Il Giappone sceglie di inviare i suoi piloti militari a completare l’addestramento operativo avanzato, Fase IV, in Italia presso l’International Flight Training School di Aeronautica Militare e Leonardo.
Dopo Germania e Qatar, lo scorso 21 ottobre 2021, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, ed il Capo di Stato Maggiore della Japan Air Self-Defense Force (JASDF), Generale Shunji Izutsu, hanno siglato un importante accordo relativo all’addestramento di piloti militari.
La firma, che si è tenuta nella modalità “a distanza”, con un collegamento tra gli uffici dei due Generali, in Italia e in Giappone, ha sugellato un’intesa per l’inserimento di piloti militari giapponesi nei corsi di addestramento avanzato (Fase IV) presso l’IFTS italiana, progetto realizzato in tandem con Leonardo S.p.a. e che prevede una partnership industriale tra Leonardo e CAE per le attività di manutenzione/supporto della flotta velivoli e dei simulatori.
L’interesse del Giappone per le capacità addestrative dell’Aeronautica Militare si è consolidato dopo una serie di contatti e iniziative, culminate in una visita al 61° Stormo di Lecce nel settembre 2020, durante la quale una delegazione della JASDF ha potuto apprezzare direttamente l’eccellenza del sistema addestrativo dell’Aeronautica Militare, con particolare riferimento all’Integrated Training System, sviluppato da Leonardo S.p.a., basato sul velivolo T-346A. Il Giappone è così il terzo paese, dopo Qatar e Germania, ad aderire al progetto IFTS.
L’accordo appena firmato prevede un inserimento graduale e crescente negli anni di allievi piloti della JASDF. Inoltre, considerata l’anima internazionale del progetto IFTS, in futuro potranno essere accolti all’interno della scuola anche istruttori giapponesi, che lavoreranno fianco a fianco con i colleghi italiani, in un’ottica di scambio di esperienze, ottimizzazione e standardizzazione delle procedure, a beneficio di tutti gli operatori del settore.
Il Generale Rosso, prima di procedere alla firma del documento, ne ha illustrato il profondo significato: “Quella di oggi è una grande e storica data. Sono orgoglioso e onorato di poter sottoscrivere questo accordo, che darà ad entrambi i Paesi l’opportunità di crescere insieme, di condividere capacità professionali e di far lavorare il nostro personale in stretto contatto, sinergia ed amicizia. […] Questo è un ulteriore importante passo nell’ambito della collaborazione tra le nostre Aeronautiche: cooperiamo già con grande successo in molti ambiti, avendo ad esempio in dotazione piattaforme comuni quale il velivolo F-35 e il tanker KC-767. […] La distanza che ci separa è solo geografica, ma i nostri Paesi sono vicini, uniti ed in sintonia su tantissimi temi e collegati storicamente. Voglio ricordare, ad esempio, il volo Roma – Tokyo del pioniere Arturo Ferrarin, che abbiamo celebrato proprio la settimana scorsa nella sua città di origine, Thiene: un’impresa storica che è anche simbolo potente del legame, forte e duraturo, che unisce i nostri due Paesi.”
Il Generale Izutsu ha a sua volta dichiarato: “Nel firmare oggi questo accordo tecnico, voglio esprimere il mio più profondo apprezzamento per il grande supporto e collaborazione del suo staff. Credo che l’accordo rappresenti un passo significativo per approfondire la cooperazione e gli scambi nel settore Difesa tra la Koku-Jieitai (Japan Air Self-Defense Force) e l’Aeronautica Militare. Questo è un vostro grande risultato. Voglio esprimere il più sentito rispetto per i vostri risultati, insieme alla gratitudine per il vostro contributo al rapporto tra Giappone e Italia. Auguro, a Lei personalmente ed all’Aeronautica Militare, ogni successo, prosperità e progresso.”

Da diversi anni il profilo d’impiego operativo dell’aereo da combattimento è mutato, l’era del velivolo tutto motore e del pilota tanto manico è solo un ricordo. Ormai si parla di “sistema aereo integrato” e la superiorità nella gestione della capacità informatica ha definitivamente soppiantato il binomio romantico motore&manico: oggi il “Top Gun” non è solo il pilota più abile nel volo, ma il pilota più preparato in grado di gestire al meglio i dati e le informazioni. L’Aeronautica Militare, intuendo anzitempo il cambiamento, e trovando in Leonardo un valido partner, ha lavorato alla rimodulazione dell’offerta formativa-addestrativa per i piloti militari rivoluzionando il mercato internazionale e, da questa intuizione prende corpo l’International Flight Training School.
L’iniziativa, che punta anche a soddisfare la sempre più crescente richiesta di addestramento proveniente da partner stranieri, è nata dalla volontà di mettere a sistema due eccellenze nazionali: la riconosciuta expertise dell’Arma Azzurra nel campo dell’addestramento, e in particolare in quello avanzato, e le risorse di Leonardo, la principale realtà industriale italiana del settore della sicurezza e della difesa. Obiettivo di questa progettualità è valorizzare, nel breve-medio termine, l’eccellenza raggiunta dall’Italia e dall’Aeronautica Militare nel settore dell’addestramento avanzato, potenziando in maniera significativa l’offerta formativa disponibile, il tutto a vantaggio dell’intero Sistema-Paese.
La realizzazione di un centro avanzato di addestramento al volo che costituirà il riferimento internazionale nell’addestramento dei piloti militari a partire dalla Fase IV (Advanced/Lead-In to Fighter Training) è quindi un esempio di collaborazione e sinergia per il Sistema Paese che mira a soddisfare la crescente domanda dell’Aeronautica Militare e dei Paesi partner per la formazione dei propri piloti.
Il progetto consentirà infatti di raddoppiare l’attuale offerta addestrativa attraverso la creazione di nuovo polo addestrativo distribuito tra la base aerea di Galatina e quella di Decimomannu in Sardegna, dove è in corso di realizzazione il nuovo campus IFTS. Si tratta di una vera e propria accademia del volo in grado di ospitare allievi, personale tecnico nonché aree ricreative, mensa, impianti sportivi, infrastrutture logistico-manutentive che dovranno gestire l’operatività della flotta di 22 velivoli M-346 (denominato T-346A dall’Aeronautica Militare). Un intero edificio sarà dedicato al Ground Based Training System (GBTS) per ospitare le aule di formazione e l’installazione di un moderno sistema di addestramento basato su sistemi di simulazione di ultima generazione.
Il GBTS – Ground Based Training System è un vero e proprio gioiello di alta tecnologia a supporto della formazione teorica, che verte su una infrastruttura formativa-addestrativa articolata su un’area multimediale a 4 livelli crescenti di simulazione, che gradualmente si avvicinano sempre più all’assetto reale. Si inizia da sale di simulazione low cost, con attrezzature simili ai comuni PC equipaggiati con periferiche per la condotta del velivolo, fino al più avanzato simulatore del sistema M-346 (T-346A) che utilizza l’addestramento accademico computerizzato per l’auto-apprendimento, il Part Task Trainer (PTT) simulatore del cockpit con campo visivo di 180° e due Full Mission Simulators (FMS), simulatori avanzati con campo visivo di 360°, seggiolino eiettabile realistico, opzione di utilizzo del modernissimo casco HMD con visore integrato con la strumentazione di bordo. Il fattore veramente innovativo dell’Integrated training System (ITS) è dato dalla possibilità di interfacciare in tempo reale più simulatori agli assetti in volo per le sessioni addestrative assegnate, in cui l’istruttore può svolgere missioni congiunte con gli studenti “up in the air”.