L’Eurofighter è il progetto di difesa europeo di maggior successo con un grande potenziale per lo sviluppo futuro. In questa intervista, la cui versione originale la potete trovare sulla nostra edizione inglese, abbiamo parlato dello stato attuale del programma con Raffael Klaschka, Eurofighter Strategic Marketing ed ex pilota di Typhoon.
Aviation Report: I recenti cambiamenti geopolitici e i nuovi e rapidi sviluppi tecnologici richiedono nuovi approcci e soluzioni per far fronte all’ambiente in evoluzione. Come si sta evolvendo la piattaforma Eurofighter per mantenere il suo vantaggio nel futuro spazio di battaglia?
Raffael Klaschka: Stiamo vivendo un periodo di rapidi sviluppi tecnologici che stanno plasmando il pensiero sul futuro del potere aereo. I conflitti recenti hanno visto uno spostamento dalla guerra simmetrica a quella asimmetrica, con obiettivi sfuggenti e in rapido movimento.
Le minacce emergenti richiederanno un alto grado di flessibilità e precisione per evitare o ridurre al minimo i danni collaterali. Allo stesso tempo, dal punto di vista tecnologico, stiamo assistendo all’alba di nuovi sistemi d’arma, inclusi nuovi sistemi di difesa aerea terrestri avanzati e basati su droni.
Vediamo anche una minaccia emergente dai sistemi radar passivi avanzati. Questi rappresenteranno un pericolo crescente per quelle piattaforme attuali con caratteristiche di bassa osservabilità.
Un altro fattore è la tecnologia informatica e cyber. Circa l’80% delle capacità dei futuri aeromobili sarà basato su software e sarà fondamentale garantire che l’intera infrastruttura e il sistema siano robusti e resilienti contro gli attacchi informatici.
Tutti questi sviluppi stanno guidando le future esigenze di guerra aerea dell’Europa. Ciò che è già chiaro è che saranno necessari nuovi approcci e soluzioni. In Europa questi requisiti stanno plasmando la conversazione sulla capacità necessaria per i futuri sistemi aerei da combattimento.
Tuttavia, le sfide del futuro spazio di battaglia sono già state prese in considerazione come parte del continuo viaggio di miglioramento delle capacità sulla piattaforma Eurofighter. Ecco perché un Eurofighter in evoluzione è destinato a essere il ponte logico per qualsiasi futuro sistema aereo da combattimento. Chiaramente un Eurofighter potenziato farà parte del DNA del caccia del prossimo futuro, lavorando mano nella mano con altri sistemi in un futuro spazio di battaglia, indipendentemente dal fatto che questi sistemi siano con o senza pilota.

I sei fattori chiave per il futuro spazio di battaglia sono:
1 – LA CONOSCENZA È POTERE
L’interoperabilità e la connettività saranno i requisiti chiave del futuro spazio di battaglia. La velocità decisionale dipende da questo. Le forze della coalizione dovranno essere in grado di parlare lo stesso linguaggio digitale, di scambiare informazioni, dati e soluzioni mirate ad un livello molto più elevato – e velocità più elevata – di quanto non facciano oggi. Attualmente disponiamo di standard NATO comuni, ma la richiesta di dati si intensificherà in futuro.
L’Eurofighter del futuro vedrà l’introduzione di nuovi collegamenti dati e il potenziamento di quelli esistenti. La nostra opinione è che nel prossimo futuro, il giocatore che non ha il grado di connettività richiesto non sarà in grado di prendere parte alle operazioni di coalizione perché avrebbe un effetto negativo sull’efficienza e la sicurezza delle proprie truppe e forze.
Tutti sulla rete – il soldato a terra, il marinaio sulla nave, il pilota, l’operatore del sistema d’arma, persino l’arma stessa – saranno collegati. Ciò contribuirà alla consapevolezza situazionale del decisore. Le dinamiche attorno allo scambio di informazioni e intelligence aumenteranno drasticamente.
