Lockheed Martin ha consegnato all’aeronautica militare statunitense il suo sistema laser ad alta energia aviotrasportato Airborne High Energy Laser (AHEL) da installare e testare su una cannoniera AC-130J Ghostrider in preparazione per i test del sistema a terra e in volo.
“Il completamento di questo traguardo è un risultato straordinario per il nostro cliente“, ha affermato Rick Cordaro, vicepresidente, Lockheed Martin Advanced Product Solutions, il 6 ottobre scorso. “Questi obiettivi sono una testimonianza della nostra partnership con l’US Air Force nel raggiungere rapidamente importanti progressi nello sviluppo di sistemi di armi laser. La nostra tecnologia è pronta per essere messa in campo oggi”.
Lockheed Martin ha consegnato il sottosistema AHEL per l’integrazione con altri sistemi in preparazione per i test a terra e, infine, per i test di volo a bordo dell’aereo, cannoniera volante, AC-130J Ghostrider. Nel gennaio 2019, Lockheed Martin si è aggiudicata il contratto per l’integrazione, il test e la dimostrazione sul velivolo da combattimento AC-130J e ha un programma rapido per continuare a testare questa capacità. L’AC-130J è un velivolo derivato dal C-130J ma pesantemente modificato in grado di eseguire supporto aereo ravvicinato, interdizione aerea e ricognizione armata.
Lo US Air Force Special Operations Command (AFSOC), ha lavorato per sei anni alla realizzazione della cannoniera armata di laser, in collaborazione con il Naval Surface Warfare Center di Dahlgren, in Virginia, con una serie di studi e test a terra che hanno portato all’ultima consegna. Non è chiaro esattamente quando inizieranno i test di volo di un AC-130J armato con l’AHEL, ma il Comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti avrebbe come obiettivo quello di effettuare le dimostrazioni di tiro con il laser nel 2022.
AHEL è solo uno di una serie di nuovi progetti del Pentagono per dimostrare l’efficacia di laser sempre più piccoli e compatti, fino alla scala delle armi portatili recentemente annunciate. Il più grande compromesso è con la potenza dell’arma. Mentre alcune delle più potenti e nuove armi della Marina USA hanno una potenza di 150 kilowatt o più, AHEL avrebbe una potenza nominale più modesta tra i 60 e i 100 kilowatt, dato non confermato dal costruttore, ma ipotizzato da alcune dichiarazioni del comando americano.
Il velivolo AC-130J Ghostrider, un’evoluzione delle cannoniere che si sono guadagnate una grande reputazione nel conflitto del Vietnam, dispone già di un formidabile arsenale di armi e il laser le integrerà anziché sostituirle. Il Ghostrider ha un obice da 105 mm a guida radar e un cannone a tiro rapido da 30 mm, nonché una moderna capacità di attacco di precisione, con la possibilità di impiegare anche una serie armi quali i missili AGM-114 Hellfire, le GBU-39/B Small Diameter Bombs guidate da GPS da 250 libbre o i missili Griffin AGM-176 a guida laser.
Anche se si ipotizza che il laser abbia, più o meno, la stessa potenza del cannone Bushmaster GAU-23/A da 30 mm del Ghostrider che può perforare due pollici di lamiera d’acciaio da un miglio di distanza, distruggere un camioncino con un colpo, e sparare 200 colpi al minuto, il laser può fare qualcosa che nessun’arma esistente può fare: può colpire silenziosamente e furtivamente. Il laser è silenzioso e il raggio è invisibile. Non solo non ci sono esplosioni o lampi, ma gli effetti sul bersaglio potrebbero non essere inizialmente notati.

L’AC-130J è una cannoniera di “quinta generazione” che sostituisce la flotta di cannoniere AC-130U Spooky e AC-130W Stinger II. Le cannoniere volanti AC-130 hanno una vasta storia di combattimento che risale alla guerra in Vietnam. L’AC-130J è stato sviluppato evolvendosi da quattro varianti dell’AC-130, dall’AC-119 e dall’AC-47. L’US Air Force Special Operations Command statunitense sta sviluppando l’AC-130J attraverso l’integrazione di componenti modulari sui velivoli MC-130J esistenti.
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