La scorsa settimana la General Atomics Aeronautical Systems ha annunciato di aver fatto volare uno dei loro droni Avenger con un pod sensore avanzato Legion prodotto dalla Lockheed Martin. Potrebbe essere una mossa che suggerisce che l’azienda sta guardando verso un futuro in cui il combattimento aria-aria è dominato dai droni (vedasi anche il drone da combattimento pesante russo S-70 Okhotnik). Il test di volo della durata di 90 minuti ha verificato le interfacce meccaniche e la sicurezza aerodinamica dell’aereo con il pod.
L’Avenger (o Predator C) doveva essere il futuro dei rivoluzionari ed ormai iconici droni MQ-1 Predator e MQ-9 Reaper di GA-ASI, i pilastri della flotta di aerei a pilotaggio remoto statunitense e della NATO, compresa l’Italia. A differenza dei primi droni, l’Avenger ha un motore turbofan – la sua velocità e altre metriche sulle prestazioni rimangono segrete – ed è altamente invisibile sia per ai sensori radar che a infrarossi. Ciò significa che può operare in un ambiente ostile al contrario dei Predator/Reaper che, come visto più volte, sono facili prede di missili terra-aria.
L’aeronautica militare americana non è mai stata entusiasta del nuovo drone, forse scoraggiato dal prezzo elevato, e ha cercato alternative a basso costo dopo aver acquistato un solo velivolo di prova, mentre un altro ente del governo degli Stati Uniti, probabilmente la CIA, ha acquistato non più di sei esemplari di Avengers nel 2017.
GA-ASI potrebbe ora guardare a nuove opportunità. Il mese scorso l’US Air Force ha acquistato due Avengers per lo Skyborg Vanguard Program, che sta sviluppando droni autonomi con intelligenza artificiale e capacità di machine learning, tecnologie che saranno integrate in una nuova generazione di droni da combattimento della US Air Force.
Il nuovo sviluppo in questione potrebbe essere sempre collegato al contratto Skyborg. Il Pod Legion di Lockheed Martin è un sensore a infrarossi da 550 libbre con elaborazione avanzata. Combina il collaudato sistema di ricerca e tracciamento a infrarossi IRST21 dell’azienda con un nuovo processore per rilevare, localizzare, tracciare e identificare gli aeromobili a lungo raggio grazie alla firma del calore dei loro motori e della cellula.
Tradizionalmente gli aerei si affidano al radar per rilevarsi a vicenda. Ma il radar su un aereo è molto simile ai fari di un’auto: illumina ciò che vuoi vedere, ma ti rende facilmente visibile agli altri. I sistemi a infrarossi, sono passivi e non emettono nulla per rivelare la loro posizione. L’F-35 ha sofisticati sensori a infrarossi per combattere senza accendere il suo radar. Il Legion Pod è già stato montato sui velivoli da combattimento F-15C e F-16 per fornire loro ciò che i produttori chiamano “capacità di vedere prima e colpire per primo”.
Fondamentalmente, il Legion Pod è collegato in rete per impieghi di targeting condiviso e collaborativo. Ciò significa che un aereo furtivo, equipaggiato con il Legion può localizzare e segnalare gli aerei nemici (anche quelli a bassa osservabilità) e trasmettere i dati del bersaglio in modo che possano essere ingaggiati con missili da caccia, anche non invisibili, più lontani. Equipaggiare gli Avengers con i pod Legion potrebbe quindi consentire loro di agire come osservatori per gli aerei con equipaggio che si trovano al di fuori della zona di pericolo.
Come accennato in apertura, questa potrebbe essere una risposta adeguata ai droni pesanti da combattimento russi Okhotnik (“Hunter”) che sono stati già testati con missili aria-aria il mese scorso. L’Avenger, come gli F-35 e altri velivoli di quinta generazione stealth ha un vano armi interno in grado di trasportare 3.500 libbre di armi per mantenere la furtività. GA-ASI non ha fornito alcun indizio sullo scopo dell’integrazione del pod Legion con l’Avenger o sui loro possibili piani, ma sicuramente la coppia Avenger-Legion potrebbe essere il velivolo da combattimento aereo intelligente, furtivo e sacrificabile del prossimo futuro.
“Dall’implementazione dell’architettura software e hardware all’integrazione dei sensori, l’Avenger è un’ottima piattaforma per fornire funzionalità critiche“, ha dichiarato J.R. Reid, Vicepresidente dello sviluppo strategico di General Atomics, in un comunicato stampa, senza dire però quali capacità critiche l’Avenger potrebbe avere o sviluppare.
Photo credits: Lockheed Martin, General Atomics Aeronautical Systems