2 – DIVERSE MISSIONI, DIVERSE CAPACITÀ
Non esiste una soluzione valida per tutti. Se vuoi la bassa osservabilità, non puoi avere un carico utile ottimale. Se vuoi un carico utile ottimale, non puoi avere la bassa osservabilità. Se vuoi sopravvivere, hai bisogno di due motori. Se desideri la capacità di decollo verticale, puoi avere un solo motore, che può avere un impatto sulla sopravvivenza del tuo jet. L’Eurofighter si basa sulla filosofia secondo cui un ampio set di capacità equalizzate è a prova di futuro in uno spazio di battaglia futuro perché è necessario un intero set di capacità e non solo una.
3 – SENSOR SHOOTER OPS VS KILL WEB
Gli scenari di combattimento attuali sono guidati dal “Sensor Shooter”, il che significa che la piattaforma che trasporta l’arma utilizza i propri sensori per creare una soluzione di mira, quindi impiega la sua arma contro il bersaglio.
Tuttavia, i nuovi sviluppi tecnologici in arrivo renderanno fattibile per la piattaforma fare affidamento su una soluzione di targeting di un altro sensore. È un concetto noto in vari modi come “Kill Web” o “Combat Cloud”. In sostanza, significa che puoi utilizzare i dati del bersaglio da un’altra risorsa nella rete, ad esempio una nave, e quindi impiegare la tua arma su di esso.
Questo passaggio, dal tradizionale scenario “Sensor Shooter”, a un futuro spazio di battaglia è un cambiamento evolutivo: è una transizione continua e la stiamo vivendo. Una piattaforma come l’Eurofighter si evolverà con essa e attraverso di essa e svolgerà quindi un ruolo cruciale in futuro. Quindi dobbiamo abituarci al concetto di avere una “nave” come tuo gregario. Il futuro spazio di battaglia sarà inevitabilmente un ambiente altamente connesso in rete e le armi abilitate alla rete saranno un requisito fondamentale. Stiamo già assistendo all’introduzione di queste – come SPEAR3 – sull’Eurofighter. Puoi utilizzarli dalla posizione più adatta o puoi ottenere i migliori dati disponibili sulla tua arma, senza necessariamente utilizzare i tuoi sensori.
4 – SOPRAVVIVENZA
Quando si parla di sopravvivenza le persone spesso saltano a considerare la qualità dell’hardware del jet e la fedeltà dei sensori, il modo in cui visualizza le informazioni e così via. Ma questa è solo una parte dell’equazione. Altrettanto importanti sono i “dati della missione”, i dati che inserisci nel jet in modo che sia in grado di “sapere” cosa sta succedendo nel futuro spazio di battaglia.
Deve essere in grado di raccogliere dati, salvarli e renderli scaricabili nel minor tempo possibile. Quindi devono essere analizzati da specialisti che possono condividerli con le tue forze. Con il termine “dati di missione” parliamo di diversi fattori: il software, le persone che sono addestrate per analizzarli e la tua esperienza come forza. Con l’Eurofighter, le forze impiegate in operazione hanno la capacità di riprogrammare il software nel jet il più rapidamente possibile. Questo perché il Typhoon non ha scatole nere.
E questo è davvero importante. Se non disponi di buoni dati sulla missione, la tua capacità di sopravvivenza diminuisce e quindi la tua efficienza e capacità di sopravvivenza è a rischio.
5 – FUSION SENSORS
L’Eurofighter Typhoon ha già un livello molto alto di capacità di fusione dei sensori ma, con il miglioramento dei sensori, la quantità di dati aumenterà. Per rimanere a prova di futuro, la capacità e la velocità di elaborazione delle nostre apparecchiature aumenteranno come parte della nostra evoluzione futura. La linea di fondo è che la fusione dei sensori deve essere al servizio del pilota in modo che possa prendere la decisione giusta e concentrarsi sulla sua missione, mentre altri compiti vengono presi e svolti da sistemi intelligenti, ad esempio un gestore/manager dei sensori.
6 – SCELTA DEL CARICO UTILE
La flessibilità, in termini di armi che il pilota piò avere a disposizione, sarà cruciale in termini di efficacia e sopravvivenza. Più armi puoi scegliere, più flessibile sarai nell’usare la tua piattaforma d’arma. L’Eurofighter ha già un’ampia suite di armi da poter utilizzare, ma si sta espandendo con l’arrivo di Brimstone, Marte ER e Spear3, per citarne solo alcuni. Inoltre, l’Eurofighter ha la capacità di trasportare sia armi di produzione americana che armi di produzione europea, il che aggiunge molto alla sua flessibilità.

