Secondo quanto riportato da alcune agenzie russe, la Polonia avrebbe chiuso il proprio spazio aereo ai velivoli Ilyushin Il-76 delle forze aeree russe che i giorni scorsi hanno trasportato materiale sanitario per l’Italia che sta lottando contro l’epidemia di Covid-19.
“La Polonia non ha lasciato passare attraverso il proprio spazio aereo i velivoli di trasporto russi con a bordo gli aiuti destinati all’Italia per contrastare la pandemia di coronavirus. E’ una cattiveria a livello di politica governativa. Inoltre gli aiuti erano destinati ad un Paese alleato della Polonia all’interno della Ue e della NATO. D’ora in poi la Russia non dovrebbe andare incontro alla Polonia“, ha scritto il senatore russo, Aleksey Pushkov, su Twitter. Il Ministero della Difesa russo non ha confermato l’accaduto.
Come si può vedere dai tracciati radar di Flighradar24 i velivoli russi, decollati dall’aeroporto di Chkalovsky a 30 km da Mosca hanno seguito una rotta che li ha portati a sud verso il Mar Nero per attraversarlo in direzione della Turchia, da qui hanno proseguito sulla Grecia, l’Albania e poi in Italia. Questa rotta, di 2400 km, ha allungato il viaggio dei velivoli russi, rispetto a quella che li avrebbe portati ad attraversare la Polonia e l’Est Europa.

La risposta della Polonia non sì è fatta attendere e il portavoce dell’ente polacco per i servizi di navigazione aerea (PANSA) Paweł Łukaszewicz ha smentito le informazioni precedentemente circolate nei media russi, in relazione alla chiusura dello spazio aereo della Polonia per gli aerei militari russi da trasporto con a bordo gli aiuti destinati all’Italia per contenere la diffusione del coronavirus.
“Lo spazio aereo polacco è aperto al transito. È una bugia che non volevamo lasciar passare gli aerei russi“, ha detto Łukaszewicz in un’intervista al sito Onet.pl. Ha inoltre riferito che l’ente non ha ricevuto dalla Russia il piano di volo, cosa prevista dalle normative. Inoltre secondo il Ministero della Difesa della Polonia interpellato dal sito polacco defence24.com “la parte russa non ha presentato alcuna richiesta per entrare nello spazio aereo polacco. La rotta di volo è stata pianificata attraverso Russia, Turchia, Grecia, Albania e Italia“.
Il tweet di Aleksey Pushkov è stato cancellato dal suo profilo, ma lo riportiamo qui di seguito ripreso dal sito di defence24.com.

Nel frattempo l’ambasciatore di Mosca in Italia, Sergey Razov ha rilasciato un’intervista all’AGI – Agenzia Italiana nella quale ribadisce lo spirito che ha mosso la Russia nell’avviare la massiccia operazione aerea per l’invio del materiale sanitario all’Italia. “……all’amico popolo italiano, indipendentemente dal contesto politico internazionale”, nel solco di una tradizione di supporto umanitario che affonda radici nel secolo scorso, ma anche ribadire la necessità, espressa dal presidente Vladimir Putin, di unire le forze tra i vari Paesi per combattere nuove sfide e minacce globali, come la pericolosa epidemia a cui stiamo assistendo.“
Ricordiamo che il primo dei velivoli Ilyushin IL-76MD è decollato nel primo pomeriggio del 22 marzo 2020 da Mosca diretto alla base aerea di Pratica di Mare, Roma dove è atterrato intorno alle 21:15 accolto dal Ministro degli Esteri Di Maio e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Vecciarelli. I russi secondo quanto confermato dall’Ambasciatore in Italia Sergey Razov, all’AGI, hanno trasportato in Italia: “In concreto si tratta dell’arrivo in Italia di 122 medici militari, virologi ed epidemiologi, 8 equipe mediche composte da un terapeuta, epidemiologi, anestesista, infermiera e interprete; 30 unita’ di mezzi speciali-unita’ mobili (ciascuna composta da due veicoli) e moduli di elaborazione dati installati su veicoli ‘Kamaz’. Inoltre, i velivoli russi hanno portato in Italia presidi di protezione, unita’ mobili per la disinfezione dei mezzi di trasporto e del territorio, in grado di sanificare anche condutture idriche, attrezzature medicali tra cui alcune decine di ventilatori polmonari, macchine di analisi biologica e patogena, 100 mila sistemi di test, mascherine sanitarie di alta classe di protezione, guanti, mille completi di protezione, 700 completi medico-infettivologo e altre attrezzature varie. “In particolare, e’ arrivato in Italia un nuovissimo laboratorio, uno dei 15 di cui dispongono in totale le Forze di Difesa NBC. Tutto questo, attraverso il ministero della Difesa della Federazione russa a titolo gratuito.” (AGI)
Riportiamo così l’accaduto con tutte le fonti che potete leggere nei vari link nell’articolo …. a voi lasciamo i commenti!
Photo credits: Russian MoD, Flightradar24, Defence24.com