Le perdite russe in Ucraina, secondo quanto riportato da Kiev, continuano ad aumentare. Mosca avrebbe perso negli ultimi due giorni 4 elicotteri Ka-52 e 3 aerei Su-25. Il 23 gennaio la difesa aerea ucraina avrebbe abbattuto 1 elicottero da combattimento Ka-52 Alligator e 2 aerei Su-25 Frogfoot. Il 24 gennaio la Russia avrebbe perso 3 elicotteri Ka-52, sembra in mezz’ora di combattimento, e 1 aereo Su-25.
“In mezz’ora di missione di combattimento antiaereo dalle 00:00 alle 00:30 del 24 gennaio 2023, le unità missilistiche antiaeree dell’Aeronautica Militare delle Forze Armate dell’Ucraina hanno distrutto tre elicotteri russi Ka-52 nella parte orientale del paese“, ha detto Kiev in una nota sui suoi canali social alla quale è stata aggiunto anche che “oggi le forze di difesa ucraine hanno abbattuto un altro aereo Su-25 nemico nella regione di Donetsk“.
Gli ultimi aggiornamenti sulle perdite russe riportate dai canali OSInt, che ricordiamo essere quei canali che riportano le perdite di Russia ed Ucraina analizzando le evidenze fotografiche e video che circolano sui social media, riportano per entrambi i modelli 25 aerei Su-25 e 31 Ka-52 ai quali si andrebbero ad aggiungere gli ultimi persi tra il 23 e il 24 gennaio.
Al momento, in questo scenario, gli elicotteri d’attacco russi Ka-52 stanno quindi subendo il peso maggiore delle perdite russe dell’ala rotante durante l’invasione e la loro rilevanza potrebbe svanire anche con il miglioramento delle difese aeree dell’Ucraina. Stesso ragionamento vale per l’ala fissa che vede in cima alle perdite russe proprio il velivolo da combattimento Su-25 Frogfoot che per certi versi opera con un profilo di volo molto simile a quello degli elicotteri Ka-52. Non è da tralasciare il fatto che sono anche gli assetti aerei più utilizzati dai Russi e quindi quelli più soggetti a perdite.
I velivoli russi, coma abbiamo visto in questi mesi, lavorano sempre in coppia volando ad alta velocità ma soprattutto a quote molte basse che li proteggono dai sistemi di difesa aerea a lungo raggio, ma li espongono al fuoco degli ormai famigerati Manpads, i missili terra-aria spalleggiabili, che Kiev ha ricevuto in grandi quantità.
Prima della guerra risultava una flotta di 116 elicotteri Ka-52 sulle quali le perdite sarebbero circa il 26%, mentre per i Su-25 all’inizio del conflitto le forze aerospaziali russe avevano una flotta attiva composta da circa 130-140 Su-25/BM/SM/SM3 monoposto (dei quali tra 50 e 60 SM e 20+ SM3) sulle quali le perdite sarebbero quindi circa il 18/19%.
Aggiungiamo, però, anche la considerazione che di norma solo, e questo vale sia per la Russia che per le forze occidentali, circa il 70% della flotta di un determinato aereo od elicottero è in condizioni di combattimento, cosa che fa aumentare i numeri sopra riportati di qualche punto, ma sempre molto significativo nel contesto del conflitto. Quindi considerando il 70% di 116 elicotteri d’attacco Ka-52 (81 elicotteri) le perdite russe ammonterebbero circa al 38% mentre per i Su-25 considerando il 70% della flotta (94-95 aerei) le perdite russe ammonterebbero circa al 33%.
Ka-52 Alligator
ll Kamov Ka-52 (codice NATO: Hokum-B) anche noto come “Alligator”, è un elicottero da combattimento di fabbricazione russa sviluppato negli anni novanta a partire dal Kamov Ka-50 ed entrato in servizio con l’allora Aeronautica militare russa nel 2009. Monta 2 turbine Klimov VK-2500 che gli permettono di sviluppare una potenza fino 1,985 kW (2,699 hp), a seconda della versione. L’elicottero può raggiungere circa 310 km/h di velocità massima e una velocità di crociera di 260 km/h, una velocità di salita di 12 m/s, con una autonomia stimata di 1.110 km e un’altitudine massima di volo di 5.500 metri.
L’Alligator è una macchina potentissima ognitempo dal design molto particolare con i classici due rotori principali contrapposti e senza il rotore di coda tipico del costruttore Kamov. Grazie a questo design, l’Alligator sarebbe più manovrabile rispetto ai suoi concorrenti ed avrebbe un maggiore carico utile, oltre che una velocità massima di tutto rispetto.