Aviation Report: Stiamo seguendo con interesse la questione tedesca in merito alla completa sostituzione della flotta Tornado. Quali sono le possibilità di poter fornire a Berlino un gran numero di nuovi Eurofighter ? In questo specifico ambito, quali sono le peculiarità del progetto Quadriga? Possiamo chiamarlo Tranche 4 ?
Raffael Klaschka: L’Eurofighter è ad oggi il progetto di difesa europeo di maggior successo di sempre. Chi crede che l’Eurofighter abbia raggiunto il picco delle sue potenzialità si sbaglia di grosso.
La verità è che la macchina ha ancora molto da dare e la sua golden age deve ancora giungere. In questo momento, abbiamo fra le mani una serie di interessanti opportunità. Ci sono prospettive molto serie da prendere in considerazione, sia in termini di un implemento delle vendite che di futuri sviluppi delle sue capacità. Basta solo guardare le nostre nazioni principali per comprendere un pò quel panorama di vendita. La Germania è quasi pronta a sostituire la sua intera flotta di Eurofighter Tranche 1, e si parla di oltre 30 aeromobili nell’ambito del programma Progetto Quadriga. Questi apparecchi saranno sostituiti da velivoli con gli standard di Tranche 4 di nuova costruzione, che includeranno il radar E-Scan assieme ad un software aggiornato. I loro piani dimostrano chiaramente sia le future ambizioni del governo tedesco che la ferma intenzione di far avanzare significativamente le capacità prestazionali della Luftwaffe, che si muoveranno di pari passo assieme alla loro fiducia nel prodotto e al loro impegno nello sviluppo; e questo, non solo per quanto riguarda il mero programma Eurofighter, ovvero il velivolo e le sue capacità tecniche ed operative, ma anche da un punto di vista economico sostenendo l’industria europea della difesa.
La Germania sta cercando anche di trovare un sostituto alla sua vecchia ed obsoleta flotta di Tornado. Credo fermamente che l’Eurofighter possa ad oggi essere la scelta migliore per il paese. Noi continueremo a sostenere la Germania questo con informazioni a supporto delle loro valutazioni e siamo in attesa di entrare in trattative dettagliate su come questo requisito potrà essere soddisfatto.
Aviation Report: Un importante sviluppo tecnologico è il nuovo radar AESA Captor-E. Cosa ci può dire su questo radar e delle sue capacità?
Raffael Klaschka: Il radar E-Scan apre le porte del futuro all’ Eurofighter Typhoon e lo proietta dritto nello scenario operativo del terzo millennio. Questo è possibile in quanto il radar è il sensore principale del velivolo e i miglioramenti e gli inserimenti di nuove capacità agiscono come moltiplicatori per l’intera efficacia della missione del sistema d’arma. Un maggiore campo di osservazione, una maggiore potenza del radar e un nuovo funzionamento di tipo multimodale automatizzato sono solo alcune delle sue caratteristiche. Un raggio di rilevamento più ampio e l’integrazione intelligente con tutti i sensori di bordo contribuiranno poi ad abbattere il carico di lavoro del pilota permettendo a chi sta a bordo di aumentare la sua consapevolezza di ciò che lo circonda.
I fasci multipli infatti consentono un inseguimento del bersaglio in modo estremamente preciso, permettendo al pilota il massimo controllo per quanto concerne le decisioni tattiche e il proprio range di ingaggio. Grazie all’ampio campo di osservazione, c’è un maggiore potenziale per chiudere sul nemico mantenendo il quadro completo della situazione. In breve, grazie alle capacità del Captor E-Scan il potenziale di ricerca e inseguimento sale notevolmente tanto da poter giocare un ruolo cruciale in missione. Questo dispositivo è in grado di offrire al pilota dell’Eurofighter un vantaggio tattico veramente significativo e, una volta montato su una piattaforma che può disporre di ulteriore potenza e agilità, farà in modo che il Typhoon diventerà un’eccezionale macchina in qualsiasi spazio di battaglia futuro che si troverà ad affrontare.
