Tornado IDS Luftwaffe
@ Archivio Aviation Report / Stefano Monteleone

La Germania valuta gli F-35 quali sostituti dei propri Tornado al posto dei Super Hornet selezionati dal precedente governo.

Nel prossimo futuro, la flotta degli aerei militari tedeschi potrebbe andare verso un mix di Eurofighter ed F-35A, allineandosi così alle scelte di Italia e Regno Unito? Da quanto riportato dai media tedeschi, questa sarebbe una possibilità che il nuovo governo di Berlino avrebbe sul tavolo per portare avanti la modernizzazione della Luftwaffe.

Secondo quanto riferito da alcuni media tedeschi, il governo di Berlino potrebbe fare marcia indietro sull’ultima decisione, presa nel 2021 ma mai confermata dal vecchio governo guidato dalla Merkel, di acquisto dei Super Hornet per sostituire l’anziana flotta dei Panavia Tornado della Luftwaffe impiegati nella missione di attacco nucleare. Storicamente, la Germania ha mantenuto una parte della sua flotta di Tornado configurata per utilizzare le bombe nucleari statunitensi come parte di un accordo di condivisione nucleare della NATO. Nel caso di conflitto, i piloti tedeschi sarebbero in grado di utilizzare i Tornado con le armi nucleari per conto della NATO.

Alla fine del 2019, vari rapporti e notizie indicavano che la scelta si stava indirizzando verso un acquisto tedesco di Super Hornet sulla base delle informazioni del governo degli Stati Uniti, secondo il quale ci sarebbero voluti dai tre ai cinque anni in più per certificare l’Eurofighter per le missioni nucleari, con costi molto elevati.

Come avevamo riportato anche noi su Aviation Report, per sostituire la vecchia flotta Tornado, la Germania avrebbe dovuto acquistare una flotta mista di 45 Super Hornet e Growler (30 Super Hornet e 16 Growler) costruiti da Boeing che sarebbero stati in grado di assumere le missioni del caccia Tornado di sopprimere e distruggere le difese aeree nemiche (SEAD/DEAD), nonché il dispiegamento di B61 armi nucleari tattiche, 20 delle quali si dice siano immagazzinate a Büchel, in Germania.

Ma da allora, nessun ordine è stato emesso per mancanza di accordi nel Bundestag, dove esponenti del Partito socialdemocratico [SPD] hanno preso posizione contro la presenza di bombe nucleari sul territorio tedesco. Inoltre, si era deciso di rinviare eventuali decisioni dopo le elezioni federali del settembre 2021, nonostante l’urgenza, più volte sottolineata, di sostituire al più presto il Tornado. Gli investimenti per la sostituzione dei Tornado sarebbero compresi tra 8 e 10 miliardi di euro.

La Bundeswehr possiede ancora 93 Tornado, dopo aver ricevuto originariamente un totale di 357 unità, dei quali 83 sono ancora operativi ma il loro utilizzo sta diventando sempre più costoso sebbene, grazie a vari interventi di modernizzazione, i velivoli siano ancora aggiornati. Ad esempio, i Tornado tedeschi sono rientrati a fine marzo dalla Siria dove sono stati utilizzati come ricognitori come parte della lotta anti-IS. In questo contesto i Tornado tedeschi hanno effettuato un totale di quasi 2.500 voli di missione su Iraq e Siria. Ricordiamo, inoltre, che la flotta dei caccia bombardieri Panavia Tornado di Berlino è sottoposta al Tornado Life Improvement Program, che ne estenderà la vita operativa fino al 2030.

L’aeronautica militare tedesca, dopo aver ricevuto originariamente un totale di 357 unità, intende mantenere in servizio i suoi ultimi 85 Tornado fino al 2030 grazie a questo Tornado Life Improvement Program, l’estensione della vita operativa della cellula dell’aereo.

Sebbene i rapporti dello scorso anno affermassero che l’ex ministro della Difesa tedesco Annegret Kramp-Karrenbauer aveva confermato l’acquisto dei Super Hornet al segretario alla Difesa statunitense Mark Esper, Berlino esaminerà ora la possibilità di acquistare invece il più moderno caccia F-35 di quinta generazione. Da quanto risulta all’agenzia di stampa tedesca DPA, il nuovo ministro della Difesa, Christine Lambrecht, avrebbe messo in moto piani per rivedere la possibilità di acquistare gli F-35 con l’Eurofighter che potrebbe assumere il ruolo di guerra elettronica tramite la sua apposita versione ECR SEAD studiata da Airbus e presentata nel corso dell’International Fighter Conference 2019 di Berlino.

L’Eurofighter ECR sarà in grado di fornire la posizione di un emettitore passivo, nonché il blocco attivo delle minacce e offrirà una varietà di configurazioni modulari per l’attacco elettronico (EA) e la soppressione/distruzione delle difese antiaeree nemiche (SEAD/DEAD). La più recente tecnologia per la guerra elettronica garantirà nuove capacità di gestione dei dati della missione e della loro analisi. Il velivolo sarà equipaggiato con due pod Escort Jammer sotto le ali e due Emitter Location System alle estremità alari. Come armamento SEAD il velivolo utilizzerà fino a sei missili Spear-EW. Il concept presenta anche una nuova configurazione del cockpit a due posti con un touch screen panoramico multifunzione e un abitacolo specifico per la missione studiato per il sedile posteriore.

TMB Combat Eurofighter ECR

Oggi la Luftwaffe gestisce una flotta di 140 Eurofighter e ha un ordine confermato per ulteriori 38 velivoli nell’ultima variante “Quadriga”. La Germania è però costretta a guardare ad altre piattaforme poiché la certificazione dell’Eurofighter per l’attacco nucleare è stata considerata troppo complicata, costosa e a lungo termine anche per problemi di condivisione di tecnologie tra Europa ed USA. L’F-35 nella sua variante convenzionale, F-35A, ha completato la dimostrazione del sistema d’arma con la bomba nucleare tattica B61-12 nell’ottobre dello scorso anno.

Da quanto confermato dagli ultimi test effettuati con questo armamento nucleare, oltre all’F-35A, la bomba B61-12 sarà certificata per volare su F-15E, B-2, F-16C/D, F-16 MLU, PA-200 e B-21, ma non risulterebbe certificata per l’utilizzo dai Super Hornet, e questo per due ragioni: la Marina americana non imbarca più armi nucleari a bordo delle sue portaerei e l’eventuale ordine tedesco non è stato ancora firmato.