esecitazione mare aperto 2016
Copyright: Stefano Monteleone

Mare Aperto 2016: in mare con la portaerei Cavour della Marina Militare

Antefatto: la crisi internazionale

A seguito del deteriorarsi della situazione politica ed umanitaria dello Stato Charlie, il consiglio di sicurezza dell’ONU ha emanato una risoluzione per autorizzare gli stati membri a prendere le necessarie azioni per ripristinare la sicurezza e la stabilità della nazione, incluso il controllo del flusso di armi in ingresso nello stato e l’assistenza umanitaria a favore della popolazione colpita da gravi violazioni dei diritti umani.

Con questa risoluzione l’ONU ha quindi richiesto di prendere ed attuare tutte quelle misure atte a contribuire al ripristino delle istituzioni democratiche e alla cessazione delle violenze contro i civili nel territorio di Charlie.

Per far ciò è stato richiesto un cessate il fuoco, istituito un embargo contro Charlie e una no fly zone e messo in campo un divieto di impiego di aerei e navi da parte di Charlie, ma il deteriorarsi della situazione politica e democratica all’interno dello stato ha fatto scattare l’operazione militare della nazione Alpha che, alla guida della coalizione e sotto il mandato dell’ONU, si è confrontata militarmente con Charlie. Terzo attore in gioco era la nazione Bravo, potenza locale con ambizioni regionali che, ufficialmente alleata di Alpha anche senza aver votato la risoluzione dell’ONU, ha fatto il doppio gioco per poter acquisire potere nella regione e poter sfruttare le risorse energetiche di Charlie.

Mare Aperto 2016: le operazioni

Questo è in sintesi il complesso scenario di una crisi internazionale messo in campo per l’esercitazione Mare Aperto 2016 condotta dalla Marina Militare, scenario nel quale ognuno degli attori aveva un ruolo che l’altro non conosceva. Situazione che ha contribuito ad innalzare il livello di realismo di tutte le missioni svolte nell’ambito dell’esercitazione.

La Mare Aperto è stato il maggiore evento addestrativo della Forza Armata che in collaborazione con l’Aeronautica Militare e l’Esercito Italiano ha visto il dispiegamento di una imponente forza navale, anfibia e da sbarco posizionata a sud della Sardegna.

In questo scenario la coalizione dei volenterosi guidata dalla nazione Alpha ha svolto le seguenti attività: acquisizione ed esercizio del Sea Control nell’area di operazioni; assalto anfibio per l’immissione in un secondo momento di una Early Entry Force, in presenza di una minaccia convenzionale ed asimmetrica; esercizio dell’embargo navale; supporto alla Landing Force; supporto alla popolazione di Alpha presente nello stato Charlie; scorta ai mercantili con gli aiuti umanitari e uso dei media in supporto delle operazioni militari.
La nazione Charlie invece ha svolto: attività di Sea Denial con una forza opponente dotata di forze di superficie, subacquee ed aeree ma di limitate capacità; utilizzo dei media per non dare legittimità all’intervento di Alpha; occupazione delle spiagge per interdire l’azione delle forze da sbarco di Alpha.

Tre i gruppi navali impiegati nell’esercitazione. Uno proveniente da Taranto con le unità dello stato Alpha, uno proveniente da La Spezia con le unità dello stato Charlie e uno proveniente da Augusta con le unità dello stato Bravo.

3.123 uomini e donne delle tre forze armate dal 15 al 25 novembre 2016 insieme a 14 navi, 2 sommergibili, aerei da attacco ed elicotteri si sono addestrati al mantenimento della prontezza al combattimento in un contesto a difficoltà crescente per conseguire e mantenere la combat readiness della Squadra Navale.