Aviation Report: Anche la Spagna dovrebbe implementare il nuovo radar E-Scan nella sua attuale flotta, ma ci sono anche dei programmi per questa nazione di nuovi acquisti del velivolo Eurofighter a sostituzione degli F-18? Potrebbe allinearsi al progetto Quadriga tedesco?
Raffael Klaschka: Eurofighter ha già presentato a Madrid alcune proposte per la sostituzione degli F-18 dell’aeronautica spagnola che sono dispiegati presso le Isole Canarie. D’altro canto il governo spagnolo sta già cercando di assicurarsi 20 nuovi Typhoon per potenziare la sua attuale flotta nell’ambito di quello che viene chiamato Project Halcon.
Questo progetto incarna il piano più ampio condotto dalla Spagna per ritirare i suoi F-18 Hornet e sostituirli con i più recenti Eurofighter nel quinquennio che intercorrerà fra il 2025 e il 2030. Ci tengo ad evidenziare che l’ultimo Eurofighter destinato all’ aeronautica spagnola e facente parte del primo ordine è stato loro consegnato proprio all’inizio di quest’anno. Una volta concordato con il Governo il progetto Halcon, la produzione del Typhoon e il suo assemblaggio finale saranno effettuati presso lo stabilimento Airbus di Getafe almeno fino al 2030.
La Spagna è stata un membro sostenitore del programma Eurofighter sin dal suo inizio. Ciò le ha permesso di sfruttare il programma per sviluppare una solida industria aeronautica interna, la quale a sua volta ha fornito alla Spagna la sua indipendenza tecnologica.

Aviation Report: Il Project Centurion sviluppato dalla Royal Air Force ha aggiunto una serie di armamenti al velivolo. Quali sono? Questo upgrade potrà essere acquistato anche dagli altri partner del programma?
Raffael Klaschka: Il Progetto Centurion è stato suddiviso in due elementi principali: il primo chiamato Phase 2 Enhancement (noto come P2E), ha visto aggiungere alla suite armamento il missile A/A Meteor (Beyond Visual Range) assieme allo Storm Shadow. In seguito si è arrivati alla fase P3E, nella quale è stato aggiunto il missile da attacco al suolo Brimstone.
Dal modello standard che è stato consegnato a gennaio 2019, si è aggiunto anche un numero significativo di perfezionamenti, fra i quali quelli che i vari gruppi volo stanno attualmente operando in Tetro Operativo. Tali aggiornamenti riguardano la Paveway IV, il Meteor, l’AMRAAM e il Brimstone. Da tempo sono stati collaudati sul velivolo vari sistemi d’arma come l’ ASRAAM, e sono attualmente in fase di aggiornamento per contrastare il proliferare di future minacce e migliorare l’avanzamento dei sistemi di contromisure ad oggi disponibili.
Questo nuovo cambiamento farà senza ombra di dubbio la differenza per la forze aeree. Altri aggiornamenti poi sono continuamente apportati all’interfaccia uomo macchina (HMI). Bisogna dire che per i piloti il cambiamento più significativo è stato il passaggio dallo standard P1E allo standard P2E; ma il passaggio da P2E a P3E può sembrare quasi impercettibile in quanto erano già state effettuate una vasta serie di modifiche significative all’HMI. Tutta questa serie di modifiche però non è ancora giunta al termine in quanto tutti questi aggiornamenti sono ancora in fase di ulteriore perfezionamento e sviluppo e tutto questo con il fine ultimo per proiettare il Typhoon nella fase successiva del suo sviluppo.
Aviation Report: Abbiamo letto del velivolo in configurazione ISPA 6 Instrumented Series Production Aircraft e del programma di sviluppo P3Eb. Cosa rappresentano in termini di sviluppo tecnologico?
Raffael Klaschka: Il 23 dicembre 2019 presso il Flight Test Center della Divisione Velivoli Leonardo di Torino-Caselle, il primo EFA Instrumented Series Production Aircraft (ISPA 6) con le insegne della Kuwait Air Force ha completato con successo il suo primo volo. Questo velivolo è stato il primo apparecchio a volare con l’innovativo Radar Captor E-Scan Radar della Phase Enhancement P3Eb, e rappresenta ad oggi una pietra miliare chiave per l’ingresso in servizio dell’Eurofighter nello Stato del Kuwait. Grazie al Captor E-Scan e a diverse nuove aggiunte per quanto concerne il suo sistema d’arma, questa variante posizionerà l’Aeronautica Militare Kuwaitiana nell’avanguardia della tecnologia applicata ai velivoli da caccia.
