Ryanair rompe il ghiaccio. Si! Proprio così! Ryanair nel suo 25° compleanno di attività in Italia, nel pieno inverno, lo scorso 12 gennaio in presenza del suo CEO Michael O’Leary, arriva e rompe il ghiaccio con la sua presentazione diretta, informale e senza fronzoli scoprendo l’estate e brucia letteralmente i tempi svelando le nuove rotte per l’estate 2023 di Ryanair.
Quest’anno, in Italia, saranno basati 95 aeromobili (+2 su Milano, +1 su Roma altri su diverse basi), per un totale di +10 aeromobili rispetto all’estate precedente. Dislocati su 17 basi e 30 aeroporti, andranno a coprire 70 nuove destinazioni per un totale di 700 e 56 milioni di passeggeri trasportati per l’anno fiscale 2023, dando lavoro a 3000 dipendenti diretti e 40.000 nell’indotto.
Inoltre per questo 2023 è previsto un forte aumento proveniente dagli Stati Uniti, visto il dollaro molto forte sull’euro, ma non sarà da meno il turismo asiatico. E mentre la compagnia aerea irlandese continua a crescere con le nuove rotte per l’estate 2023 di Ryanair gli altri chiudono e riducono. Easyjet ha ridotto a Venezia e Palermo ed anche Wizzair a chiuso Palermo ed ora Bari.
Per il 2023, Roma avrà 16 nuove rotte per le località estive o come city-break, portando ad un totale di 81 destinazioni. A Roma Fiumicino saranno basati 9 aeromobili (+1) che copriranno 11 nuove rotte (Alicante, Asturias, Cork, Dublino, Faro, Gdansk, Memmingen, Palma, Skiathos, Spalato, Vilnius), arrivando ad un totale di 50 rotte ed una previsione di 6,6 milioni di passeggeri e 350 i lavoratori diretti.
A Roma Ciampino saranno basati 6 aeromobili, 2 dei quali ultimi arrivati, a basso impatto ambientale/acustico Boing 737-8200 “Gamechanger” che andranno a coprire 5 nuove destinazioni (Amman, East Midlands, Liverpool, Rabat, Tangeri), arrivando ad un totale di 31 destinazioni ed una stima del traffico di 3.2 milioni di passeggeri annui. Ma da questo “City Airport” Ryanair si aspetta molto di più, essendo di notevole importanza per le potenzialità di crescita, raddoppiando il suo traffico attuale.
Sempre sul tema delle nuove rotte per l’estate 2023 di Ryanair, ad una nostra domanda di un’eventuale veloce connessione con il centro di Roma, attraverso la ferrovia che costeggia il fianco dell’aeroporto, Mr O’Leary risponde che al momento non è nei loro piani, visto che lo scalo è molto vicino al centro città e già dotato di diversi mezzi di collegamento, come taxi, navette ed una metropolitana non troppo distante. Piuttosto ribadisce la possibilità di poter espandere lo scalo, magari prolungando la pista sul territorio di Capannelle.
Riguardo ad accuse avanzate dal CODACONS, in merito ad alcuni atteggiamenti di cartello avvenuti nel periodo natalizio per i collegamenti per la Sicilia, la compagnia ribadisce che non c’è stato nessun accordo di background con le altre compagnie, semplicemente che i prezzi erano alti, visto la forte domanda del periodo, essendo prime feste natalizie non più con le restrizioni per la pandemia e per la forte domanda Ryanair ha aggiunto 51 voli extra per un totale di 2500 posti a sedere. Il market-share lo conferma passando da 25 a 40, 15 punti percentuali mentre le altre compagnie hanno ridotto.
L’arrivo a Roma del numero uno di Ryanair per la presentazione 2023, è stata anche una buona occasione per alcuni incontri istituzionali, in particolare con il Ministro degli esteri Tajani ed il Ministro delle infrastrutture Salvini, al quale ha presentato una stima di crescita del market-share al 50% portando il traffico di passeggeri in Italia da 56 ad 80 milioni per anno. Con questo nuovo governo Ryanair, si auspica un’eccellente collaborazione per lo sviluppo del turismo in Italia, per noi una delle nostre industrie più fiorenti.
Per attuare questi piani di sviluppo, Ryanair chiede l’abolizione dell’addizionale municipale, tassa esclusivamente Italiana, ossia una tassa comunale che ogni passeggero paga ogni volta che decolla da un aeroporto in Italia. Nella media nazionale di 6.5 euro, con Roma a 7.5 euro e Napoli in rialzo dal 1 gennaio e Venezia che quest’anno vorrebbe portarla a 9 euro dal 1° aprile. Questa tassa ribadisce Ryanair, è un forte freno alla ripresa del turismo e alla crescita del trasporto aereo in generale per tutte le compagnie.
Se il governo Italiano dovesse accettare la proposta di poter abolire l’addizionale municipale, Ryanair stima la possibilità di una crescita di 10 aeromobili per un investimento di 1.5 miliardi di dollari da quest’anno e un incremento di ulteriori 10 aeromobili ogni anno a seguire per i prossimi cinque anni, portando il numero di aeromobili basati in Italia a quasi 150, che darebbero un incredibile booster nell’impiego diretto ed indiretto, i quali contributi andrebbero a coprire il gap economico per far fronte alle casse integrazione di molti piloti ancora a terra.
Oramai tutti noi, in particolare le generazioni under-forty, ci siamo abituati a viaggiare low-cost con una facilità mai vista prima e per quanto alcune distanze possano essere coperte da altre forme di trasporto, ci sono collegamenti che per difficoltà geografica o tempi di percorrenza, non è possibile fare se non in aereo. Questo aumento nel trasporto aereo ci ha fatto riflettere su quale possa essere il suo impatto ambientale ed al momento non è prevista alternativa forma/tecnologia di trasporto aereo almeno per i prossimi dieci/vent’anni.
A questo Ryanair sta rispondendo con l’acquisizione dei velivoli più performanti di ultima generazione con un fattore minimo di impatto ambientale. Perciò, al fine di avere una giusta concorrenza nei cieli europei, Ryanair, non chiede l’abolizione dell’eco-tax imposta dall’Europa, ma che la stessa sia giustamente applicata anche a quei vettori in transito/connessione in Europa o per i voli intercontinentali operati dalle grandi compagnie aeree, spesso con aeromobili molto più impattanti in termini di inquinamento ambientale e non solo a quei vettori che effettuano voli punto-punto nel continente europeo.
Il nostro incontro con Ryanair si con conclude con Mr O’Leary che si lascia immortalare con lo spot del lancio e ci congeda con il monito che giriamo ai lettori, “quest’estate sarà di fuoco, prenotate prima possibile le vostre vacanze, ora che ne avete una maggiore scelta”.
Testo: Simone Vicari