Altra peculiarità di questo elicottero è l’utilizzo di seggiolini eiettabili K-37-800M (soluzione più unica che rara per un elicottero), con l’eiezione resa possibile grazie ad un ingegnoso sistema che permette il distacco delle pale poco prima dell’espulsione dei sedili e che permette all’equipaggio di uscire dall’abitacolo dell’elicottero in tutta sicurezza, sicurezza garantita anche da una corazzatura abbastanza forte da proteggere l’aereo da proiettili da 23 mm e sistemi automatizzati per rendere più agevole il pilotaggio.
Il Ka-52 Alligator nasce come elicottero “multiruolo” in grado di fornire supporto aereo ravvicinato (CAS – Close Air Support) e per la copertura delle forze speciali come un pesante elicottero da combattimento, nonché in grado di svolgere missioni di ricognizione, CSAR – Combat Search and Rescue e scouting fornendo dati di mira e monitoraggio del campo di battaglia: è dotato infatti, di un sistema di puntamento all’avanguardia, che comprende un radar a doppia antenna (una sul rotore, per l’acquisizione dei bersagli in aria, e l’altra frontale per i target terrestri) che è considerato, secondo quanto dichiarato dal costruttore, immune dalle attuali minacce elettroniche occidentali.
Naturalmente può operare in qualunque condizione atmosferica e in qualsiasi momento della giornata. E’ equipaggiato con il radar FH01 ma nella versione modernizzata “M” dovrebbe essere equipaggiato con un radar a scansione attiva elettronica (AESA) V006 Rezets (Cutter). Secondo il produttore può rilevare un gruppo di carri armati da 45 km di distanza, un ponte ferroviario da 100 km e una nave da guerra di classe cacciatorpediniere da 150 km. Nella modalità aria-aria, è in grado di rilevare un aereo da caccia con una sezione radar di 3 mq da un massimo di 50 km frontalmente e un elicottero in hovering da 20 km.
L’elicottero da combattimento russo dispone inoltre dell’avanzato sistema di guerra elettronica KRET Vitebsk EW (Electronic Warfare) con capacità di contromisure a infrarossi diretti (DIRCM). Il sistema Vitebsk comprende sistemi di allarme radar e laser, nonché jammer elettro-ottici e radar attivi. I DIRCM sono progettati per sconfiggere i sistemi missilistici terra-aria a guida infrarossa. L’avionica comprende anche il sistema “Okhotnik” per il lancio di armi a guida laser con l’elaborazione delle immagini video per la guida dei missili. Grazie a questi sistemi, l’elicottero può rapidamente individuare e agganciare contemporaneamente più bersagli.
Sul fronte armamenti dispone di potenti armi offensive con sei i punti di fissaggio per gli armamenti per un peso utile totale di 2.000 kg. Il cardine delle capacità di attacco al suolo del Ka-52 è il cannone automatico 2A42-1 da 30mm, oltre che missili guidati anticarro VIKHR (ATGM), missili ATAKA con sistema di guida laser e lanciarazzi B8V-20 per razzi S-8 non guidati da 80 mm.
Il missile anticarro VIKHR ha una portata da otto a dieci chilometri. I Ka-52 possono anche essere armati con missili guidati antiaerei IGLA-V. La suite di contromisure includono unità di disturbo elettronico e jammers attivi, sistemi di allarme laser Pastel (L150) RWR, Mak (L136) IR e Otklik (L140) e lanciatori di chaff e flares UV-26 inseriti nelle carenature nelle estremità alari.
Su-25 Frogfoot
Come sappiamo il Su-25 è l’equivalente del noto A-10 Warthog americano con il quale condivide una forte corazzatura del cockpit per salvaguardare il pilota, una incredibile robustezza generale e la tipologia di missione CAS – Close Air Support ravvicinata con le truppe di terra. Di norma i velivoli russi sono equipaggiati con due pod B-13L ognuno con cinque razzi S-13 da 122mm e due pod ECM subalari (il sistema ECM L370-3S-K25 è parte della suite di autoprotezione L370K25 Vitebsk). Il complesso di autodifesa rileva l’avvicinamento dei Manpads utilizzando sensori ultravioletti. Sull’aereo è installato un ampio set di contromisure che vengono selezionate automaticamente in base all’angolo da cui arriva la minaccia.