Mentre altri velivoli appartenenti a diverse società partner di Eurofighter stanno testando parti specifiche di questa tipologia di configurazione, compreso lo sviluppo del radar E-Scan sia nel Regno Unito che in Germania, questo è il primo apparecchio dell’intera flotta che verrà consegnato in Medio Oriente. Il pacchetto di capacità per il Kuwait include anche l’integrazione dello Storm Shadow e del Brimstone, assieme ad altre armi con capacità aria-superficie.
Per il futuro si prevede inoltre l’integrazione di un nuovo pod designatore laser avanzato (il Lockheed Martin Sniper Advanced Targeting Pod) che amplierà così ulteriormente il numero di pod di designazione laser autorizzati ad essere impiegati sul velivolo; a questo va annoverato anche l’introduzione del pod di addestramento al combattimento DRS-Cubic ACMI P5 oltre ad un ausilio alla navigazione migliorato (VOR). Questo standard è attualmente la variante tecnologicamente più avanzata del jet da combattimento fino ad oggi mai realizzata, con un pacchetto di capacità che si basano efficacemente sul non plus ultra dei programmi di miglioramento esistenti.

Aviation Report: L’Eurofighter dispone ad oggi di uno dei sistemi di guerra elettronica più avanzati al mondo e ciò consente al velivolo di operare con capacità furtive. Può spiegarci meglio queste sue peculiarità e in cosa differisce da un velivolo con un’architettura di tipo stealth?
Raffael Klaschka: Va detto che occorrono due elementi fondamentali per avere la capacità di poter agire di nascosto: possedere la piena consapevolezza e conoscenza dell’ambiente in cui ci si troverà ad operare ed in secondo luogo bisogna essere difficili da osservare. La suite EW del Typhoon riesce infatti ad ottemperare perfettamente ad entrambe le richieste. In primo luogo, il sistema fornisce al pilota tutte le informazioni sulle potenziali minacce circostanti così il pilota risulta sempre al corrente di ciò che lo circonda ed è in grado di capire dove esse si trovano e con cosa sono equipaggiate. Il quadro complessivo dell’ambiente può essere anche costantemente aggiornato da altri operatori sulla scena, tramite il sistema EW del Typhoon.
Con un’immagine aggiornata, accurata e completa dell’ambiente, un pilota di Typhoon può assicurarsi di non trovarsi nel raggio d’azione di radar potenzialmente pericolosi.
Tuttavia, non è sempre possibile tenersi alla larga dalle minacce, quindi per ottemperare al secondo elemento fondamentale della furtività, è necessario rendere il Typhoon difficile da tracciare. Qui entra in gioco la suite EW la quale utilizza una gamma di componenti elettronici e contromisure che consentono al velivolo di nascondere digitalmente la propria firma, diventando invisibile ai radar. Oppure creare digitalmente un’immagine che possa risultare complessa e confusa (rumore) per un qualsiasi operatore nemico che dovesse stare in ascolto, negandogli di fatto una pulizia della traccia e impedendo di fatto di lanciare un missile terra aria contro il nostro velivolo.
È importante sottolineare che l’avanzata suite EW riprogrammabile del Typhoon consente al velivolo di reagire a un ambiente di minaccia in continua evoluzione cosa che la “furtività fisica” non può. Vale la pena ricordare, tuttavia, che entrambe le tecnologie hanno il loro posto negli scenari attuali e futuri e possono funzionare perfettamente in modo complementare, come dimostrato dal Regno Unito o dall’Italia.
Consideriamo per un attimo le minacce di oggi. Gli ultimi sistemi missilistici SAM hanno il loro hardware regolarmente aggiornato, vengono collegati alla rete e possono cambiare il loro comportamento quasi istantaneamente tramite riprogrammazione software. In breve, sono in continua evoluzione, creando un ambiente molto dinamico e altamente pericoloso. Per contrastare questo problema, i sistemi EW del Typhoon, hanno un’architettura prontamente riprogrammabile, la quale può evolversi digitalmente per mantenere il vantaggio del velivolo in combattimento anche se le minacce mutano intorno ad esso.
