Siamo andati a visitare lo stabilimento Airbus Helicopters di Marignane, in Francia, dove vengono assemblati i principali elicotteri di casa Airbus. Due parole su Airbus Helicopters: con circa 20.000 dipendenti in tutto il mondo, Airbus Helicopters è il principale produttore di elicotteri al mondo, con un fatturato di 6,3 miliardi di euro.
La sua flotta comprende attualmente 12.000 velivoli, operati da oltre 3.000 clienti in circa 150 paesi. Airbus Helicopters ha una forte presenza internazionale grazie alle sue filiali e partecipazioni in 24 paesi e dispone di una rete globale di centri di manutenzione, centri di formazione, distributori e agenti autorizzati.
La gamma di elicotteri civili e militari di Airbus Helicopters è la più vasta al mondo e rappresenta un terzo della flotta di elicotteri civili e parastatali in servizio a livello mondiale. Nel 2015 l’acquisizione ordini per la divisione elicotteri del gruppo Airbus è stata di € 6,168 miliardi (rispetto a € 5,469 miliardi nel 2014) e il portafoglio ordini al 31 dicembre 2022 è stato di € 11.769 miliardi.
La priorità del Gruppo è “garantire il massimo livello di sicurezza alle migliaia di persone che, ogni anno, compiono più di 3 milioni di ore di volo a bordo dei propri elicotteri“. La sede dell’azienda si trova nel sud della Francia a Marignane, vicino a Marsiglia, dove ha il suo principale sito produttivo francese, l’altro è a Dugny, vicino a Parigi.
L’azienda ha sede anche in Germania, a Donauwörth (Baviera) e in Spagna, ad Albacete (Castiglia-La Mancia). L’azienda ha numerose filiali in tutto il mondo, anche negli Stati Uniti dove American Eurocopter produce modelli per il mercato americano, tra cui l’UH-72A Lakota, e in Australia dove producono le versioni australiane del Tiger e dell’NH90.
A Marignane vengono assemblati quasi tutti gli elicotteri della gamma Airbus: dagli elicotteri monomotore leggeri a quelli grandi da trasporto. Nella tabella che riportiamo di seguito trovate l’elenco degli elicotteri prodotti in base alla tipologia.
Tabella sintetica degli elicotteri in produzione a Marignane | |||
Versione civile |
Denominazione civile |
Versione militare |
Denominazione militare |
Leggeri | |||
Eurocopter EC 120 Colibri | H120 | ||
Aérospatiale AS 355 Ecureuil 2 | H125 | Aérospatiale AS 355 Fennec 2 | H125M |
Eurocopter EC 130 | H130 | ||
Medi | |||
Eurocopter X3 | AS365 N3+ | ||
Eurocopter EC 155 | H155 | Aérospatiale AS 565 Panther | AS565MBe |
Airbus Helicopters H 160 | H160 | ||
Eurocopter EC 175 | H170 | ||
Pesanti | |||
Aérospatiale AS 332 Super Puma | AS332C1e | ||
Aérospatiale AS 332 Super Puma | AS332L1e | Aérospatiale AS 532 Cougar | AS532ALe |
Eurocopter EC 225 Super Puma | H225 | Eurocopter EC 725 Caracal | H225M |
Speciali | |||
Eurocopter Tiger | EC665 Tiger | ||
NHIndustries NH90 | NH90TTH NH90NFH |
Nello stabilimento di Airbus Helicopters di Marignane lavorano quasi 9.000 dipendenti, divisi tra progettazione, assemblaggio, formazione e servizio clienti. Nel 2016 è stato aperto un grande centro di sviluppo, che riflette l’impegno di Airbus per l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo.
A vederlo da fuori, lo stabilimento di Marignane è immenso, con grandi parcheggi e un H125 con il rotore di coda intubato come Gate Guardian. Entriamo accompagnati dal personale di Airbus Helicopers Italia che, con estrema competenza e gentilezza ci conducono nel delivery center per la parte H125, dove assistiamo alla consegna di un H125 per un cliente italiano. L’ambiente è molto curato e studiato per mettere a proprio agio il cliente e l’accoglienza è di primo livello, qui è evidente che nulla è lasciato al caso.
Ci spostiamo in linea volo, dove il personale ci dà delle brevi indicazioni su come comportarci e da dove possiamo ammirare l’H125 ancora verniciato con il primer. Enrico, la persona incaricata di fare l’accettazione dell’elicottero, si muove sicuro introno all’elicottero, ne osserva minuziosamente ogni singolo dettaglio: il suo è un lavoro molto bello ma non facile, che richiede una grande preparazione ed attenzione ad ogni minimo particolare. Controlli ok, una occhiata ai documenti ed Enrico dà l’ok, l’elicottero può essere ritirato. Foto di rito davanti l’elicottero e ci congediamo per andare a scoprire i segreti dello stabilimento Airbus Helicopters di Marignane.