Assetti e unità partecipanti

14 unità navali (Cavour, Alpino, Sfinge, Mimbelli, Libeccio, Driade, Bergamini, Alghero, San Marco, Etna, Bettica, Chimera, Doria, Viareggio)
2 sommergibili (Venuti, Longobardo)
12 elicotteri 4 x AB-212, 4 x EH-101, 4 x SH-90 di tutti i gruppi elicotteri dell’Aviazione Navale
5 AV-8B Harrier II+ del Gruppo Aerei Imbarcati
4 AMX del 51° Stormo
4 Eurofighter F-2000
Landing Force congiunta EI/MM
86 veicoli terrestri EI/MM (AAV-7, VTLM Lince)
2 unità cinofile
Personale della Brigata Sassari nel ruolo di OpFor (3° Reggimento Bersaglieri)
Personale della Brigata Marina San Marco (1° e 2° Reggimento)
Personale del Reggimento Lagunari Serenissima
Personale della Brigata Pozzuolo del Friuli (3° Reggimento Genio guastatori)
Personale del 17° Reggimento Artiglieria Contraerea Sforzesca

L’esercitazione è stata divisa in due fasi, con la prima che ha visto lo svolgimento di missioni ed attività già prestabilite dalla direzione dell’esercitazione ed una seconda fase “TACEX” detta di gioco libero nella quale le forze in campo si sono mosse in autonomia in un contesto geopolitico mutevole in ogni momento. Questo ha fatto si che le competenze e l’elevato addestramento del personale potessero essere messe in gioco ed affinate in situazioni non prestabilite e non pre-pianificate.

Sia in mare che a terra l’addestramento congiunto delle forze armate messe in campo ha avuto l’obiettivo di migliorare il processo di integrazione oggi indispensabile, obbligatorio, per assicurare la difesa degli interessi nazionali ovunque nel mondo.

L’esercitazione ha coperto un ampio spettro di capacità e attività che la Marina Militare svolge: operazioni navali, operazioni aeree dal ponte di volo delle unità navali, difesa aerea della Squadra Navale, sbarchi e utilizzo della Forza Anfibia composta da truppe di terra della Brigata Marina San Marco e dal Reggimento Lagunari Serenissima dell’Esercito, abbordaggi di navi tramite i Boarding Teams del 2° Reggimento della Brigata Marina San Marco, attività antinave ed antisom.ù

Durante la nostra permanenza sulle unità della Marina Militare si sono susseguite molte attività nell’ambito dell’esercitazione constatando che, anche nel caso di eventi simulati, il personale della Marina si muove come farebbe nella realtà, con grande professionalità e capacità tecniche e militari.

Ci è dunque stato possibile assistere e partecipare ad allarmi di attacchi subacquei, aerei e missilistici contro le unità navali, a decolli e appontaggi su Nave Cavour, ad un’azione di una unità dei Boarding Teams, e ad una fase di elitrasporto delle truppe anfibie sul poligono di Capo Teulada.

Proprio sul poligono di Capo Teulada abbiamo avuto la possibilità di partecipare al ripiegamento di alcuni nuclei di personale della Brigata Marina San Marco e dei Lagunari dell’Esercito, inquadrati nelle forze anfibie di Alpha che, con l’ausilio di elicotteri EH-101 del 1° Gruppo Elicotteri della Marina Militare, sono stati reimbarcati su Nave San Marco dopo essere stati impegnati durante la notte in assalti e imboscate contro le truppe di Charlie.

Gli assetti aerei come quelli elicotteristici sono stati impiegati in tutte le missioni tradizionali da entrambi gli schieramenti: elitrasporto, antinave, antisom, supporto ai boarding teams, medevac e personal recovery per gli elicotteri mentre Combat Air Patrol (CAP), ricognizione, intelligence, attacco al suolo e attacco antinave per i caccia della Marina Marina e dell’Aeronautica Militare.

In questo imponente dispositivo aero navale e anfibio, un ruolo molto importante è stato quello di Nave Cavour CVH550 al comando del CV R. Micelli, flag ship dell’esercitazione e della Squadra Navale, che oltre al ruolo di portaerei, è stata sede della direzione dell’esercitazione, da qui infatti sono state controllate, verificate e giudicate tutte le azioni messe in campo dai players delle diverse fazioni.