Il segreto di questo vantaggio sono i “dati di missione”, un termine che suona relativamente benigno ma è in realtà critico per le prestazioni EW di un aereo tanto da essere fondamentale per la sua sicurezza. I dati di missione sono le informazioni sulle minacce che consentono ai sensori del Typhoon di riconoscerle e al contempo di utilizzare le contromisure elettroniche più appropriate oppure suggerire una tecnica di evasione per tenere l’apparecchio al sicuro lontano dai pericoli. Per alcuni velivoli, i “dati di missione” sono controllati o da nazioni straniere o da produttori terzi di piattaforme, il che significa che gli aggiornamenti possono richiedere anche mesi o addirittura anni.
Con il Typhoon invece, che dispone di un sistema aperto, riprogrammabile e aggiornabile dall’operatore, una nuova minaccia segnalata come “sconosciuta” durante la missione in corso può essere programmata nel sistema soltanto in poche ore, il che significa che questa minaccia verrà identificata e affrontata già a partire dalla missione successiva.
Leonardo fornisce una formazione completa alle nazioni partners nella programmazione del Typhoon assieme allo sviluppo di tattiche e contromisure (opzionali) in modo che queste siano in grado di trarre vantaggio dalle capacità delle apparecchiature in modo rapido e al contempo efficace.
Aviation Report: Ci può dire in cosa consiste lo studio Typhoon Long Term Evolution (LTE)?
Raffael Klaschka: Lo studio LTE sosterrà il futuro dell’Eurofighter identificando una suite di nuove tecnologie e di ulteriori miglioramenti destinati sia all’infrastruttura del sistema di armamento oltre che al suo propulsore. Il nostro obiettivo è permettere al velivolo di risultare sempre perfettamente efficace sotto un profilo di tipo operativo anche nei decenni a venire.
Aviation Report: All’International Fighter Conference 2019 di Berlino Airbus e i propri partner hanno presentato il concept dell’Eurofighter ECR (Electronic Combat Role). Ci può dare qualche dettaglio in più sulla tecnologia e le capacità di questa versione dell’Eurofighter e dire se qualche nazione ha già mostrato interesse per questa versione ECR?
Raffael Klaschka: Come ci aspettavamo, il concept ha dimostrato fin da subito un ottimo potenziale di flessibilità di utilizzo per questo sistema d’arma ed è nato come una soluzione che potesse adattarsi ad una serie di specifici requisiti richiesti dalla Germania. In ogni caso questa tecnologia sarà anche disponibile ai clienti del Future Export. Ci sono diversi modi di utilizzare questa configurazione e noi ci siamo limitati a presentarne giusto uno.
Aviation Report: Quadriga, Centurion, ECR, LTE. Rispetto allo sviluppo del New Generation Fighter, parte integrale del Future Combat Aircraft, come verranno sfruttati tutti questi upgrades messi in campo sull’Eurofighter? L’Eurofighter potrà fungere da ponte per un futuro trasferimento tecnologico?
Raffael Klaschka: Il Typhoon sarà una delle piattaforme principali in cui le nuove tecnologie verranno integrate e consolidate per prime. Il Typhoon giocherà un ruolo fondamentale in qualsiasi Future Combat Air System. La chiave è il potenziale di crescita e la capacità di connettersi ed integrarsi in un Future Combat Air Systems. Ne sentiremo di più lungo la strada. E-Scan è il primo passo.

Aviation Report: Secondo lei quali saranno le chiavi e le capacità obbligatorie per gestire e vincere nel futuro spazio di battaglia negli anni a venire?
Raffael Klaschka: Anche se, da un punto di vista logico, dobbiamo continuare il viaggio evolutivo dell’Eurofighter, nessuno può anticipare esattamente cosa potrebbe essere necessario per gli anni 2060 e oltre. Ciò è dovuto al fatto che nessuno sa come sarà allora l’ambiente della minaccia.
Quello che sappiamo per certo oggi è che l’Eurofighter offre un enorme potenziale di crescita, in termini di connettività e capacità di sfruttare appieno i sensori attuali e futuri. Sbloccare questo potenziale è la chiave per garantire che l’aereo rimanga rilevante nei decenni a venire come lo è oggi.
