E’ iniziato il countdown che scandisce l’avvio dell’edizione 2018 di quello che unanimemente è riconosciuto come l’Air Show più importante al mondo e che ogni anno porta con sé novità ed eventi unici.
Quest’anno si celebrano i 100 Anni della RAF, l’ashtag #RAF100 è ovunque ed il prossimo venerdì 13, Day1 della manifestazione che verte su 3 giornate con programmi di volo differenti, ben 50 aerei della RAF solcheranno i cieli di Fairford in un grande Flypast che probabilmente ricorderemo per molto tempo.
Sono annunciati tutti gli aerei noti e meno noti attualmente in servizio con la Royal Air Force, unitamente ai warbirds della Seconda Guerra Mondiale guidati dal veterano bombardiere Lancaster e, notizia delle ultime ore, anche i nuovissimi Lockheed F-35B Lightning saranno della “partita”, accompagnati dai fumi tricolori della pattuglia acrobatica britannica dei Red Arrows.
Gli aerei presenti saranno 313, ma la lista è ancora in evoluzione, con diverse novità.
Se avremo il ritorno dello “state of the art” F-35A dell’USAf Heritage Flight Team” e della versione STOVL B con gli aerei britannici, saranno nuovamente presenti i bombardieri strategici B-1 Lancer e B-52 Stratofortress accompagnati dai consueti e numerosi mezzi delle forze di stanza in Europa. Ma a fianco del travagliato aereo cargo A400M Atlas, presente con macchine di RAF, Germania e di Airbus, vedremo un rivale temuto sui mercati internazionali, una vera primizia per l’Europa; parliamo del nuovissimo prodotto di Embraer, Il KC-390. Sempre in ambito trasporti, e pensiamo in chiara concorrenza con l’A400M, sarà presente per la prima volta al RIAT il nuovo Kawasaki C-2 con le insegne della JASDF Japan Air Self-Defence Force.
Ma le novità non si fermano qui, se anche i Sukhoi Su-27 Flanker ucraini saranno nuovamente presenti, gli aerei prodotti da quella che fu l’Unione Sovietica faranno tremare gli appassionati con i voli di Suikhoi Su-22 e Mig-21.
Ma un altro evento è stato pubblicizzato e segna l’unicità dell’Air Tattoo, se mai ce ne fosse stato bisogno. Nell’era dei droni, volerà dagli Stati Uniti per giungere direttamente a Fairford l’ultima evoluzione dei famosi (e temuti) Predator, l’aereo a pilotaggio remoto General Atomics MQ-9B Sky Guardian che sta per eseguire il primo volo transatlantico di un velivolo di tale categoria con matricole civili.
MQ-9B Sky Guardian
L’MQ-9B Sky Guardian di General Atomics Aeronautical Systems è decollato dalla sua base nel Nord Dakota e per tappe ha iniziato il suo viaggio di 4.000 miglia verso la RAF Fairford pilotato da un operatore situato presso il Flight Test and Training Center della compagnia nella località di Grand Forks, sempre nel Nord Dakota.
L’aereo ha un’apertura alare di 20 metri per una lunghezza di 11 metri ed è in grado di volare senza sosta per oltre 40 ore, anche se il volo dalla sua base sino alla RAF Fairford sta avvenendo per tappe; l’arrivo previsto è per mercoledi 11 Luglio.
La presenza dell’MQ-9B non è casuale: la RAF, fondi permettendo, dovrebbe ordinare e mettere in servizio una versione “customizzata” denominata PROTECTOR RG Mk1 consentendo all’aviazione di Sua Maestà di aumentare le proprie capacità di sorveglianza a lungo raggio.
L’amministratore delegato dell’Air Tattoo Andy Armstrong ha dichiarato che l’airshow ha una storia orgogliosa di “primati” nel settore dell’aviazione: “Gli aerei pilotati a distanza, sia per uso civile che militare, sono chiaramente una parte importante del panorama futuro dell’aviazione; stiamo già assistendo a una rapida crescita di strutture più piccole utilizzate in ambito ricreativo e per la fotografia aerea, oltre ad aver svolto efficacemente operazioni di ricerca e soccorso. Guardiamo con grande interesse l’esplorazione di ulteriori applicazioni commerciali ed è giusto che nell’occasione in cui celebriamo il centenario della RAF, dobbiamo presentare al pubblico non solo gli aerei dell’illustre passato e presente della Royal Air Force, ma anche offrire una rara visione del suo futuro”.
