateway di tipo aviotrasportato.
Il sistema BACN viene dunque utilizzato per collegare le truppe di terra e i FAC/JTAC) in un ambiente senza linea (Loss of Signal). Sul terreno a carattere montuoso dell’Afghanistan, purtroppo le truppe di terra non sono sempre in grado di stabilire comunicazioni LOS con velivoli CAS. Cambiare la propria posizione o trasferirsi su un terreno più elevato per facilitare le comunicazioni, potrebbe essere un errore fatale specie in fase di combattimento.
Questa capacità è stata sviluppata proprio in risposta diretta ai fallimenti delle comunicazioni durante una delle battaglie più famose della guerra, l’Operazione Red Wings. Durante quell’operazione dell’estate 2005 nella provincia di Kunar, una pattuglia del Team 10 degli US Navy Seals di quattro uomini non è stata in grado di stabilire le comunicazioni con il centro operativo di combattimento, rendendoli così vulnerabili all’attacco che ha causato la morte di 19 uomini delle operazioni speciali e un solo sopravvissuto, Marcus Luttrell. L’ex SEAL ha raccontato la missione nel libro “Lone Survivor”, che è stato successivamente trasformato in un film.
Al momento non esistono conferme da fonti ufficiali statunitensi riguardo l’incidente o persone dell’equipaggio coinvolte. Secondo alcune fonti le forze talebane fino a questo momento non hanno rivendicato alcuna responsabilità, per altre i Talebani hanno effettivamente rivendicato l’abbattimento dell’aereo, sostenendo che si trattava di un mezzo della CIA. La rivendicazione sarebbe giunta circa cinque ore dopo lo schianto del velivolo.
Testo: Simone Ferrante
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Difficile pensare ad un abbattimento. Orbitano sui 15000ft, ci vorrebbero sistemi di un certo livello