L’aeronautica militare americana ha inviato i caccia invisibili F-35A in Germania pochi giorni dopo l’arrivo in Inghilterra di una task force di bombardieri B-52 per rassicurare gli alleati schiacciati dalle crescenti tensioni nell’Europa orientale. Gli schieramenti americani arrivano quando i ministri della difesa di tutta l’alleanza NATO hanno deciso il 16 febbraio di rafforzare ulteriormente la deterrenza e la difesa in risposta, come sappiamo, allo schieramento russo al confine con l’Ucraina.
Gli F-35A sono stati schierati dal 34th Fighter Squadron, 388th Fighter Wing, provenienti dalla base aerea di Hill nello Utah, presso la base aerea di Spangdahlem, in Germania, per migliorare la posizione di difesa della NATO. “Questo dispiegamento è condotto in pieno coordinamento con il governo tedesco e le autorità militari della NATO e, sebbene di natura temporanea, è una misura prudente per aumentare la prontezza e migliorare la difesa collettiva della NATO durante questo periodo di incertezza“, ha detto il portavoce dell’USAFE il capitano Erik Anthony in una dichiarazione.
Anche quattro iconici bombardieri strategici B-52H Stratofortress del 5th Bomb Wing della Minot Air Force Base, ND, sono arrivati sulla base aerea RAF Fairford, nel Regno Unito, il 10 febbraio scorso nell’ambito delle missioni Bomber Task Force Europe. Otto F-15E Strike Eagle aggiuntivi provenienti dal 336th Fighter Squadron, 4th Fighter Wing, della Seymour Johnson Air Force Base, NC, sono stati schierati sulla base aerea di Lask, in Polonia, il 14 febbraio 2022 per affiancare gli otto F-15C Eagle già presenti e provenienti dal 493rd Fighter Squadron del 48th Fighter Wing della RAF Lakenheath nel Regno Unito. Altri otto F-16C/D Fightning Falcon del 52nd Fighter Wing di Spangdahlem sono stati schierati sulla base aerea di Fetesti in Romania l’11 febbraio corso. Gli aerei da combattimento in entrambe le località prenderanno parte a missioni di polizia aerea della NATO e all’addestramento congiunto con i partners regionali.
“Con un ambiente di sicurezza globale in continua evoluzione, è fondamentale che i nostri sforzi con i nostri alleati e partner siano unificati“, ha affermato il comandante dell’USAFE, il generale Jeffrey L. Harrigian. “Siamo in Europa ad addestrarci e collaborare insieme, perché l’integrazione coerente è il modo in cui rafforziamo la nostra forza aerea collettiva“.
I movimenti degli aerei si aggiungono al dispiegamento di 3.000 soldati dell’82esima divisione aviotrasportata dell’esercito americano in Polonia e di 1.000 altri soldati di uno squadrone Stryker statunitense di Vilseck, in Germania, schierati in Romania. Altri 8.500 soldati statunitensi sono in allerta negli Stati Uniti per agire come forza di risposta della NATO, se chiamati.
Agli aerei statunitensi naturalmente si aggiungono quelli dei paesi NATO, in particolare gli aerei già schierati per le missioni Air Policing della NATO. Quattro Eurofighter italiani e tre tedeschi in Romania, gli F-16 belgi in Estonia insieme a quattro F-16 danesi e agli F-16 polacchi a Šiauliai in Lituania.
Gli F-16M (MLU) Fighting Falcons dell’Aeronautica Militare Portoghese dell’Esq 201 e dell’Esq 301 Jaguares provenienti dalla Base Aérea 5 di Monte Real sono schierati in Islanda. Il distaccamento sarà operativo fino al 30 marzo 2022. Il Portogallo ha distaccato quattro F-16M sulla base aerea di Keflavik. E ancora un contingente di quattro Eurofighter dell’Ala 14 dell’aeronautica militare spagnola è partito dalla base aerea di Albacete l’11 febbraio scorso per intraprendere la missione di polizia aerea dalla base aerea di Graf Ignatievo in Bulgaria nell’ambito dello Strela Air Tactical Detachment.
Infine a questi schieramenti di dovrebbero aggiungere anche 2 F-35A dell’aeronautica militare olandese che arriveranno in Bulgaria nel prossimo mese di aprile nell’ambito della prima missione di Quick Reaction Alert e di polizia aerea della NATO nella regione del Mar Nero svolta dall’Olanda con i velivoli di quinta generazione.
Segnaliamo poi la presenza di quattro velivoli F/A-18E Super Hornet transitati per Aviano, provenienti dalla portaerei USS Truman attualmente nel Mediterraneo, e diretti in Romania ma che dovrebbero essere già rientrati sulla portaerei americana lo scorso 15 febbraio.