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@ US DoD

In Siria nuovo incidente tra caccia russi e droni MQ-9 americani

Lo scorso 5 luglio, mentre tre droni MQ-9 americani stavano conducendo una missione contro obiettivi dell’ISIS in Siria, tre aerei da combattimento russi Su-35 Flanker-E hanno hanno intercettato i droni. I jet russi hanno sganciato numerosi flares con paracadute davanti ai droni, costringendo i velivoli a condurre manovre evasive. Inoltre, un pilota russo ha posizionato il proprio aereo davanti ad un MQ-9 e ha attivato il postbruciatore, riducendo così la capacità dell’operatore di utilizzare in sicurezza l’aereo.

Questi eventi rappresentano un altro esempio di azioni non professionali e non sicure da parte delle forze aeree russe che operano in Siria, che minacciano la sicurezza sia delle forze statunitensi che di quelle russe“, ha detto il Lt Gen Alex Grynkewich, Comandante della 9th Air Force (AFCENT) e Combined Forces Air Component Commander (CFACC) per il Central Command (CENTCOM) statunitense.

Oltre a costringere gli operatori dei droni a condurre delle manovre evasive, ha detto Grynkewich, un caccia russo si è posizionato davanti ad uno dei droni MQ-9 americani e ha attivato il postbruciatore del suo motore, “aumentando la velocità e la pressione dell’aria, e la manovra ha ridotto la capacità dell’operatore dell’MQ-9 di operare in sicurezza l’aereo“, secondo AFCENT.

L’incidente, avvenuto intorno alle 10:40 ora locale del 5 luglio, è stato l’ultimo di una serie di manovre russe volte a interrompere le operazioni dei droni statunitensi. Gli MQ-9 Reaper oltre alle loro capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione native, possono portare armamenti per condurre attacchi contro le forse dell’ISIS.

Le telecamere di bordo degli MQ-9 hanno catturato l’incontro con i Su-35 russi e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha rapidamente declassificato e pubblicato il video dell’incidente. Come ricordiamo, a marzo, un Su-27 russo si è scontrato con un MQ-9 americano sopra il Mar Nero mentre due caccia russi stavano cercando di disturbare la missione del drone americano. Anche in questo caso gli Stati Uniti avevano declassificato il filmato delle telecamere dei droni.

I flares a paracadute russi come sono tipicamente utilizzati per le missioni di addestramento alla difesa aerea come bersagli per l’ingaggio di missili aria-aria o aria-superficie. Questi flares possono essere dotati di razzi a infrarossi o riflettori radar, per l’addestramento con missili a ricerca di calore o a guida radar. L’utilizzo di questo tipo di equipaggiamento da parte dei caccia russi in Siria potrebbe suggerire che siano destinati allo scopo specifico di interferire con le attività aeree statunitensi e alleate.

Grynkewich e altri funzionari militari statunitensi avevano lanciato l’allarme per il comportamento dei russi in Siria negli ultimi mesi che, un funzionario statunitense aveva precedentemente dichiarato potrebbe essere un tentativo di generare un incidente internazionale. Dopo una pausa dell’attività aerea russa vicino alle posizioni statunitensi durante l’inverno, gli aerei da guerra russi hanno ripreso a sorvolare regolarmente le posizioni statunitensi in Siria nel mese di marzo.

Le forze russe continuano a mostrare comportamenti non sicuri e non professionali in volo“, ha detto il generale dell’esercito Michael “Erik” Kurilla, comandante del Comando Centrale degli Stati Uniti, riguardo all’incidente più recente. “La loro regolare violazione delle misure concordate di deconflitto dello spazio aereo aumenta il rischio di escalation o errori di calcolo“.

Un funzionario del ministero della Difesa russo, Oleg Gurinov, ha affermato che droni della coalizione statunitense sono stati avvistati mentre sorvolavano un’area in cui le forze russe e del regime di Assad stavano conducendo delle esercitazioni. “Ricordiamo che la parte russa non ha alcuna responsabilità per la sicurezza del volo di velivoli a pilotaggio remoto che non sono stati concordati con la parte russa“, avrebbe detto Gurinov secondo l’agenzia di stampa russa TASS.

Grynkewich ha ripetutamente messo in dubbio le motivazioni della Russia, affermando che minano gli sforzi americani per sconfiggere i resti dell’ISIS. “Esortiamo le forze russe in Siria a cessare questo comportamento sconsiderato e ad aderire agli standard di comportamento previsti da un’aviazione professionale in modo da poter riprendere la nostra attenzione sulla sconfitta duratura dell’ISIS“, ha affermato Grynkewich.