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Nel 2021 previsti i primi test con armamento reale sul drone pesante da combattimento russo SU-70 Okhotnik

SU-70 Okhotnik (@ Ria Novosti / Russian MoD)

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti, citando una fonte dell’industria aeronautica della federazione russa, il drone pesante da combattimento russo SU-70 Okhotnik inizierà i test con armamento reale nel 2021. “I primi lanci di missili dall’UAV Okhotnik sono previsti per la seconda metà del 2021. Stiamo parlando di sparare con missili aria-aria, su bersagli aerei reali, che sono stati precedentemente testati sul Su-57.

Dopo aver testato missili aria-aria, si procederà a testare armi aria-superficie. La fonte ha spiegato che il Su-70 Okhotnik diventerà una vera e propria macchina multifunzionale con la possibilità di utilizzarla anche come caccia-intercettore senza pilota e a lungo raggio. Avevamo riportato all’inizio di dicembre che l’UAV aveva già iniziato i test di volo con armamento aria-aria simulato a partire dal campo di addestramento di Ashuluk. I simulacri dei missili avrebbero trasportato vere teste di ricerca a infrarossi e radar e l’elettronica associata, ma senza motore e testata bellica.

Oggi, il drone pesante da combattimento russo Su-70 “Okhotnik” è considerato un promettente velivolo da combattimento in grado di svolgere diversi tipi di missione sia in maniera autonoma che semi-autonoma in teaming con il Su-57 e presumibilmente con i bombardieri strategici, il che è particolarmente importante dopo la divulgazione della notizia che un equipaggio di un bombardiere Tu-95 avrebbe controllato per la prima volta, in volo, un drone non specificato.

A tal proposito il primo volo in teaming tra il Su-57 e il drone pesante Su-70 era avvenuto il 27 settembre 2019 e in quella occasione il drone aveva manovrato in volo in modalità automatizzata ad un’altitudine di circa 1.600 metri. Il volo Manned-UnManned Teaming (MUM-T) era durato circa 30 minuti per testare l’estensione del radar del caccia e la gamma di designazione dei bersagli per le armi a lungo raggio lanciate al di fuori della copertura della difesa aerea nemica. Praticamente l’Okhotnik era servito da “amplificatore di sensori” per il SU-57, volando con il caccia e usando i suoi sensori di bordo per fornire informazioni al pilota.

A priori e sulla carta, non c’è dubbio che il Su-70 possa impegnarsi in combattimenti aerei ravvicinati puntando a bersagli aerei in modalità BVR – Beyond Visual Range guidato dal Su-57 il cui pilota avrebbe la responsabilità del lancio dei missili. Tuttavia, questo porrà lo sviluppo della capacità di identificare con certezza i possibili obiettivi.

In futuro l’Okhotnik dovrebbe essere in grado di operare non solo in tandem con un caccia con equipaggio, ma anche di operare in maniera autonoma e come parte di un gruppo più ampio di velivoli anche di varianti diverse per colpire bersagli terrestri o per sopprimere i sistemi missilistici antiaerei del sistema di difesa aerea del nemico, interagendo insieme ad altre piattaforme future o già in servizio con le forze armate come “loyal wingman”.

Il Ministero della Difesa della Russia aveva  indicato che la missione principale di questo nuovo UCAV sarebbe quella di svolgere missioni di intelligence, ricognizione e sorveglianza, potendo contare su una suite di sistemi elettro-ottici, sistemi a infrarossi e sistemi SIGINT. Le dimensioni del velivolo indicherebbero effettivamente anche la possibilità di trasportare dell’armamento in una stiva interna.

Grazie alle sue capacità stealth potrebbe essere quindi utilizzato per penetrare spazi aerei altamente difesi, non rilevato, ed eseguire ad esempio i primi attacchi di precisione come la soppressione della difesa aerea nemica durante la fase di apertura di un eventuale conflitto su larga scala. L’Okhotnik era stato presentato ufficialmente alla mostra internazionale della difesa Army 2019 fuori Mosca alla fine di giugno dello scorso anno.

Quali sono le principali caratteristiche tecniche del SU-70 Okhotnik-B (Hunter-B)

Come già anticipato il 5 agosto 2020, le consegne in serie del nuovo drone stealth pesante Unmanned Combat Air Vehicle (UCAV) SU-70 Okhotnik-B (Hunter-B), sviluppato dalla Sukhoi Aircraft Company, alle forze aeree russe inizieranno nel 2024, aveva riferito il capo della United Aircraft Corporation (UAC) Yuri Slyusar al presidente russo Vladimir Putin.

A prima vista, il SU-70 Hunter-B, le cui prime immagini erano state pubblicate a gennaio 2019 via social media russi, ha una forma simile all’UCAV americano X-47B, prodotto dalla Northrop Grumman. L’Okhotnik sfrutta la tecnologia stealth e il design dell’ala volante, senza derive, e ha un peso al decollo di 20 tonnellate. Il drone è spinto da un motore a reazione in grado di sviluppare una velocità di circa 1.000 km/h. Fonti russe hanno indicato che il Sukhoi SU-70 sarebbe costruito con materiali compositi e rivestimenti radar assorbenti rendendolo praticamente invisibile e con una bassa emissione di calore tracciabile agli infrarossi.

Come detto le dimensioni del velivolo indicherebbero anche la possibilità di trasportare dell’armamento in una stiva interna. Grazie alle sue capacità stealth potrebbe essere utilizzato per penetrare spazi aerei altamente difesi, non rilevato, ed eseguire ad esempio i primi attacchi di precisione come la soppressione della difesa aerea nemica durante la fase di apertura di un eventuale conflitto su larga scala. Sulla base delle immagini rilasciate si può ritenere che il SU-70 Hunter-B abbia un peso di circa 20 tonnellate e un’apertura alare di circa 15 metri. Il velivolo potrebbe utilizzare una versione del motore Saturn AL-31, lo stesso usato dai caccia come il SU- 30MKI e SU-27.

Nel prossimo futuro potremmo vedere un complesso sistema di combattimento aereo russo, composto dal SU-57 Felon, dai bombardieri strategici, tra i quali il PAK DA quello di nuova generazione in sviluppo, e dai droni da combattimento Okhotnik e Grom, operare in una Air Combat Cloud sulla falsariga del concetto in via di sviluppo per il FCAS europeo e il Tempest inglese. Il cloud da combattimento si interfaccerà quindi con velivoli di supporto aereo, con velivoli di quarta generazione e con unità navali e terrestri.

Categorie: News Militari
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