Alexandre Ceccacci Airbus Helicopters Italia
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Intervista all’Ingegnere Alexandre Ceccacci direttore generale di Airbus Helicopters Italia

In occasione del debutto di Airbus Helicopters Italia al congresso dell’elisoccorso HEMS 2019 che si è tenuto il 13 e 14 settembre sull’aeroporto di Massa Cinquale sulla costa toscana, abbiamo avuto l’opportunità di rivolgere qualche domanda al suo nuovo Direttore Generale l’Ingegnere Alexandre Ceccacci nominato a seguito della recente acquisizione da parte di Airbus Helicopters dello storico distributore Aersud Elicotteri e del suo centro manutentivo.

Airbus consolida così la propria presenza in un mercato importante che conta attualmente 250 elicotteri Airbus in servizio presso oltre 90 clienti italiani, con un Customer Centre situato a Verona e un centro di manutenzione degli elicotteri a Trento, entrambi interamente controllati. Per quanto riguarda lo specifico settore HEMS in Italia sono presenti su tutto il territorio nazionale 54 basi e quasi il 40% degli elicotteri in servizio sono Airbus. Oggi, in Italia, Airbus Helicopters detiene una quota del mercato civile di elicotteri a turbina superiore al 60%.

L’ingegnere Alexandre Ceccacci, da oltre 20 anni in Airbus Helicopters, è francese ma di origine italiana, si è laureato presso l’Institut Polytechnique des Sciences Appliquées di Parigi, dove si è specializzato in Ingegneria aeronautica.

AvRep: Ing. Ceccacci lei ha gestito un mercato molto importante come quello dell’America Latina, ci racconti la sua esperienza.

L’America Latina è stata una lunga esperienza, 19 anni, sono stato 10 anni e mezzo in Messico e 7 anni e mezzo in Cile. Quando ero in Messico mi sono occupato di questa nazione più altre 24 rappresentando il Centro America, le isole dei Caraibi e il nord del Sud America, Colombia, Venezuela, Ecuador, Suriname e Guyane. Un’area geografica molto vasta della quale ero Direttore Commerciale. La mia esperienza è fatta di molte relazioni con i clienti, di sviluppo di grandi progetti e storie di successi come ad esempio la vendita del 225 e il Panther, la versione militare del Dauphine, all’aeronautica militare e alla Marina militare del Messico. Oppure un altro grande progetto è stato quello della vendita del H125M dell’Ecuador. E’ stata una grande esperienza! La seconda volta sono stato il General Manager di Airbus Helicopters Cile per 7 anni e mezzo ma mi sono occupato non solo del Cile ma anche di Bolivia, Perù, Uruguay, Panama eccetto il Brasile. E per finire sono stato Head of Support & Services per tutta l’America Latina incluso il Brasile che per noi è un grande e importante mercato che rappresenta il 15% dei nostri utenti. Oggi abbiamo una flotta di 1400 elicotteri in America Latina. In Brasile abbiamo fatto un contratto molto importante, è un mercato di riferimento per tutta l’America Latina con 50 H225M venduti alle tre forze armate del paese. Negli ultimi 10 anni abbiamo venduto 100 elicotteri Cougar, un grande successo per la nostra azienda …. spero di fare la stessa cosa in Italia … dove con Leonardo, che è un serio competitor, siamo già partner nello sviluppo e produzione dell’elicottero militare NH-90.

AvRep: Airbus è oggi un’azienda leader mondiale ma sappiamo che collaborate con molte aziende italiane. Quanto è importante questa collaborazione?

Il Gruppo Airbus è presente in Italia in maniera estesa con 400 fornitori per in valore di oltre 500 milioni di euro e l’Italia rappresenta il sesto mercato europeo di fornitura e l’ottavo a livello mondiale. La partnership industriale del gruppo genera oggi in Italia circa 1400 posti di lavoro diretti e 8000 indiretti …. siamo anche Italiani! Anche storicamente ad esempio la MGB (Main Gear Box – scatola principale di trasmissione) del Dauphin veniva prodotta dalla Fiat Avio, anche la struttura del H135 viene prodotta in Italia. Ad esempio la Mecaer produce il kit sanitario del H145 e gli interni Mercedes Benz del H145 e produrrà buona parte dei componenti degli interni del H160. Sicuramente l’indotto nel mercato italiano è importante.

AvRep: Ing. Ceccacci parliamo di H145 penta pale. Quanto influirà sul mercato EMS e quali cambiamenti o miglioramenti porterà in questo settore?

H145 è già la macchina di riferimento in questo specifico settore perché è un elicottero eccezionale e con le cinque pale lo sarà ancora di più e con il quale faremo ancora meglio. Con il nuovo rotore abbiamo ridotto il livello di vibrazioni aumentando il comfort già buono e abbiamo aumentato il payload della macchina di 150 Kg. Quindi faremo ancora meglio con una macchina già ottimo punto di riferimento in questo specifico segmento di mercato.

AvRep: Si sente parlare molto del nuovo H160 come una macchina rivoluzionaria. A quale mercato si rivolge e quali previsioni di vendita avete in Europa e in particolare in Italia?