In queste ultime ore nelle quali la macchina organizzativa è messa duramente sotto pressione per gli ultimi preparativi ed i consueti dettagli da sistemare con un’efficienza ed efficacia che contraddistinguono gli organizzatori della RAF Charitable Trust Enterprises, abbiamo avuto modo di porre alcune domande al responsabile ufficio stampa del RIAT Richard Arquati al quale, oltre ai nostri auguri per l’imminente manifestazione, porgiamo un ringraziamento sentito per averci concesso una breve intervista perché normalmente non ne vengono rilasciate negli ultimi 30 giorni.
Intervista con Richard Arquati
AvRep: Richard, quanti mesi servono per preparare un evento come il RIAT e quante persone sono coinvolte?
Richard Arquati: La preparazione inizia “grosso modo” 12 mesi prima dell’evento ma quest’anno con il RAF100 siamo partiti 3 anni fa. Abbiamo più di 1500 volontari che ogni anno ci aiutano a preparare e gestire la manifestazione.
AvRep: Qual è la chiave del successo dell’Air Tattoo, unanimemente considerata come la più grande e più partecipata manifestazione al mondo?
Richard Arquati: La chiave di tuto è la relazione unica ed esclusiva costruita negli anni con la RAF, con l’USAF e con altre forze aeree che garantiscono la loro partecipazione ogni anno.
AvRep: Dopo aver celebrato l’U.S. Air Force nell’edizione 2017, quest’anno tocca alla RAF. E’ stato semplice convincere il Ministero della Difesa e la Forza Armata affinché il centenario venisse celebrato durante il RIAT 2018?
Richard Arquati: La RAF ed il MoD (ndr: Ministry of Defense) sono stati felici di celebrare con tanti ospiti internazionali i 100 anni qui al RIAT, non è stato assolutamente necessario “convincerli”.
AvRep: Vedremo un imponente e numeroso flypast nel pomeriggio del primo giorno della manifestazione, con aerei della Seconda Guerra Mondiale, Tornado, Eurofighter, Chinook, la cisterna Voyager, gli Hawk, il cargo A400, il raro aereo da sorveglianza elettronica RC-135 e, notizia proprio di queste ore, anche gli F-35B saranno in volo sui cieli di Fairford. Osservando però la lista a disposizione e raccogliendo alcuni dubbi emeri dai vari blog di appassionati, è subito evidente che molti aerei risalenti al periodo della Guerra Fredda e peraltro di fabbricazione britannica come Buccaneer, Canberra, BAC Lightning, Harrier, Nimrod e V-Bombers non saranno presenti in alcun modo; ovviamente, questi aerei non sono in condizioni di volare essendo stati ritirati dal servizio, esiste qualche possibilità di vederli almeno in mostra statica?
Richard Arquati: Qualsiasi cosa che decidiamo di fare o di vedere al RIAT viene pubblicata sul nostro sito www.airtattoo.com. Non abbiamo mai cercato o intimato che avremmo voluto avere l’intera gamma di aerei storici che hanno prestato servizio con la RAF. Altri Airshows come Duxford sono meglio attrezzati ed introdotti per questo.
AvRep: Ed ora gli F-35. L’edizione 2016 è ricordata per il debutto dell’aereo di Lockheed Martin ad eventi pubblici in Europa ed il terzo esemplare prodotto della RAF stupì tutti con il suo atterraggio verticale. Cosa dobbiamo aspettarci quest’anno?
Richard Arquati: al momento abbiamo la conferma che gli F-35B inglesi saranno parte del #RAF100 flypast e saranno in volo che il sabato e la domenica.
AvRep: Complimenti ancora, buon lavoro a tutti voi.
Testo, immagini e intervista: Gianluca Conversi