Interessante visita effettuata da Aviation Report Mercoledì 12 Maggio al Reparto Volo della Guardia Costiera (CP) di Luni Sarzana e alla Maristaeli gestita dalla Marina Militare che opera sul lato opposto dello stesso sedime aeroportuale.
La visita al Reparto Volo della Guardia Costiera (CP) è stata una gradita novità nel panorama dei report aeronautici in quanto – a torto – solitamente considerato Corpo militare meno “importante” di altri ben più noti. Sarzana/Luni è sede del 1° Nucleo Aereo, 1° Sezione Volo Elicotteri , del Centro Standardizzazione Volo ed è Magazzino Principale Materiali Aeronautici.
Durante l’esaustivo briefing effettuato dal Comandante della 1° Sezione Volo Elicotteri sono emerse le molteplici attività svolte dai sei AB-412CP Koala (varie versioni) in carico al Gruppo; gli altri tre velivoli similari sui nove in carico alla Guardia Costiera sono posizionati sulla Base Aeromobili di Catania – Fontanarossa.
La Base Aeromobili di Pescara – Fontanelle conclude il novero delle tre Basi Aeree da cui opera il corpo della Guardia Costiera. Dal posizionamento geografico delle basi si può facilmente capire quanto ampie siano le aree di pertinenza delle sezioni aeree ed elicotteristiche.
Questi i compiti istituzionali:
– SAR (Search and Rescue)
– Port State Control e Sicurezza della Navigazione
– Protezione dell’ambiente marino
– Controllo sulla Pesca Marina
– Polizia Marittima
– Trasporto e Collegamento
– Protezione Civile (ad esempio ausilio allo spegnimento di incendi boschivi nella stagione estiva, tramite il sistema bambi bucket agganciabile al gancio baricentrico dei Koala)
Come si può notare quindi un elenco di compiti numerosi e fondamentali a cui sopperiscono gli equipaggi di volo; un elicottero è sempre disponibile al decollo in configurazione completa all’interno dello spazioso hangar della base.
Il decollo su chiamata viene effettuato in un tempo massimo di 30’ durante le ore diurne e in due ore in orario notturno, h24 per 365 giorni l’anno. Vogliamo sottolineare come i tempi, pur sembrando lunghi rispetto agli scramble a cui siamo avvezzi con i velivoli ad ala fissa, sono tempi massimi di intervento e in caso di operazione reale pochi minuti sono sufficienti per essere in volo.
Forte la presenza di giovani allievi e allieve giunti a differenti livelli di addestramento se non appena rientrati dalle scuole di volo in America o in Italia (72° Stormo di Frosinone). Il futuro della base prevede il prossimo arrivo dei nuovissimi AW 139 che proseguiranno l’importante opera svolta dai mezzi ad ala rotante in tutti questi anni.
La seconda parte della mattinata è stata invece dedicata ad un nuovo report presso Maristaeli Luni, sede del 1° e del 5° Gruppo Elicotteri della Marina Militare Italiana, rispettivamente su EH-101 e AB-212. Si è trattato di un gradito ritorno nella bella base della Marina dopo i festeggiamenti per i 40 Anni del 5° Gruppo Elicotteri del Settembre 2009 .
La base è in piena attività e numerosi EH-101 di varie versioni sono presenti negli hangar e nei piazzali; ricordiamo infatti ai lettori che tutti i nuovi mezzi ad ala rotante della MMI passano per Luni per i collaudi prima di essere distribuiti ai vari reparti.
Inoltre, per il mese di Ottobre 2010, è previsto il rischieramento di velivoli, equipaggi e specialisti in Afghanistan. Degna di nota la visita nella palazzina che ospita la piscina della base e il sistema. Si tratta di un sistema operativo ormai da alcuni anni ma considerato un’eccellenza nel panorama mondiale ed europeo; è il simulacro di una cabina di elicottero (per ora il sistema può riprodurre le cabine di AB-212 e SH-3D ma è stato richiesto un aggiornamento in grado di riprodurre anche le cabine di EH-101 e NH-90) è posizionato su una struttura semovente in grado di far cadere nella piscina il mezzo sul piano verticale e di farlo – all’occorrenza – girare su sé stesso lungo l’asse longitudinale di 360° .
La palazzina con la piscina è inoltre utilizzata anche per la prima fase dell’addestramento degli aerosoccorritori, per l’addestramento degli operatori specializzati nel recupero dei mezzi incidentati e affondati in acque più o meno profonde e per il mantenimento delle condizioni fisiche del personale della base. Questo essenziale meccanismo è inoltre proficuamente utilizzato per addestrare gli equipaggi ad abbandonare il velivolo in caso di ammaraggio forzato.
Il sistema, uno dei pochissimi presenti in Europa, è utilizzato anche da molti paesi della NATO, così come da altre FF.AA. italiane per i propri equipaggi e per le proprie esigenze; segnaliamo ad esempio: Aeronautica Militare (sia per gli equipaggi che per gli aerosoccorritori), Vigili del Fuoco, numerosi altri reparti della Marina Militare Italiana, Polizia di Stato.
Ricordiamo infine che minimo una volta ogni anno tutti gli equipaggi della Marina Militare passano attraverso le “maglie” dell’helo dunker per mantenere le currency obbligatorie per il volo sull’acqua, fenomeno quanto mai….frequente….per gli equipaggi della MMI!
Aviation Report vuole ringraziare l’Ufficio Comando della Guardia Costiera, sez. Luni, l’Ufficio Comando di Maristaeli Luni – Sarzana (MMI) per la disponibilità e per l’organizzazione della visita.
Testo: Stefano Monteleone
Foto: Stefano Monteleone, Matteo Marianeschi