La costa dei Trabocchi è un tratto di litorale del Medio Adriatico compreso tra Ortona e Vasto caratterizzato dalla presenza di queste macchine da pesca su palafitte, i trabocchi appunto, e che ha ispirato anche Gabriele D’Annunzio che li descriveva come “ragni colossali” nel suo capolavoro “Il trionfo della morte”.
Da anni vengo qui con i mezzi più disparati, dalla moto, al paramotore, alla canoa eppure… eppure c’è una vocina dentro di me (sempre lei) che mi dice di tornare qui alla ricerca di qualcosa… Già ma che cosa?
Paglieta (CH) 14 agosto 2020 ore 18:00, campo base dell’ASD LET’S FLY
Un elicottero Robinson R22 fa bella mostra di se alla base, mentre tutto intorno l’odore degli arrosticini pervade l’ambiente circostante: “Volo, birra e arrosticini, che sia qui quello che sto cercando?” mi chiedo mentre mi avvicino incuriosito al campo volo.
Nemmeno il tempo di ambientarmi che sono già seduto sull’R22, cinture ben allacciate e macchina fotografica in mano: “Andiamo, ti porto alla scoperta di questo luogo cosi bello e magico” mi dice Miki il mio pilota. L’elicottero si solleva da terra e seguendo il corso del fiume Sangro vira poi verso nord verso Fossacesia mentre il mio cuore batte a mille. Ho sempre snobbato gli elicotteri con motori a pistoni, li ho sempre ritenuti piccoli, angusti e poco sicuri ed invece mi devo ricredere, sono comodi anche per uno alto quasi 1.90 come me, sicuri e offrono un ampio parabrezza che permette di ammirare l’ambiente circostante.
Il paesaggio, il vero protagonista di questo volo, si mostra in tutta la sua ingenua bellezza: si ingenua, l’ho detto anni fa e lo dico ancora, questo tratto di mare è ingenuo, semplice, un po’ come una ragazza acqua e sapone ma dalle forme generose! La Costa dei Trabocchi non è come altre zone di mare che sono state ritoccate, abbellite e (purtroppo) snaturate, queste zone sono rimaste quello che erano una volta: semplici e genuine!
L’elicottero vola alto mentre i primi trabocchi si mostrano ai nostri piedi: “Rimangono tutti a bocca aperta quando sorvolo questo tratto di costa” esordisce Miki “li vedi tutti increduli ad osservare questi ragni colossali”. “Si sono davvero belli e imponenti” – rispondo – “e la luce tenue del tramonto li rende ancora più suggestivi!”
Uno ad uno i Trabocchi si mostrano ai nostri piedi, Miki oltre che essere un ottimo pilota si rivela un provetto cicerone e mi racconta come questi “ragni colossali” da articolati strumenti di pesca siano stati trasformati in attrazioni turistiche, ristoranti, b&b il tutto senza snaturare la loro struttura. Superiamo i Ripari di Giobbe, una zona caratterizzata da piccole spiagge e da un promontorio di roccia bianca che si tuffa a picco sul mare Adriatico e in un attimo siamo ad Ortona con il suo castello aragonese risalente al XV secolo che domina su tutta la città.
Facciamo dietrofront puntando verso sud e seguendo idealmente il vecchio tracciato della ferrovia ora trasformato in una pratica pista ciclabile: “la bicicletta… potrebbe essere un altro mezzo perfetto per ammirare questo tratto di costa!” dico a Miki mentre vira largo sopra l’Abbazia di San Giovanni in Venere, una chiesa romana edificata sopra un tempio pagano su un promontorio, con affreschi medievali e una vista sulla costa dei Trabocchi. Quando penso di aver visto tutto e mi rassegno all’idea di tornare con i piedi per terra ecco che l’elicottero inaspettatamente prosegue verso sud, verso Lei, la bellissima Punta Aderci, una zona di mare caratterizzata da falesie, dune e roccia combinate con acque blu e fondali marini limpidi e trasparenti e un bellissimo trabocco, la perla di questo tratto di costa.
Incantato dalla bellezza e dai colori rimango in silenzio per alcuni secondi, provo, si ci provo ogni volta, con uno scatto, con una foto particolare, con un dettaglio, provo a rendere grazia alla bellezza di questo posto ma, come sempre mi dico, certi posti non li racconti e non li fotografi, certi posti vanno visti di persona!
L’elicottero vira verso ovest, pochi minuti e siamo a terra dove il dispiacere del non poter essere in aria viene ampiamente colmato dagli arrosticini cucinati dagli altri membri dell’ADS e da una birra gelata: volo, arrosticini e birra, cosa vuoi di più dalla vita?
Un ringraziamento speciali a Miki, Antonello e Giovanni, rispettivamente pilota, Presidente e vicepresidente dell’ASD LET’S FLY di Paglieta (CH), la loro professionalità oltre che la loro accoglienza mi ha permesso di vivere a pieno questa esperienza, se capitate da queste parti passate a trovarli: potrete vivere un’esperienza unica nel suo genere.
Testo e immagini: Emanuele “Mané” Ferretti
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Molto bello, la settimana scorsa sono stato al trabocco Punta Rocciosa, che è il primo della serie di foto. Però la qualità delle foto è da migliorare, forse è stato usato un semplice telefonino.
Gentile Carlo,
grazie per il feedback, le fono sono ottimizzate per il web e quindi sono in bassa definizione per ottimizzare il caricamento del sito.
Cordiali saluti
La redazione di Aviation Report