L’Iran ha raggiunto un accordo per l’acquisto di avanzati aerei da combattimento Su-35 “Flanker-E” dalla Russia, hanno riportato l’11 marzo i media statali iraniani, espandendo una relazione che ha visto ad esempio i droni di costruzione iraniana utilizzati nella guerra della Russia contro l’Ucraina. L’accordo riportato potrebbe forse includere i 24 Su-35SE una volta destinati all’Egitto prima della minaccia delle sanzioni statunitensi.
“Gli aerei da combattimento Su-35 sono tecnicamente accettabili per l’Iran e l’Iran ha finalizzato un contratto per il loro acquisto“, ha detto l’emittente IRIB citando la missione dell’Iran alle Nazioni Unite a New York. Il rapporto dell’IRIB non contiene alcuna conferma russa dell’accordo, i cui dettagli non sono stati resi noti. La missione ha affermato che l’Iran ha anche chiesto informazioni sull’acquisto di aerei militari da diversi altri paesi anonimi, ha riferito IRIB.
Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei a Teheran lo scorso luglio, sottolineando legami più stretti di fronte alle pressioni occidentali sulla guerra in Ucraina. L’Iran ha riconosciuto l’invio di droni in Russia, ma afferma che sono stati inviati prima dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca lo scorso anno, ma Mosca nega che le sue forze utilizzino droni di costruzione iraniana in Ucraina, anche se molti sono stati abbattuti e recuperati dai soldati di Kiev.
L’aeronautica militare iraniana (Forza Aerea della Repubblica Islamica dell’Iran) ha solo poche dozzine di aerei d’attacco inclusi vecchi modelli statunitensi acquisiti prima della rivoluzione iraniana del 1979, jet russi, cinesi. L’Iran aveva acquisito 32 caccia Mig-29 come ultimi aerei da combattimento negli anni ’90 che si aggiunsero a 4 Mig-29 portati in Iran dai piloti iracheni in fuga durante la Guerra del Golfo del 1991. Attualmente, meno di venti di questi aerei sarebbero ancora in servizio.
L’Islamic Republic of Iran Air Force – IRIAF dispone anche aerei da combattimento statunitensi tra cui una dozzina di F-14A Tomcat, una trentina di F-5E/F Tiger e loro derivati prodotti in Iran, oltre a una quarantina di F-4D/E Phantom II. Inoltre nel 1991, Teheran aveva acquisito una ventina di Sukhoi Su-24, russi ed ex iracheni, circa dieci Su-22, circa sei Su-25 e circa quaranta F-7N (Mig-21) cinesi. Gli aerei da combattimento Su-35 iraniani rappresenterebbero un significativo salto in termini di capacità di combattimento aereo rispetto ai vecchi caccia nel suo inventario.
Il comandante dell’IRIAF, il Brig. Generale Hamid Vahedi aveva dichiarato pubblicamente a settembre dello scorso anno che l’Iran era specificamente interessato ai caccia della generazione 4++ russi, con indicazioni che indicavano proprio il Su-35. Inoltre alti funzionari statunitensi avevano rivelato a dicembre che la Russia avrebbe addestrato i piloti iraniani sul Su-35 nella primavera del 2022.

Gli aerei da combattimento Su-35 Flanker-E
Il Su-35S Flanker-E ha ricevuto il battesimo del fuoco nel 2015, nel corso della partecipazione russa alla guerra civile siriana e al 2020, è in servizio attivo in 98 esemplari nelle forze aerospaziali russe. Il Su-35S è un caccia di alto livello di 4++ generazione con eccellenti caratteristiche di agilità e carico utile grazie ai suoi potenti motori, con una super-manovrabilità in combattimento, alta velocità supersonica e lungo raggio, un’ampia gamma di armamenti che possono essere utilizzati, un moderno sistema di guerra elettronica multicanale e un’alta sopravvivenza in combattimento.
Tra le qualità di questo moderno caccia però manca di un radar di tipo AESA, più potente e più resistente ai disturbi. Il Su-35S è infatti equipaggiato con il radar Irbis-E che oltre ad avere scarse prestazioni di scoperta radar, tracciamento e inseguimento dei bersagli è vulnerabile al jamming delle moderne suite EW. Combinato con missili sostanzialmente a corto o medio raggio, il Su-35 si trova in uno svantaggio significativo nel combattimento BVR soprattutto contro un eventuale avversario equipaggiato con un radar AESA che offre non solo una portata superiore, ma è anche altamente resistente ai disturbi del sistema di guerra elettronica L-175V Khibiny del Su-35S.
Con un velivolo pari classe o inferiore naturalmente il Su-35S da il meglio di se come tra la notte del 4 e 5 marzo durante la quale si sarebbe svolta una battaglia aerea nei cieli ucraini con i Su-27 di Kiev che hanno avuto la peggio con quattro velivoli abbattuti.
Armato con i missili anti-radiazioni Kh-31PM Zvezda/Tactical Missile Corporation il Su-35 è sicuramente un avversario temibile. Il Kh-31P (NATO AS-17 Krypton) è un missile anti-radiazioni supersonico (mach 3) a medio raggio che utilizza uno scramjet con un booster integrato per raggiungere un’elevata velocità supersonica. È stato progettato per distruggere i radar dei sistemi SAM a medio e lungo raggio, i radar di controllo delle operazioni aeree e i radar di allerta precoce e rappresenta quindi una risorsa ideale per neutralizzare bersagli come i sistemi di difesa aerea S-300 e BuK-M1 puntando sulle loro emissioni radar. L’aereo è anche equipaggiato con i jammers SAP-518 montati sulle estremità alari.
Per le missioni di combattimento aereo contro i Su-27 delle quali si parlava in apertura il Su-35 è armato con i missili per il combattimento aria-aria R-73 e R-77-1. L’R-73 (NATO AA-11 Archer) è un missile a infrarossi a ricerca di calore a corto raggio che può essere lanciato utilizzando un mirino montato sul casco visore (HMS), che consente ai piloti di contrassegnare i bersagli semplicemente osservandoli. L’R-73 è un missile molto agile e con elevate capacità di combattimento, anche se molti analisti lo ritengono inferiore agli equivalenti missili occidentali AIM-9X o ASRAAM.
L’R-77-1 (NATO AA-12 Adder), invece, è un missile a ricerca radar attivo a medio raggio (BVR), il che significa che ha un piccolo sistema che invia impulsi radar per rilevare il bersaglio e quindi utilizza tali informazioni per puntare su di esso. Può essere lanciato anche durante manovre di combattimento ad angoli di attacco molto elevati. Anche in questo caso le prestazioni sarebbero inferiori agli equivalenti AIM-120D o Meteor. Questo missile era stato precedentemente avvistato in Siria, su un aereo Su-35S, dove Mosca sostiene il regime di Bashar al Assad nella guerra in corso con i gruppi jihadisti.