Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato venerdì di aver assegnato una modifica del contratto da 7,8 miliardi di dollari per 126 velivoli multiruolo F-35 al produttore di armi Lockheed Martin. La modifica esercita le opzioni per la produzione e la consegna di 126 velivoli F-35 del lotto 17.
L’ordine per il sistema d’arma di quinta generazione, che dovrebbe essere completato nell’agosto 2026, include 81 velivoli F-35A per la US Air Force e i suoi alleati (43 per la US Air Force, 8 per la Finlandia, 7 per l’Italia, 6 per i Paesi Bassi, 6 per la Polonia, 4 per il Giappone, 4 per il Belgio e 3 per la Danimarca), 26 velivoli F-35B (15 per il Corpo dei Marines degli Stati Uniti, 7 per il Regno Unito, 2 per l’Itali e 2 per il Giappone) e 19 F-35C (13 per la US Navy e 6 per il Corpo dei Marines).
Come avevamo scritto lo scorso anno, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti aveva concordato con Lockheed Martin di costruire un massimo di 398 aerei da combattimento F-35 in tre anni in un accordo del valore di 30 miliardi di dollari per i lotti 15 e 16, con l’opzione per il lotto 17.
“L’F-35 offre capacità insuperabili ai nostri piloti e ai comandanti operativi“, aveva affermato il Tenente Generale dell’aeronautica militare statunitense Mike Schmidt , responsabile esecutivo del programma, F-35 Joint Program Office. “Questo contratto raggiunge il giusto equilibrio tra ciò che è meglio per i contribuenti statunitensi, i servizi militari, gli alleati e i nostri clienti di vendite militari all’estero. L’F-35 è il principale sistema d’arma multi-missione al mondo di quinta generazione e le capacità modernizzate del Blocco 4 di questi nuovi velivoli rafforzeranno non solo le capacità, ma anche l’interoperabilità con i nostri alleati e partner in tutti i domini terrestri, marittimi, aerei e informatici“.
Come sappiamo gli aerei del lotto dal 15 al 17 saranno i primi a includere il Technical Refresh-3 (TR-3), l’hardware modernizzato necessario per alimentare le capacità del Blocco 4. Il TR-3 include un nuovo core processor integrato con maggiore potenza di calcolo, un display panoramico della cabina di pilotaggio e un’unità di memoria potenziata.
I lavori saranno eseguiti a Fort Worth, Texas (57%); El Secondo, California (14%); Warton, Regno Unito (9%); Cameri, Italia (4%); Orlando, Florida (4%); Nashua, New Hampshire (3%); Baltimora, Maryland (3%); San Diego, California (2%); Nagoya, Giappone (2%) e varie altre località al di fuori degli Stati Uniti continentali (2%). Dovrebbero essere completati nell’agosto 2026.
I partecipanti al programma F-35 comprendono attualmente 17 paesi. Ad oggi, sono stati addestrati più di 1.985 piloti e 14.015 manutentori e la flotta di F-35 ha superato più di 651.000 ore di volo cumulative. Ricordiamo che anche l’Italia ha in servizio due delle tre versioni del caccia stealth della Lockheed Martin. L’Aeronautica Militare ha in servizio, con il 32° Stormo e da poco con il 6° Stormo, sia gli F-35A, a decollo ed atterraggio convenzionale, che gli F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale, mentre la Marina Militare ha in servizio gli F-35B con il Gruppo Aerei Imbarcati.