L’Aeronautica militare israeliana ha preso in consegna il nuovo velivolo “Oron” che è arrivato al 122nd Squadron “Nachshon” sulla base aerea di Nevatim. L’aereo che, basato sul velivolo Gulfstream G550, porta con sé capacità innovative nel campo dell’intelligence, della sorveglianza e della ricognizione è stato ricevuto con una solenne cerimonia guidata dal comandante dell’Aeronautica militare israeliana, il Maggiore Generale Amikam Nurkin.
Il 122nd Squadron “Nachshon”, è il gruppo di volo israeliano specializzato nel campo dell’intelligence e gestisce già cinque velivoli di tipo Nachshon, tre “Shavit” (Gulfstream G500) e due “Eitam” (Gulfstream G550), ed ora anche il nuovo Oron. “È un’altra capacità per aumentare l’efficacia dell’aeronautica“, ha detto il Comandante dell’Israeli Air Force il Magg. Gen. Amikam Nurkin. “Le capacità del velivolo aggiungono un altro livello alle capacità operative e strategiche dell’aeronautica, che garantirà la continua conservazione della sua superiorità nei cieli del Medio Oriente e la protezione dei cieli dello Stato di Israele e della sua sicurezza.”
Il velivolo consentirà all’Israeli Air Force e alle Israeli Defence Force di aumentare la loro superiorità nel campo dell’intelligence in tutte le aree operative. L’aereo combina una serie di capacità di intelligence, ricognizione, controllo e rilevamento aereo, capacità di raccolta di informazioni anche per la Marina.
Sebbene il velivolo “Oron” sia simile al velivolo “Eitam”, i suoi sistemi sono più avanzati e consentono una gamma più ampia di missioni. Il grande miglioramento è nelle sue capacità complessive e nella diversità dei compiti che può svolgere. L’aereo combina anche le capacità dell’Eitam e dello Shavit, aerei da ricognizione della divisione caccia e avanzati radar aria-superficie. L’aereo non è solo significativo per il gruppo di volo e l’aeronautica militare, ma è una risorsa importante per l’intera difesa israeliana. Condurrà missioni ISR per la Marina utilizzando sistemi unici, il tutto in collaborazione con l’IDF Intelligence Directorate e l’unità “Maof Rahav”.
Come indicato dall’Israeli Air Force il velivolo Oron potrà rimanere in volo per lunghi periodi, volare più lontano di altri aerei da ricognizione e imbarcare un equipaggio più numeroso, con la possibilità di trasportare personale dell’intelligence che analizzi i dati in tempo reale. Ciò consentirà all’equipaggio di essere indipendente e di tornare da una missione con un risultato completo.
Il processo di approvvigionamento del velivolo è iniziato diversi anni, e negli ultimi anni, la compagnia aerea americana Gulfstream Aerospace ha prodotto l’aereo negli Stati Uniti e ha condotto voli di prova completi per assicurarne la prontezza al volo. “Un equipaggio del nostro squadrone è volato negli Stati Uniti per pilotare l’aereo e assicurarsi che soddisfacesse i nostri requisiti prima che atterrasse in Israele“, ha detto il Mag. I., vice comandante del 122nd Squadron. “Nei prossimi due anni, l’aereo sarà sottoposto a un processo di installazione dei sistemi di missione, e poi arriverà alla squadriglia come aereo operativo“.
Dato che l’aereo potrà svolgere una vasta gamma di missioni operative, a volte in un’unica sortita, la selezione del personale per ogni volo sarà un compito importante. “Dovremo scegliere il personale giusto per svolgere diverse missioni durante una singola missione“, ha aggiunto il Mag. I.
I velivoli Gulfstream E-550 CAEW dell’Aeronautica Militare
Gulfstream produce velivoli per missioni speciali da oltre 50 anni, con oltre 200 velivoli consegnati a governi e forze armate in più di 40 paesi. Tra questi paesi anche l’Italia ha in servizio, con il 14° Stormo dell’Aeronautica Militare, il velivolo E-550 (G-550) CAEW (Conformal Airborne Early Warning), con il quale è stata acquisita una contenuta ma importante capacità. Contenuta per il numero ancora limitato dei velivoli, importante perché la capacità in grado di esprimere è di estrema importanza strategica per l’Italia e per la NATO, e non si limita solamente a quella Early Warning, poiché il Sistema d’Arma CAEW è in grado di svolgere anche attività di intelligence, sorveglianza e ricognizione (non-traditional ISR).
Il sistema di missione del CAEW è stato realizzato dalla ditta israeliana Elta che ha montato dei sistemi radar molto diversi da quelli che equipaggiano il più attempato ma più conosciuto velivolo AEW, ovvero l’ AWACS della NATO. Sul CAEW non troviamo il noto radar a forma di disco che ruota sul dorso del velivolo AWACS, ma abbiamo un radar phased array applicato sui lati del velivolo, che garantisce una copertura a 360° attraverso una tecnologia molto più avanzata. Basta pensare che viene gestito da un equipaggio formato da soli due piloti e da sei operatori, ovvero circa la metà dell’equipaggio previsto per il cugino in servizio presso la NATO.
Attraverso questo sistema il velivolo è in grado di gestire il controllo tattico del Battle Management Airspace, quindi in sintesi, lo spazio aereo di un’operazione sia aerea che joint, ovvero interforze. L’assetto è un sensore avanzato per la catena di comando e controllo nazionale che oggi risiede presso il Comando delle Operazioni Aerospaziali a Poggio Renatico e che lavora come un elemento di una rete, ma può anche diventare uno snodo avanzato di comando e controllo. In uno scenario tipico il CAEW esprime tutta la propria capacità di rilevare e acquisire informazioni, fonderle e trasmetterle al decisore, incrementando la visione di tutti gli assetti che ha sotto il proprio controllo tattico.
Il valore aggiunto di impiegare un tale velivolo, soprattutto nelle operazioni Joint, risiede nella capacità di comunicare con diversi tipi di interlocutori appartenenti a tutti i domini: marittimo, aereo e terrestre, non solo attraverso l’inviluppo di volo sfruttando la terza dimensione per superare i limiti dell’orografia del terreno o quella della “Line of Sight” su cui si basano molti sistemi di comunicazione, ma abilitando le comunicazioni digitali anche Beyond Line of Sight, oltre la linea di vista, attraverso la connessione satellitare e un’importante struttura a terra di reachback, per la diffusione selettiva dei segnali, garantendo l’efficacia delle comunicazioni ed del flusso informativo anche quando impiegato molto lontano da casa.
Per quanto riguarda gli assetti italiani, è in discussione un potenziamento della flotta CAEW con l’implementazione di una piattaforma multi-missione multi-sensore. Infatti a dicembre 2020 il Dipartimento di Stato americano ha deciso di approvare un’eventuale vendita militare straniera al governo italiano di aeromobili Gulfstream G550 con sistemi di missione di intelligence, sorveglianza, ricognizione e guerra elettronica AISREW – Aircraft with Airborne Intelligence, Surveillance, Reconnaissance and Electronic Warfare e relative apparecchiature per un costo stimato di 500 milioni di dollari.
Photo credits: Israeli Air Force / Amit Agronov