Mentre i dettagli diventano sempre più sfumati man mano che sviluppi, alcune delle caratteristiche fondamentali necessarie per mantenere la rilevanza con l’evolversi delle minacce sono già chiaramente visibili. Questi includono consapevolezza sul campo di battaglia, interoperabilità, connettività, potenza di fuoco flessibile e resilienza informatica. Se quella lista della spesa rappresenta i requisiti di base di un futuro comandante, la domanda successiva è: quali sono i fattori abilitanti fondamentali che aiuteranno a trasformarla da una lista dei desideri a un accordo concluso?
Dal punto di vista di un pilota, diresti che in scenari complessi aria-aria e aria-terra avrai bisogno di una consapevolezza del campo di battaglia a 360 gradi. Avrai bisogno di connettività per operazioni tattiche, di processi decisionali e di condivisione di dati / immagini. Inoltre, con così tanto affidamento sui dati, avrai bisogno di una resilienza informatica incredibilmente sicura. E, alla fine della giornata, dovrai ancora essere in grado di utilizzare una potenza di fuoco flessibile e scalabile.
Quindi, per rendere l’Eurofighter adatto al futuro, è necessario considerare alcuni fattori abilitanti: molti di questi saranno richiesti in futuro su tutti i tipi di risorse, non solo sull’Eurofighter.
Significa aumentare la capacità di elaborazione a bordo ad un livello elevato per essere in grado di far fronte a tutte le nuove tecnologie e informazioni che saranno raccolte da una gamma di sensori più sofisticati, sia a bordo che altrove, come ad esempio da un FAC – Forward Air Controller. Significa anche avere la capacità di elaborare, presentare e condividere dati. Significa avere la capacità di trasportare un’ampia varietà di armi e, spesso, utilizzarle nella stessa missione.
Il modo in cui utilizziamo questi armamenti dovrebbe essere scalabile. Il pilota dovrebbe essere in grado di scegliere dal cannone dell’aereo, fino a una bomba da 2000 libbre, ed essere in grado di rilasciare queste diverse armi in qualsiasi modo abbia bisogno.
Aviation Report: Ci sono novità sulle valutazioni di Svizzera e Finlandia sui loro programmi di sostituzione della flotta F-18 o è ancora presto per valutazioni e decisioni?
Svizzera (Franz Posch, CEO Airbus DS Schweiz)
La Svizzera deve sostituire la sua vecchia flotta di F-5 e F-18, che dovrebbero essere messi fuori servizio gradualmente tra il 2025 e il 2030. Il concorso è iniziato con una richiesta di proposta nel 2018, incentrata sulle capacità che stavano cercando per la sostituzione.
La Svizzera è uno Stato neutrale, non un membro della NATO, e il suo compito principale è la polizia aerea, ma in “situazioni intense” vuole essere in grado di difendere il proprio spazio aereo.
La Svizzera chiede 36 aeromobili in condizioni complete, con tutto incluso nel loro pacchetto. Vogliono anche avere un prezzo unico per quattro aerei aggiuntivi, con un budget di 6 miliardi di franchi svizzeri. La Svizzera chiede anche un impegno di compensazione pari al 60% del prezzo di acquisto.
“Abbiamo effettuato tutte le missioni e svolto tutti i compiti che ci hanno assegnato. Avevamo un aereo biposto e si sono seduti nella parte posteriore per avere una visione diretta. Volavano anche insieme a noi usando i loro F-18 per vedere da vicino cosa stavamo facendo. Dopo i voli, i piloti hanno preso parte ad ampi debriefing. L’intero sforzo è stato svolto in modo estremamente professionale da entrambe le parti. Esistono regole molto rigide che governano il processo, ma il risultato è che il cliente è stato davvero soddisfatto “.
Le valutazioni della Svizzera hanno evidenziato un altro punto di forza dell’Eurofighter: l’affidabilità. “Abbiamo portato un Airbus A400M carico di pezzi di ricambio in Svizzera per la prova, ma non abbiamo avuto bisogno di una sola vite, il che ha dimostrato loro l’alta affidabilità dell’Eurofighter“.