Attraverso una sofistica ed articolata catena di comando e controllo il Comandante in Capo della Squadra Navale, CINCNAV, Ammiraglio di Squadra Donato Marzano ha potuto gestire questa grande esercitazione testando ogni articolazione della Squadra Navale, secondo le tematiche sviluppate dal MARICENTADD  il Centro di Addestramento Aeronavale della Marina,  in tutte e tre le dimensioni nella quale opera la forza armata: mare, aria e terra.

Lo stesso Ammiraglio Marzano ci ha confermato che nelle intenzioni della Marina c’è l’organizzazione di almeno due esercitazioni di questa complessità all’anno perchè sono la base per l’efficienza dello strumento militare.

Lo staff della direzione dell’esercitazione, presente su Nave Cavour, composto dal personale di tutte e tre le forze armate italiane impiegate si è integrato perfettamente in un complesso ed efficace strumento di coordinazione di uomini e mezzi lavorando con successo in maniera congiunta e cooperativa portando al successo l’intera esercitazione e confermando la solidità dello strumento militare italiano, in particolare della Marina Militare, sempre in grado di assicurare la sicurezza e il supporto alla nazione e alla collettività.

Nave Cavour CVH550

Consegnata nel 2008, Nave Cavour è stata sviluppata per rispondere a requisiti di versatilità ed efficacia in ottica “dual use”, quindi sia in ambito militare che civile per il supporto alla popolazione in occasione di calamità naturali. La nave può assumere, anche contemporaneamente, il ruolo di portaerei, di piattaforma logistica ed anfibia, di unità di comando e di nave ospedale.
Con un ponte di volo lungo 234 metri e due elevatori da 30 tonnellate collegati all’hangar, può ospitare i velivoli a decollo corto ed atterraggio verticale AV-8B Harrier II+ e tutti gli elicotteri della flotta della Marina Militare: AB-212, EH-101 e SH-90.
L’armamento è composto dal sistema missilistico superficie-aria SAAM-IT e cannoni navali da 76mm ed ha un’autonomia di 7000 miglia alla velocità di 16 nodi (velocità massima 32 nodi e 28 nodi continuativa).

SAAM ESD, Surface to Air Anti Missile System Extended Self Defence

Nell’ambito dell’esercitazione Mare Aperto 2016, ma non strettamente collegata ad essa, il 22 Novembre presso il poligono interforze di Salto di Quirra è stato effettuato con successo il primo lancio di un missile Aster 30 telemetrico da Nave Bergamini per la qualifica del sistema missilistico terra-aria di auto-difesa estesa (SAAM ESD, Surface to Air Anti Missile System Extended Self Defence).

Il sistema SAAM ESD consente di ampliare il concetto di autodifesa della semplice unità lanciante a quello di difesa di altre unità, come nel caso di un gruppo navale impegnato in attività operativa.
Il sistema missilistico, la cui produzione è sotto la responsabilità della società italiana MBDA IT, è composto da un calcolatore AGIS (Assieme di Gestione Interfaccia Sistema) per le funzioni di comando e controllo, un radar multifunzione attivo MFR-A (Multi Function Radar – Attivo) per le funzioni di ricerca, scoperta, tracciamento bersagli e guida missili e dal gruppo di due moduli di lancio verticale Sylver A-50.
Il piano di qualifica per il sistema missilistico si concluderà con un successivo lancio, programmato per il prossimo aprile 2017, che avverrà con il sistema missilistico SAAM ESD in modalità integrata con il sistema di combattimento di bordo (CMS, Combat Management System).

Il lancio rappresenta, in ottica Sistema-Paese, un importante evento che favorirà l’industria nazionale del settore “alta tecnologia” anche su i mercati esteri. Questo evento segna anche il ritorno all’impiego, dopo quattro anni, del poligono sardo nel rispetto dei più moderni requisiti di tutela ambientale.

Testo, video e immagini: Stefano Monteleone

Aviation Report e l’autore desiderano ringraziare l’UPICOM dello Stato Maggiore della Marina, il CINCNAV Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, il Comandante di Nave Cavour CV R. Micelli, tutto il personale del 1° Reggimento San Marco, tutto il personale di Nave Cavour, il personale elicotteristico dell’Aviazione Navale e il TV dell’Anna per il supporto durante l’esercitazione.