La nostra visita inizia in uno dei posti più segreti e blindati di questo stabilimento: il reparto sperimentale. Belen, la nostra referente qui a Marignane, ci porta a vedere uno dei progetti più avveniristici di Airbus Helicopters: il progetto Racer. Di questo elicottero ne abbiamo parlato qualche settimana fa in questo articolo.
Superiamo diversi controlli in quanto il reparto sperimentale è accessibile solo agli addetti ai lavori o a pochi fortunati e noi siamo tra quelli. Eccolo il Racer, assomiglia un po’ al 160 ma le dimensioni e l’ingombro sono ben diversi, come diverse sono le missioni che verranno affidate a questo elicottero. I tecnici di Airbus si prodigano nel darci spiegazioni e informazioni, ogni nostra domanda ottiene delle valide risposte. Sono sicuro che negli anni a venire assisteremo ad una vera rivoluzione per quanto riguarda l’ala rotante ed il Racer sarà uno dei protagonisti.
Lasciamo l’area sperimentale e percorriamo alcuni metri fino all’ingresso delle linee di produzione dei monomotori H125 ed H130. Gli elicotteri monomotore rivestono una importanza primaria per Airbus Helicopters, l’H125 è uno degli elicotteri più venduti al mondo con oltre 7000 macchine consegnate ed è un punto di riferimento al livello mondiale per quanto riguarda il lavoro aereo; mentre l’H130 grazie alla sua cabina spaziosa e ai sui ampi vetri, è un punto di riferimento per il trasporto passeggeri in aree turistiche; Airbus ha investito molto su questi elicotteri rinnovando l’avionica, semplificando la manutenzione e rendendo questi elicotteri sempre più performanti.
Il rateo produttivo è di 80 H125 al mese, tanti per un elicottero, questo ha richiesto una organizzazione attenta del reparto e del processo produttivo. Organizzazione è la parola che più mi colpisce una volta varcato l’ingresso della linea di produzione dei monomotori; Un’organizzazione maniacale dell’intero processo produttivo dove nulla è lasciato al caso.
Fa specie vedere le scocche grezze venir man a a mano assemblate, vedere riempite con cablaggi, strumentazioni digitali, serbatoi turbine e ogni sorta di organo meccanico, tutto in maniera ordinata, pulita e calma. Ho visitato tante aziende e devo dire che qui a Marignane le parole pianificazione ed organizzazione trovano la massima espressione. Osservo ogni minimo dettaglio cercando una sbavatura, una imperfezione, un dettaglio trascurato ma non riesco a trovare nulla di tutto ciò.
Organizzazione del lavoro a parte, c’è un’altra cosa che mi colpisce da subito: l’ambiente di lavoro. Ci sono molti giovani, a cominciare dal responsabile della linea produttiva, una persona molto pacata che con termini semplici ci spiega come riesca a mantenere un rateo produttivo così alto senza inficiare la sicurezza.
Il pranzo è l’occasione per conoscere meglio la simpaticissima Belen e per farci spiegare come Airbus abbia lavorato molto negli ultimi anni per rendere lo stabilimento più a misura d’uomo per aumentare la produttività, uno stabilimento curato dove ampio spazio è stato dedicato alle aree verdi, davvero molto curate, o a dei lounge dove poter lavorare sorseggiando un caffè. La sensazione è quella di essere in un piccolo resort, molto curato ed organizzato e non in una fabbrica e questo è il complimento più bello che si possa fare ad una azienda.
La nostra visita prosegue nell’area dedicata all’assemblaggio dei bimotori ed in particolare dell’H160. L’H160, è stato progettato come un elicottero multiruolo, sia in ambito civile che militare, in grado di svolgere un’ampia gamma di missioni come il trasporto offshore, EMS, l’aviazione privata e d’affari, così come il servizio pubblico, integra le più recenti innovazioni tecnologiche di Airbus. Alimentato dagli ultimi motori Arrano di Safran Helicopter Engines, l’H160 offre una riduzione del 15% dei consumi di carburante, contribuendo alla riduzione delle emissioni. Le pale Blue Edge e il più grande rotore di coda Fenestron assicurano bassi livelli sonori fornendo al contempo prestazioni di alto livello.
Presentato ufficialmente il 3 Marzo 2015 all’Heli-Expo di Orlando, l’H160 integra ben 68 diverse tecnologie brevettate da Airbus Helicopters al fine di fornire un deciso cambiamento nell’esperienza del cliente, di questi le più interessanti sono: le pale del rotore principale Blue Edge, che riducono l’impatto acustico del 50% e generano un sollevamento verticale di 100 kg in più rispetto a quello generato da pale convenzionali.
