su-35 disturba drone americano in siria
@ US AFCENT

Nuovo “scontro” tra un SU-35 russo e un drone americano MQ-9 sulla Siria

Nell’ultima escalation tra aerei americani e russi, un caccia russo ha danneggiato un drone americano sopra la Siria, ha dichiarato il 25 luglio il comandante dell’aeronautica militare statunitense della regione, l’USAFCENT.

Gli aerei da combattimento russi hanno volato pericolosamente vicino a un drone MQ-9 statunitense impegnato in una missione contro l’ISIS, molestando l’MQ-9 e dispiegando i flares da una posizione direttamente sul velivolo, con solo pochi metri di distanza tra gli aerei“, ha dichiarato in una nota il comandante dell’Air Forces Central (AFCENT), Tenente Generale Alexus G. Grynkewich .

Uno dei flares russi ha colpito l’MQ-9 statunitense, danneggiandone gravemente l’elica“, secondo Grynkewich. “Fortunatamente, l’equipaggio dell’MQ-9 è stato in grado di mantenere il volo e recuperare in sicurezza l’aereo sulla sua base“. L’incidente è avvenuto intorno alle 7:23 ora siriana del 23 luglio scorso. Il video dell’incidente è stato declassificato dagli Stati Uniti due giorni dopo e si vede coinvolto il drone americano e un solo caccia russo Su-35.

Quest’ultimo incidente segue uno schema di eventi ravvicinati avvenuti nel mese scorso sulla Siria, dove operano sia aerei russi che americani. È anche la prima volta che un aereo ha inflitto danni ad un altro da quando un Su-27 russo aveva danneggiato l’elica di un MQ-9 sopra il Mar Nero a marzo scorso. Impossibilitati a far funzionare il drone in sicurezza, gli operatori statunitensi lo avevano fatto precipitare in mare.

Sulla Siria, gli MQ-9 statunitensi assistono regolarmente le missioni anti-ISIS. Negli ultimi mesi, tuttavia, sono stati disturbati dagli aerei russi, anche se l’ISIS è apparentemente un nemico comune. Nel novembre 2022, un missile terra-aria controllato dalla Russia era stato sparato contro un drone statunitense e da allora è seguito un flusso costante di incidenti.

Gli aerei russi hanno regolarmente sorvolato le truppe statunitensi nella Siria orientale dal 1 marzo e si sono avvicinati agli aerei americani con equipaggio, volando più volte entro 500 piedi, azioni che Grynkewich ha ripetutamente definito “non sicure e poco professionali” come ad esempio l’episodio del 5 luglio contro un MQ-9 e quello del 16 luglio contro un velivolo MC-12 Liberty, un piccolo aereo di sorveglianza a turboelica. In questo ultimo caso l’incidente ha messo a rischio i quattro membri dell’equipaggio americano.

Gli Stati Uniti hanno circa 900 soldati in Siria che collaborano con gruppi curdi per combattere i resti dell’ISIS. Gli aerei statunitensi sostengono lo sforzo fornendo intelligence, sorveglianza e ricognizione, protezione della forza e attacchi aerei. La Russia è in Siria a sostenere il regime di Bashar Al-Assad.

Il comportamento aereo non sicuro e non professionale dei russi non solo degrada la nostra missione contro l’ISIS, ma rischia un’escalation involontaria ed errori di calcolo“, ha dichiarato il generale dell’esercito Michael “Erik” Kurilla, a capo del Comando Centrale degli Stati Uniti, in una dichiarazione del 25 luglio.

Nel video rilasciato dallo US Air Forces Central, il caccia russo che ha disturbato il drone americano MQ-9 il 23 luglio è decorato con il simbolo “Z” dell’esercito russo, utilizzato per la prima volta dalle unità coinvolte nell’invasione dell’Ucraina. “Chiediamo alle forze russe in Siria di porre immediatamente fine a questo comportamento sconsiderato, non provocato e poco professionale“, ha concluso Grynkewich.