A “Donne e volo” abbiamo con noi la grandissima Nicole Fedele. Nicole è pilota di parapendio dal 2002, Componente femminile della Squadra Nazionale Italiana di Parapendio, Medaglia d’Oro ai Campionati Europei 2012, vincitrice della Superfinale di Coppa del Mondo 2012, Medaglia di Bronzo Individuale e Argento a Squadre ai Campionati Mondiali 2013, detentrice di 8 Record del Mondo.
Buongiorno Nicole e grazie per averci concesso questa intervista.
Aviation Report: Innanzi tutto, qual è stata la molla che le ha fatto decidere di spiccare il volo e perché proprio in parapendio?
Nicole Fedele: Ero ancora una ragazzina e mi piaceva praticare qualsiasi tipo di sport all’aria aperta. La scintilla è scoccata la prima volta che ho visto un parapendio volare sopra i cieli di casa mia, a Ovaro. Non sapevo nemmeno cosa fosse un parapendio ma ricordo di aver sentito un’immediata attrazione per quell’oggetto volante al punto che decisi istantaneamente che avrei volato anch’io! Non ho nemmeno chiesto di fare un volo in biposto prima per capire se mi sarebbe piaciuto. Avevo già dentro di me la certezza che volevo volare.
Aviation Report: Può spiegare ai nostri lettori cos’è il parapendio? E’ davvero uno sport estremo come dicono in molti?
Nicole Fedele: Se praticato con le dovute attenzioni non è così pericoloso come si potrebbe erroneamente pensare. A differenza della bici da strada, per esempio – che è un’altra mia passione – in aria sei sostanzialmente da solo e non devi fare i conti con le distrazioni o le imprudenze degli altri come succede spesso sulla strada per cui le probabilità di avere un incidente automaticamente si abbassano. La maggior parte degli incidenti in parapendio sono dovuti ad una mancanza del pilota che può essere tradotta in una sottovalutazione delle condizioni meteorologiche oppure in una sovrastima delle proprie capacità, ovvero il più delle volte la scelta di un mezzo non adeguato alla propria esperienza di volo.
Aviation Report: Quali emozioni si provano a volare con questo mezzo?
Nicole Fedele: E’ difficile descriverlo a parole ma dovendo sintetizzare quello che a me piace di più è la libertà di potersi spostare e coprire lunghe distanze con il solo aiuto delle correnti ascensionali, utilizzando l’intuizione e la strategia. E’ surreale volare per chilometri e chilometri, sorvolare paesaggi diversi, incrociare rapaci, salutare le persone che camminano sui sentieri di montagna, guardarsi intorno ed essere in grado di scorgere una cascata incastonata nella roccia oppure un branco di cinghiali correre fra i boschi e tutto ciò con un mezzo così semplice ed ecologico come il parapendio.
Aviation Report: Nicole, Lei ha iniziato a volare su una montagna molto bella, il monte Zoncolan: com’è la Carnia, ma più in generale il Friuli, visto dal cielo? Cosa le piace di questa magnifica regione?
Nicole Fedele: La Carnia è tutta da scoprire e sicuramente poco valorizzata dai suoi stessi abitanti, questo anche per colpa della mentalità un po’ chiusa e poco predisposta ad interagire con l’esterno tipica delle persone che vivono in alta montagna. E’ un vero peccato perché a livello naturalistico la Carnia ha tantissimo da offrire, non meno di altre mete turistiche molto più gettonate, ma manca il giusto approccio da parte dei locali per sviluppare il turismo a 360 gradi.
Aviation Report: Nicole lei ha stabilito il nuovo record del mondo femminile di distanza libera volando per 401 km tra le montagne brasiliane per più di nove ore: cosa si prova durante questi voli cosi lunghi ed impegnativi?
Nicole Fedele: In realtà lo scorso anno ho realizzato un nuovo personal best con un volo di 450km volando per 11 ore consecutive, sempre in Brasile. Ci vuole molta forza mentale e lucidità, parecchia motivazione e determinazione. Non è un volo semplice: la sveglia suona ogni mattina alle 4:30 e quando, a distanza di giorni, la stanchezza fisica e mentale comincia a farsi sentire non è sempre facile mantenere alta la motivazione senza essere sopraffatti dalla frustrazione perché il risultato sperato tarda ad arrivare.
Aviation Report: Che tipo di preparazione serve per affrontare un volo del genere?
Nicole Fedele: E’ necessario volare per svariate ore in diverse condizioni ed avere una preparazione fisica adeguata a rimanere in aria per così tante ore ed affrontare un intenso stress fisico e mentale per più giorni consecutivi. Quando si è a terra è importante mangiare bene ed idratarsi bene, riposare a sufficienza e conservare le energie per il tentativo seguente.
Aviation Report: Nella sua lunga carriera qual è la cosa più curiosa che le è successa per aria?
Nicole Fedele: Me ne sono successe parecchie ma quella che mi viene in mente ora è quando sono entrata volontariamente in un dust devil sopra una discarica e sono stata letteralmente catapultata dal suolo a 2000m in un vortice di immondizia che saliva insieme a me.
Aviation Report: C’è una domanda che mi pongono sempre quando parlo di volo: “ma non hai paura quando sei lassù?” ora la giro a lei: Nicole, lei ha paura quando vola?
Nicole Fedele: Certo, spesso ho paura ed è normale che sia così. Si tratta ovviamente di una paura “sana” e allo stesso tempo indispensabile a mantenere un certo livello di stress positivo (eustress) che aiuta a focalizzare meglio l’attenzione su quello che sto facendo, a vedere i pericoli concreti, a tenere alta la concentrazione durante tutto il volo.

Aviation Report: Da donna, quali sono le difficoltà che ha dovuto affrontare per avvicinarsi a questo sport?
Nicole Fedele: Sicuramente il parapendio non è visto come uno sport prettamente femminile ma non ho mai badato ai cliché e quando voglio qualcosa non mi faccio mettere dei freni dagli altri. E’ stato più difficile a livello lavorativo perché in Italia sono l’unica donna che ha fatto del parapendio il proprio lavoro e non è stato facile essere accettata dalla concorrenza maschile.
Aviation Report: Cosa si sente di dire ad una ragazza o ad una donna, che vuole avvicinarsi al parapendio ed ha paura? Quali consigli si sente di dare?
Nicole Fedele: Se una persona, uomo o donna che sia, si avvicina al parapendio già con la paura forse significa che non è la strada giusta da percorrere. Ci vuole entusiasmo e passione per intraprendere questo percorso. Vedo spesso molte persone che vengono a volare in biposto come se fosse una prova di coraggio, per superare la paura del vuoto o dimostrare a se stessi che possono vincere le proprie debolezze. Per quello che ho potuto vedere durante il mio percorso, nessuna di queste persone ha mai cominciato a volare. Per queste persone è stata una sfida con sé stessi per poter dire “Ce l’ho fatta, ho volato!” oppure per (di)mostrare agli amici di averlo fatto ma niente di più. La passione per il volo deve venire da dentro, non è qualcosa che fai perché ti spinge l’amico o perché vuoi dimostrare qualcosa agli altri.
Aviation Report: Quali sono le sfide che la attendono nel prossimo futuro?
Nicole Fedele: Il prossimo anno mi piacerebbe tornare in Brasile, covid 19 permettendo, per provare a migliorare ulteriormente il mio personal best e magari superare la barriera dei 500km. Sarebbe proprio una bella soddisfazione riuscirci!
Nicole è stato un piacere parlare con Lei, a nome della redazione di Aviation Report grazie per il tempo che ci ha dedicato.
Intervista a cura di: Emanuele Ferretti