Si Chiama Maveric, acronimo di Model Aircraft for Validation and Experimentation of Robust Innovative Controls ed è il nuovissimo dimostratore tecnologico a controllo remoto prodotto da Airbus e presentato ieri 11 febbraio 2010 al pubblico alla fiera aeronautica del Singapore Airshow. Il mock up sviluppato dal consorzio franco-tedesco riproduce una piattaforma di tipo “blended wing body” ovvero un innovativo sistema che presenta un’integrazione miscelata della fusoliera con un’unica ala.
Questa nuovissima tipologia costruttiva ancora in fase di studio ha già dato ottimi frutti e potrebbe offrire una lunga serie di vantaggi sia per quanto concerne la tipologia e l’integrazione dei sistemi di propulsione, che per ciò che riguarda la massimizzazione dei volumi interni e degli spazi della cabina; il tutto per offrire un comfort per i passeggeri presenti a bordo senza precedenti.
L’apparecchio che misura nel complesso 2 metri di lunghezza per una larghezza di 3,2 metri e vanta una superficie complessiva di circa 2,25 m², sfoggia un design a dir poco avveniristico ideato non solo con lo scopo di trasmettere una sensazione di modernità ma per strizzare l’occhio anche all’ambiente. La finalità che si propone Airbus infatti è quella di implementare la sua impronta verde aumentando l’ efficienza dei velivoli prodotti ma riducendo al contempo il loro consumo di carburante.
In questo caso gli studi effettuati hanno dimostrato un abbattimento dei consumi fino al 20 % in meno rispetto ai vettori commerciali più enivronmental friendly attualmente in uso, e questo proprio grazie alla sua particolare configurazione aerodinamica unita ad una drastica riduzione dei pesi.
“Riteniamo che sia giunto il momento di investire e di spingere ulteriormente su questa tecnologia per studiare a fondo tutti i vantaggi che essa può portarci” ha affermato ai microfoni nel corso di un’intervista Jean-Brice Dumont, Executive Vice President Engineering di Airbus. “Per noi si tratta di un progetto realizzabile. È pur sempre una sfida, ovviamente … ma riteniamo di essere all’altezza.“
Nonostante le inevitabili difficoltà che può offrire una soluzione aerodinamica di questo tipo, la società è sempre più convinta che le “ali volanti” in un prossimo futuro potranno essere realizzabili ed economicamente vantaggiose grazie ai miglioramenti della tecnologia fly-by-wire e dell’utilizzo di nuovi materiali per la loro realizzazione.
Lanciato nel 2017, MAVERIC ha completato il suo primo volo in gran segreto nel giugno del 2019. Visto il successo del suo primo volo, è stata ufficialmente avviata una campagna di test che continuerà fino alla fine del secondo trimestre del 2020 e servirà a delineare le potenzialità di una soluzione di questo tipo. Airbus sta dunque sfruttando una vasta gamma di tecnologie emergenti con lo scopo di fungere da pioniere nel futuro del volo. Testando una larga serie di configurazioni rivoluzionarie per gli aeromobili, la società sarà in grado di valutare il loro potenziale effettivo per la realizzazione di futuri velivoli che non siano solo modelli ma dei prodotti effettivamente concretizzabili.
Sebbene non vi sia una linea temporale specifica per l’entrata in servizio, questo dimostratore tecnologico potrebbe essere determinante per apportare cambiamenti alle architetture degli aeromobili commerciali in vista di un futuro più ecosostenibile per l’industria aeronautica. L’era dei voli all’interno dei classici apparecchi dalla fusoliera di forma cilindrica potrebbe cominciare ad avere i giorni contati.
Attraverso il programma di ricerca AirbusUpNext, Airbus sta attualmente lavorando in parallelo su una serie di progetti dimostrativi; E-FAN X (propulsione ibrida-elettrica), fello’fly (volo in formazione) e ATTOL (Autonomous Taxi Take-Off & Landing).
Testo: Simone Ferrante
Immagini: Airbus Industries