NH90 Norvegia
@ Mats Grimsæth / Norwegian Armed Forces

La Norvegia annulla il contratto degli elicotteri NH-90 mentre per il Qatar continuano le consegne

Come spesso si dice, per un cliente insoddisfatto ce n’è sempre uno molto soddisfatto. Ed è proprio il caso degli elicotteri NHIndustries NH-90. Come avevamo già scritto alcuni mesi fa la Norvegia era molto in crisi per i suoi elicotteri NH-90 a causa di ritardi e di scarsa capacità operativa espressa da queste macchine. Invece il Qatar al momento sembra molto soddisfatto dell’acquisto, ed ha ricevuto nei giorni scorsi il suo quinto elicottero.

Ricordiamo che il programma NH90 per il Qatar comprende 16 NH90 TTH, 12 NH90 NFH, un pacchetto completo di supporto, manutenzione, addestramento e infrastrutture. Il programma potrebbe essere ulteriormente ampliato in futuro con l’aggiunta di altre 12 unità (6 TTH + 6 NFH). L’italiana Leonardo agisce in qualità di prime contractor con responsabilità per la gestione del programma, l’assemblaggio finale e la consegna dei 12 elicotteri NH90 NFH dalla sua struttura di Venezia – Tessera, la fornitura di un completo pacchetto di supporto, simulatori, sistemi e servizi di addestramento per equipaggi e tecnici addetti alla manutenzione, mentre Airbus Helicopters è il prime contractor per la versione terrestre TTH. Così in soli 6 mesi sono stati consegnati 3 NH-90 versione navale, assemblati in Italia da Leonardo, e 2 NH-90 versione terrestre, assemblati da Airbus Helicopters in Francia.

“Purtroppo siamo giunti alla conclusione che, indipendentemente dal numero di ore di lavoro dei nostri tecnici e dal numero di parti che ordiniamo, l’NH90 non sarà mai in grado di soddisfare i requisiti delle forze armate norvegesi. Sulla base di una raccomandazione congiunta delle forze armate e dei dipartimenti e delle agenzie associati, il governo norvegese ha quindi deciso di porre fine all’introduzione dell’NH90 e ha autorizzato l’Agenzia norvegese per i materiali di difesa a rescindere il contratto” – ha affermato il ministro della Difesa norvegese, Bjørn Arild Gram.

La Norwegian Defence Material Agency ha successivamente informato il produttore dell’NH90, NATO Helicopter Industries (NHI), di aver risolto il contratto nella sua interezza e che chiederà la restituzione completa di tutti i fondi e dei beni ricevuti da entrambe le parti. L’Agenzia inizierà ora i preparativi per restituire gli elicotteri insieme a tutti i pezzi di ricambio e le attrezzature ricevute. Richiederà anche un rimborso da NHI, controllata da Airbus Helicopters, Leonardo e Fokker Aerostructure, che includerà i circa 5 miliardi di Corone Norvegesi pagati in base al contratto, oltre a interessi e altre spese.

Abbiamo fatto ripetuti tentativi per risolvere i problemi relativi all’NH90 in collaborazione con NHI, ma a più di 20 anni dalla firma del contratto non abbiamo ancora elicotteri in grado di svolgere le missioni per cui sono stati acquistati, e NHI non è in grado di presentarci soluzioni realistiche“, ha affermato Gro Jære, direttore generale dell’Agenzia norvegese per i materiali di difesa.

L’acquisizione dell’NH90 da parte della Norvegia è iniziata nel 2001, con 14 elicotteri per compiti di guardia costiera e guerra antisom, originariamente previsti per la consegna entro la fine del 2008. Ad oggi, solo otto sono stati consegnati in una configurazione pienamente operativa. La flotta è attualmente tenuta a fornire 3.900 ore di volo all’anno, ma negli ultimi anni ha raggiunto una media di circa 700 ore.

Il Ministero della Difesa norvegese nel febbraio 2022 aveva richiesto alle forze armate, insieme all’Agenzia norvegese per i materiali di difesa e al Norwegian Defense Research Establishment, di condurre una revisione completa delle capacità degli elicotteri marittimi della Norvegia. La revisione ha concluso che anche con investimenti finanziari aggiuntivi significativi, non sarebbe possibile portare le prestazioni e la disponibilità dell’NH90 ad un livello che soddisfi i requisiti norvegesi.

Questa è la decisione giusta per l’NH90 e per la nostra capacità di elicotteri marittimi, ed é in linea con la nostra raccomandazione“, ha affermato il capo della difesa norvegese, il generale Eirik Kristoffersen. A causa della risoluzione del contratto, le operazioni di volo della Norvegia con l’NH90 verranno interrotte e tutte le future missioni pianificate verranno annullate. Tutto personale delle Forze armate interessato dalla cessazione riceverà un follow-up immediato attraverso le rispettive unità.