Si H160 molta innovazione e tecnologia e in Italia sappiamo che vi piace la meccanica e la tecnologia. E’ come quando vedo una auto fantastica italiana e resto meravigliato, voi siete i referenti massimi del settore, e il nuovo H160 produce lo stesso effetto soprattutto quando ti aspetti il meglio e quando capisci le capacità, i nuovi standard e la tecnologia racchiusi nella macchina. Questo elicottero porta con se nuovi standard nel settore. Quello che ci aspettiamo è una buona penetrazione nel settore VIP e Corporate e a quelli che si aspettano il meglio cercheremo di fornirgli H160. Abbiamo visto la reazione degli esperti del settore aeronautico quando hanno volato con questo elicottero e siamo incoraggiati dall’impatto che avrà. E’ un elicottero fantastico ma non solo, non solo da vedere ma da vivere dall’interno grazie alla sua tecnologia. Oggi abbiamo tre prototipi e una macchina di serie.

AvRep: H160 verrà utilizzato anche in altri settori e in altre missioni?

Il segmento VIP è per me il mercato più ovvio dove possiamo proporre H160, ma questa macchina è una piattaforma e quando hai un’ottima piattaforma la puoi utilizzare in molte missioni incluso l’HEMS grazie alla potenza, alla velocità e alla fruibilità della cabina che incontra già i favori degli utenti grazie alla tecnologia e alla bassa rumorosità che in questo settore sono molto importanti, caratteristiche che molto apprezzate dalla comunità del soccorso aereo. Se unisci tutte queste caratteristiche l’elicottero si adatta perfettamente alle aspettative degli utenti di questo segmento di utilizzo. Per capirsi questo elicottero ospita ben 68 brevetti tecnologici per poter lavorare su più segmenti e tipologie di missioni.

AvRep: Sarà possibile vedere il nuovo H160 in Italia, magari tramite un tour dimostrativo?

Ad oggi abbiamo ancora poche macchine volanti e potremmo provare ma è un po’ complicato portarlo in Italia in questo momento anche perché abbiamo ancora dei test sa svolgere e delle certificazioni da completare. Quello che stiamo facendo è portare i clienti all’elicottero. Avete visto la linea di produzione del H160 a Marignane? Qui non parliamo solo di costruire l’elicottero, ma di tutto quello che c’è intorno. Abbiamo cambiato ogni cosa, il modo di pensare, quello di sviluppare e di costruire, è qualcosa di completamente nuovo.

AvRep: Airbus è da sempre impegnata nella riduzione dell’impatto ambientale, quali sono le attuali politiche e gli obiettivi futuri nel settore elicotteri?

Abbiamo differenti progetti in questo ambito. Abbiamo parlato del H160 e della riduzione del rumore esterno, è uno degli aspetti per ridurre l’impatto sonoro degli elicotteri. Con questa tecnologia riduciamo fortemente questo impatto. Siamo molto concentrati su progetti sul tema dei biocarburanti dove il nostro impegno è molto forte e stiamo studiando i prossimi passi da fare in questo specifico campo per essere sempre più competitivi e per poter sviluppare nuovi prodotti che avranno sempre meno impatto sull’ambiente. Infatti H145 è oggi uno degli elicotteri più silenziosi, non solo della sua categoria. Sapete bene che il rumore cresce al crescere della dimensione dell’elicottero ma H160 avrà, ed è stato già certificato, come emissioni sonore un livello di rumorosità pari al più piccolo H145. Ma è molto importante non solo la quantità di emissioni sonore ma anche la qualità del suono prodotto, il classico flappeggio delle pale del rotore andrà a sparire. Immaginate cosa significherà avere un elicottero grande come H160 che atterra in città o su un ospedale.

AvRep: Ing. Ceccacci la sua nomina ci fa quindi pensare ad una maggiore presenza sul mercato italiano, quali sono le strategie future di Airbus Helicopters Italia?

Dobbiamo migliorare tutto quello fatto fino a poco tempo fa. Quello dell’Italia è un mercato molto professionale, così quello che è stato deciso a livello strategico è di entrare direttamente in questo mercato. Vogliamo stringere nuove e forti relazioni, come ad esempio partecipare a questo evento (HEMS 2019) dove incontrare i professionisti del settore e gli utenti finali. Sappiamo dove sta andando il mercato e cosa aspettarci per fare sempre meglio e andare incontro alle aspettative degli utenti. Qui abbiamo incontrato gli operatori e le comunità che tutti i giorni hanno a che fare con il mezzo aereo e per noi adesso è molto importante stringere relazioni …. perché puoi avere il mezzo più bello ma se non incontra le aspettative e i bisogni degli utenti non puoi essere d’impatto sul mercato e diventarne il punto di riferimento.

Ringraziamo l’Ing. Alexandre Ceccacci e il suo staff del tempo che ci hanno concesso, augurando a tutti ….. buon lavoro!

Intervista a cura di Stefano Monteleone e Emanuele Ferretti
Immagini e video: Airbus Helicopters