A circa due anni dall’incidente dell’F-35B britannico che si era schiantato nel Mediterraneo dopo un tentativo di decollo dalla portaerei della Royal Navy, HMS Queen Elizabeth, il Ministero della Difesa ha pubblicato il rapporto finale dell’indagine sulla perdita del velivolo di quinta generazione inglese. Il rapporto sostanzialmente ha evidenziato preoccupazioni più ampie sulla sicurezza e la protezione dei velivoli a bordo della portaerei durante la sua prima crociera operativa di debutto.
La causa immediata dell’incidente che ha coinvolto l’F-35B, seriale ZM152, è stata una copertura del motore del jet stealth bloccata nella presa d’aria, cosa che era già stata confermata in un primo rapporto delle autorità britanniche diffuso lo scorso anno. Il velivolo era uno degli otto Lightning del 617 “Dambusters” Squadron della RAF, che avevano preso parte ad un dispiegamento attraverso l’Oceano Indiano nel Pacifico a bordo dell’ammiraglia da 65.000 tonnellate della Royal Navy da quando era salpata a maggio del 2021.
Le coperture delle prese d’aria aiutano a proteggere il motore, quando il velivolo è fermo, dai danni provocati da oggetti che potrebbero entrare nel motore stesso. In questo caso, il personale a terra non si era accorto che proprio una di queste coperture si era incastrata nella presa d’aria, provocando così l’incidente. La copertura ha ridotto il flusso d’aria al motore e il velivolo ha subito una perdita di potenza durante la corsa di decollo. Invece delle 38.000 libbre di spinta previste per il decollo corto il motore ha erogato solamente 31.500 libbre, equivalenti ad un deficit del 17%.
Dal video che era emerso e pubblicato su Twitter poco dopo l’incidente dell’F-35B britannico, si può vedere che quando l’aereo ha raggiunto lo sky jump della portaerei, l’ultimo tratto del ponte di volo, il pilota ha tentato di interrompere il decollo riducendo al minimo l’accelerazione e frenando contemporaneamente. Tuttavia, il jet è finito oltre la fine della rampa, con la conseguente espulsione del pilota, con il seggiolino eiettabile, che fortunatamente è sceso direttamente sulla nave.
L’F-35B è irrimediabilmente precipitato in mare rimanendo brevemente a galla accanto alla portaerei prima di affondare sul fondo del Mediterraneo dove si è adagiato in gran parte intatto, ma capovolto sul fondo del mare, a una profondità di oltre 6.500 piedi. Un certo numero di “parti minori”, tra cui il sedile eiettabile Martin Baker US16E, si sono separate dal resto dell’aereo, ma sono state successivamente localizzate vicino al relitto principale, secondo il rapporto del Ministero. Il relitto del caccia e le altre parti “distaccate” sono state infine portate in superficie nel dicembre 2021, come riportato qui, per un costo di circa 3,35 milioni di dollari.
Sebbene il problema della copertura sia stata la causa principale dell’incidente, il rapporto ha anche segnalato altri fattori che hanno contribuito all’incidente dell’F-35B britannico. Tale era il livello di preoccupazione per altre potenziali carenze che il rapporto formula non meno di 46 raccomandazioni su cose che dovranno essere cambiate nel prossimo futuro.
Forse la cosa più allarmante che è emerge è il fatto che molti membri del personale a bordo della portaerei, in particolare quelli incaricati di pilotare e mantenere gli F-35B, non avevano ricevuto un addestramento sufficiente per le operazioni in mare, un problema aggravato da alti livelli di affaticamento. Inoltre è emerso che solo il 55% del personale del 617 Squadron della RAF aveva una precedente esperienza imbarcata. L’indagine rileva inoltre che lo squadrone “avrebbe affrontato un ritmo operativo più elevato di quello per cui era preparato”, anche perché si trattava del primo dispiegamento su portaerei per gli F-35B del Regno Unito.
Non c’è dubbio che utilizzare i jet ad alte prestazioni dai ponti di volo delle portaerei è tra le operazioni più impegnative nell’ambito dell’aviazione militare e sui ponti di volo un livello di rischio sarà sempre presente. Con ancora una piccola flotta di F-35B e con ancora preoccupazioni persistenti sulla dimensione complessiva che questa flotta avrà nel prossimo futuro, anche la perdita di un solo di questi aerei è stata particolarmente sentita, soprattutto, come già detto, in occasione di quella che è stata una crociera operativa di altissimo profilo.
Immagini: UK MoD Crown Copyright 2023