Sono impressionato dagli sforzi fatti dalla nostra organizzazione e da tutti coloro che hanno lavorato così duramente per far funzionare l’NH90. Non è stata una questione di mancanza di impegno, creatività e abilità, ma semplicemente abbiamo ricevuto un elicottero che non è stato in grado di lavorare. Inoltre, anche se ora stiamo abbandonando l’NH90, abbiamo ancora bisogno del supporto di coloro che hanno lavorato sull’elicottero. La mia priorità ora è quindi prendermi cura di tutti coloro che hanno lavorato sull’NH90“, ha affermato il generale Kristoffersen.

A questo punto il Ministero della Difesa norvegese avvierà a breve il processo di identificazione di un elicottero marittimo alternativo. “La Norvegia continua a richiedere elicotteri marittimi ed è quindi essenziale iniziare rapidamente i preparativi per colmare il vuoto di capacità lasciato dall’NH90. Prenderemo in considerazione diversi approcci alternativi per soddisfare i nostri requisiti operativi, ma dobbiamo essere preparati al fatto che non ci saranno soluzioni facili“, ha affermato il ministro della Difesa Bjørn Arild Gram.

NHIndustries naturalmente non ci sta e ha risposto all’azione intrapresa dalla Norvegia dicendosi “estremamente delusa” dalla decisione presa dal Ministero della Difesa norvegese confutando le accuse mosse contro l’NH90 e contro la Società. NHIndustries afferma che non gli è stata offerta la possibilità di discutere l’ultima proposta avanzata per migliorare la disponibilità dell’NH90 in Norvegia e per soddisfare i requisiti specifici del paese.

NHIndustries considera questa risoluzione “legalmente infondata”. Le caratteristiche intrinseche dell’NH90 offrono a qualsiasi forza armata capacità di missione avanzate e completamente integrate, capacità di sopravvivenza, velocità, raggio d’azione, discrezione, nonché operazioni notturne e con qualsiasi tempo senza eguali al mondo nella sua categoria. Nella sua configurazione navale, è una risorsa incomparabile per rispondere alle esigenze delle forze armate norvegesi, consentendo le capacità di sorveglianza più avanzate nel Mare del Nord, proprio come l’NH90 sta facendo altrove in tutta Europa in mare a protezione delle nazioni.

“NHIndustries e le sue società partner sono e sono state costantemente impegnate ad affrontare le preoccupazioni precedentemente espresse e hanno portato in tavola le soluzioni appropriate e su misura per soddisfare i requisiti specifici e unici della Norvegia. Con 13 elicotteri consegnati su 14 e il quattordicesimo pronto per l’accettazione, eravamo vicini alla finalizzazione dell’oggetto principale del contratto iniziale.”

Per dovere di cronaca ricordiamo che anche il Belgio e l’Australia avevano lamentato problemi con i loro elicotteri NH-90, con l’Australia che aveva annunciato la sostituzione della sua flotta di MRH90 con un altro modello più performante.

L’Australia aveva annunciato poco tempo fa l’intenzione di sostituire gli elicotteri europei tramite una rapida acquisizione dei statunitensi Black Hawk. L’Australia abbandonerà così la sua flotta di 47 elicotteri NHIndustries NH90 per acquistare fino a 40 Sikorsky UH-60M Black Hawk, per via dell’inaffidabilità e degli elevati costi di funzionamento e supporto dell’elicottero europeo che era entrato in servizio in Australia nel 2014.

E in Italia? Come sappiamo qui da noi gli elicotteri NH-90 sono utilizzati sia in versione terrestre dall’Aviazione dell’Esercito che in versione navale e terrestre dalla Marina Militare. Li abbiamo testati direttamente in più di una missione di volo e li abbiamo visti in azione durante diverse esercitazioni constatando l’ottima operatività di queste macchine, operatività confermata anche dalla partecipazione degli elicotteri NH90 italiani a missioni operative in Iraq, Afghanistan e sul Mar Mediterraneo. Ricordiamo anche che gli elicotteri NH90 italiani vantano il primato di essere stati i primi ad essere impiegati in operazioni reali in uno scenario operativo ostile quale l’Afghanistan.

Considerando il fatto che in NHI Airbus detiene il 62,5% del capitale del consorzio, Leonardo il 32% e Fokker il 5,5% e che la Norvegia utilizza, con successo, anche il più grande e potente elicottero trimotore italiano AW101, potrebbe profilarsi all’orizzonte la possibilità per Leonardo di piazzare un altro dei suoi modelli, magari il performante AW149? Per la nostra industria sarebbe alla fine un buon risultato nonstante un primo calo in borsa subito da Leonardo alla notizia della cancellazione del programma da parte della Norvegia.

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