Il Su-25 iniziò la sua carriera di combattimento in Afghanistan con due velivoli che furono schierati a Shindand nell’aprile 1980. Nel giugno 1981 vi fu schierato il primo squadrone operativo completo di 12 aerei. Durante la guerra in Afghanistan il Su-25 maturò come velivolo CAS robusto e resistente al fuoco nemico. L’esperienza della guerra afgana annunciò molti cambiamenti nel design per aumentarne le capacità di combattimento e le prestazioni. Secondo Sukhoi, i Su-25 hanno effettuato 60.000 sortite in Afghanistan e le perdite in combattimento furono di 23 aerei.
Il Su-25 Frogfoot è un velivolo subsonico monoposto pesantemente corazzato ed è il primo jet da combattimento sovietico prodotto in serie, appositamente progettato per il ruolo di supporto aereo ravvicinato (CAS); in quanto tale rappresentava un cavallo di battaglia semplice, efficace e solido. Nella sua forma originale, il Frogfoot è stato progettato per volare in missioni CAS a corto raggio/bassa quota e, dall’inizio degli anni ’80, questo velivolo si è dimostrato una macchina potente ed economica per questo lavoro piuttosto pericoloso. Il robusto, agile e semplice Su-25 è un velivolo d’attacco corazzato in grado di raggiungere bersagli fino a 160 nm dal suo aeroporto di decollo quando opera con un massimo di tre tonnellate di ordigni e due serbatoi di carburante esterni.
La produzione tra il 1978 e l’inizio degli anni ’90 ha rappresentato non meno di 582 Su-25, 50 Su-25BM leggermente migliorati e 182 Su-25K per clienti esportatori costruiti nello stabilimento TAM di Tbilisi. Inoltre, presso l’Ulan-Ude Aviation Plant (U-UAP) in Russia sono stati prodotti da 140 a 150 biposto Su-25UB/UBK, mantenendo la piena capacità di combattimento.
Lo standard di aggiornamento SM, sviluppato all’inizio degli anni 2000, ha portato la suite di missione analogica nell’era digitale moderna. Incorpora la suite di navigazione/attacco PrNK-25SM Bars che utilizza un computer di missione BTsU-25 per facilitare l’integrazione di sistemi digitali e armi. Il pacchetto avionico comprende anche un nuovo HUD KAI-1-01 e un display multifunzionale a colori per migliorare la consapevolezza della situazione, con una mappa digitale, informazioni di volo/navigazione e tattiche, oltre a un sistema di navigazione molto più accurato, basato su un sistema di riferimento giroscopico Ts-061K, che riceve le correzioni dal ricevitore di navigazione satellitare A-737-01 GPS/GLONASS.
La capacità di autoprotezione contro le minacce radar è stata potenziata grazie all’integrazione del nuovo sistema e avviso radar L-150-16 Pastel (RHWS) e la suite di armi guidate è stata ampliata con il missile aria-aria R-73 (AA-11 Archer ) utilizzato sostanzialmente per autodifesa. Ben 84 velivoli sono stati aggiornati, di cui 40 al Su-25SM2 leggermente migliorato.
A metà degli anni 2010 è stato sviluppato l’aggiornamento SM3, al momento il più sofisticato della flotta russa. Mirato principalmente a rafforzare le capacità di autoprotezione e di utilizzo notturno del Frogfoot, integra nuovo hardware e software che gli consentono di impiegare nuove armi guidate di giorno come di notte. L’SM3 vanta anche un collegamento dati crittografato da utilizzare in scenari CAS per lo scambio di informazioni sul targeting con i controllori di volo (FAC) e altri velivoli.
Il Frogfoot aggiornato è inoltre dotato della suite di navigazione/attacco PrNK-25SM-1 migliorata, del sistema di controllo del fuoco SUO-39M, del nuovo sistema di puntamento e designazione IR/TV/laser SOLT-25 installato sul muso per fornire capacità diurne e notturne. All’arsenale di munizioni guidate del Su-25SM3 è stato aggiunto il missile Kh-29T/ TD/TE e la bomba KAB-500Kr, nonché le bombe a guida satellitare KAB-500S.
Inoltre, il Frogfoot migliorato SM3 è dotato della suite di autoprotezione integrata Vitebsk-25 che incorpora l’L-150-16M Pastel RHWS, sensori di avviso di avvicinamento missilistici, distributori di contromisure UV-26M in aggiunta al sistema di disturbo radar dual-pod L-370-3S, che copre la banda di frequenza da 7 a 10 GHz. I sensori di avvicinamento missilistico sono incorporati nel sottosistema elettroottico Zakhvat che utilizza una coppia di sensori installati in un gruppo a forma di V sotto la coda. Il Su-25SM è stato introdotto in servizio regolare nel 2006 mentre il Su-25SM3 è arrivato nel 2017.