Oltre ai voli, il team svizzero ha anche effettuato prove al simulatore in Germania e nel Regno Unito, esaminando una serie di diverse configurazioni di armi, in modo che potessero avere un’idea di ciò che è possibile fare in diversi scenari.
Nel gennaio di quest’anno, il team svizzero ha ricevuto la RFP Parte 2 che pone l’accento su ciò che effettivamente verrà fornito. Airbus e la Repubblica federale di Germania hanno presentato la loro offerta ufficiale all’Ufficio federale degli armamenti Armasuisse per la vendita di aerei Eurofighter alla Svizzera il 18 novembre scorso. Franz Posch ha detto: “Questo è tutto, fino alla selezione del modello e questo verrà effettuato nel primo trimestre del 2021. Tuttavia, i dettagli finali sul dimensionamento della flotta, le armi e l’equipaggiamento della missione saranno presi dopo la selezione del modello“.
La decisione finale sarà presa a livello ministeriale, di tutti e sette i ministri, perché è una decisione strategica. Non si tratta solo del prodotto. Si tratta di una partnership, delle loro relazioni di sicurezza e questo è un fattore molto importante nel processo. La nostra forte convinzione è che abbiamo una soluzione molto stabile.
Finlandia (John Rossall, HX Campaign Director, BAE Systems)
Anche la Finlandia è alla ricerca di una sostituzione per la sua flotta di F-18 e i tempi di consegna sono simili, essendo richiesti tra il 2025 e il 2030. Il requisito principale della Finlandia è difendere il proprio territorio. L’Eurofighter è veloce, può volare in alto e trasportare una serie di armi avanzate, ed è esattamente ciò di cui hai bisogno quando hai una minaccia nel tuo spazio aereo.
John Rossall ha detto: “La Finlandia ha identificato una serie di scenari che devono sconfiggere. La configurazione dell’Eurofighter che proporremo includerà capacità che attualmente non sono presenti sull’aereo oggi, ma fanno parte dei requisiti della Royal Air Force britannica e saranno incorporate prima dell’inizio delle consegne“.
L’Eurofighter è stato progettato per essere un fenomenale caccia per la superiorità aerea. Il programma Centurion ha trasferito capacità aria-superficie all’Eurofighter che lo ha reso tra i migliori velivoli da combattimento multi/swing-role al mondo. L’investimento in Eurofighter, che introdurrà nuove armi complesse, amplierà l’inviluppo di volo, migliorerà i suoi sensori e le interfacce uomo-macchina, per rendere l’Eurofighter una capacità molto forte per la Finlandia. Aggiungi la capacità militare alla partnership politico e industriale in Europa e l’Eurofighter vince. Una decisione è prevista per aprile del 2021.
Aviation Report: Quali sono i vostri attuali clienti e a quanto ammonta la flotta complessiva di aeromobili consegnati oltre a quelli previsti per il prossimo futuro?
Raffael Klaschka: Attualmente l’Eurofighter Typhoon è l’aereo scelto da nove nazioni che sono: Germania, Italia, Regno Unito,Spagna, Austria, Oman, Arabia Saudita, Kuwait e Qatar. Sono stati ordinati più di 660 aerei e circa 570 sono quelli attualmente operativi.

Aviation Report: Per concludere: nei prossimi anni quanto sarà importante sia per l’Europa che per la sua industria aerospaziale lo sviluppo dell’Eurofighter e del progetto FCAS?
Raffael Klaschka: I continui investimenti dell’Europa nello sviluppo delle capacità di Eurofighter saranno fondamentali per l’implementazione di successo delle capacità future, qualunque siano le soluzioni FCAS europee perseguite. L’Eurofighter è la collaborazione europea per la difesa di maggior successo di sempre. Abbiamo 660 aerei in ordine, più di 570 consegnati. E riceviamo feedback fantastici dai nostri clienti. Non siamo solo “rilevanti”, ma fondamentali per la futura base dell’industria della difesa europea.
Signor Klaschka la ringrazio molto per il suo tempo e per questi importanti aggiornamenti.
Intervista a cura di: Stefano Monteleone
Photo credits: Eurofighter Jagdflugzeug GmbH, Archivio Aviation Report