Un altro brevetto importante è l’innovativo rotore di coda Fenestron® inclinato di 12 gradi per una maggiore capacità di carico utile e il nuovo stabilizzatore biplano studiato per ridurre l’impatto aerodinamico delle manovre in volo a bassa velocità e in hovering, mantenendo la sua funzione di stabilizzazione in volo in avanti e aumentando la stabilità in avvicinamento
In particolare, con il 20% di spazio in più per passeggero rispetto alla precedente generazione di elicotteri bimotori medi e finestrini più grandi del 35% rispetto ai suoi concorrenti, l’ACH160 ha la cabina più luminosa della sua classe e grazie alla sua guida eccezionalmente fluida e silenziosa in volo, stabilisce nuovi standard per l’esperienza dei passeggeri diventando il nuovo punto di riferimento per stile, prestazioni, competitività economica, manutenzione, sicurezza e comfort con un basso impatto ambientale.
L’avanzata tecnologia di climatizzazione dell’ACH160 permette un controllo preciso della temperatura e una qualità dell’aria della cabina ottimale con un ricambio d’aria altamente efficiente. Nella versione ACH160 Exclusive (che in Italia ha ricevuto due ordini dall’operatore Aircorporate), l’illuminazione dell’ambiente contribuisce inoltre a ridurre la fatica. Oltre alla sua gamma di interni eleganti, che comprende soluzioni su misura, l’ACH160 è dotato dell’avanzato sistema avionico digitale Helionix di Airbus che assicura una gestione serena e il massimo livello di sicurezza.
Nel gennaio 2021 durante una intervista rilasciata ad Aviation Report, l’allora Capo Programma dell’H160, Bernard Fujarski, ci aveva parlato della linea di produzione dell’H160 e di come avessero introdotto tecnologie di derivazione automobilistica per ottimizzare l’assemblaggio di questo elicottero. Oggi sono davvero curioso di vedere da vicino questa linea di produzione e, più in generale, l’H160.
L’H160 è stato progettato per essere assemblato da gruppi di componenti principali (MCA) proprio come gli aerei commerciali Airbus. Gli MCA sono modulari e ci consentono di avere un concetto “plug and play” nella linea di assemblaggio finale. Ciò fornisce un numero minimo di attività da eseguire nella linea che dispone di cinque stazioni di lavoro: quattro sono dedicati al puro assemblaggio e l’ultimo è per il collaudo e l’ispezione finale.
A differenza delle altre linee di assemblaggio, l’elicottero viene sollevato e c’è una struttura che dall’alto si avvicina all’elicottero e permette agli operatori di svolgere le loro mansioni in maniera veloce, ottimale ed efficiente: tutto è attentamente studiato per far lavorare al meglio l’operatore e ridurre al minimo i tempi morti. In pratica in Airbus non si sono limitati a realizzare un elicottero innovativo come l’H160, ma hanno innovato anche il modo di produrlo e questo sarà fondamentale quando la produzione andrà a regime e i ritmi di produttivi cresceranno. Anche in questo reparto trovo un ambiente giovane e dinamico, segno che l’azienda punta molto sui giovani dalle idee brillanti.
Interessanti le linee di produzione dell’H175, un elicottero utility medio della classe da 7 tonnellate biturbina con rotore a cinque pale, e quelle dell’H215 un elicottero biturbina medio leggero da trasporto multiruolo, dotato di un doppio rotore a quattro pale, e del fratello maggiore, l’H225 Super Puma un elicottero biturbina medio pesante da trasporto di 11 tonnellate, dotato di un rotore a cinque pale, che può trasportare fino a 19 passeggeri con 2 membri dell’equipaggio.
La nostra intensa giornata si conclude davanti ad un maestoso Super Puma in fase di montaggio, una giornata dove abbiamo potuto vedere e toccare con mano, come Airbus Helicopters assembla e costruisce i sui meravigliosi elicotteri ma più di tutto abbiamo avuto modo di conoscere chi c’è dietro al successo di questa azienda: uomini e donne, persone giovani e determinate che stanno costruendo il futuro di questa azienda, una azienda che, nonostante una lunga storia ha saputo rinnovarsi ed innovare, i propri prodotti ed il modo di lavorare.
Personalmente, ho trovato lo stabilimento Airbus Helicopters di Marignane molto piacevole, un luogo da vivere e non semplicemente dove lavorare, un ambiente molto curato in ogni aspetto e dove molta attenzione è stata prestata al benessere del lavoratore e di questo mi complimento con Airbus.
Permettetemi di ringraziare tutto il personale di Airbus Helicopters dello stabilimento di Marignane ed il personale di Airbus Italia che hanno permesso questa visita.
Testo: Emanuele “Mané” Ferretti
Immagini: Gianluca Vannicelli