primo volo F-35B italiano in modalità STOVL
Copyright: Sergio Marzorati

Tutte le immagini del primo volo del F-35B italiano in modalità STOVL

Sarà l’Aeronautica Militare o la Marina Militare a ricevere il primo F-35B assemblato in Italia? Questa è la domanda che gli addetti ai lavori e gli appassionati si stanno chiedendo in questi giorni. Probabilmente sarà l’Aeronautica a prenderlo in consegna grazie alla già maturata esperienza di utilizzo del nuovo aereo stealth di 5° generazione. Al momento, però, non è stato chiarito e non ci sono note al riguardo emesse dal Ministero della Difesa.

Il primo Lockheed Martin F-35B Lightning II (BL-1) uscito di fabbrica lo scorso 5 Maggio ed andato il volo il 24 ottobre scorso, il modello a decollo corto ed atterraggio verticale, fa parte di un ordine di 30 velivoli STOVL da suddividere tra Aeronautica e Marina.

Nel dettaglio gli ordini attualmente confermati prevedono 60 aerei a decollo convenzionale (F-35A) e 15 a STOVL (F-35B) destinati all’Aeronautica Militare mentre altri 15 F35B STOVL sono attesi dalla Marina Militare per riequipaggiare l’unico reparto ad ala fissa della propria Aviazione Navale con l’avvicinarsi della fine vita operativa degli attuali jet in dotazione al Gruppo Aerei Imbarcati, i McDD AV-8B+ Harrier II.

Il primo “B Model” ha compiuto sempre a Cameri i primi  tests di rullaggio, decollo ed atterraggio in modalità STOVL lo scorso 30 ottobre. E’ peraltro in costruzione presso la F.A.C.O. di Cameri (Final Assembly and Check-Out) un secondo aereo STOVL (BL-2), previsto in consegna nei prossimi mesi.

Se il comunicato ufficiale della Difesa circa il primo volo di BL-1 è stato molto sintetico, quello della Lockheed Martin è stato un po’ più dettagliato e vengono ricordati i risultati raggiunti dall’Italia che sono pietre miliari nella storia recente del programma Joint Strike Fighter globale.

Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2018 l’F-35B dovrebbe volare negli USA, sulla base aerea di Naval Air Station Patuxent River, per essere sottoposto alle certificazioni dei test elettromagnetici.

Lockheed Martin F-35 test pilot Paul “Hat” Hattendorf, flew BL-1’s first flight on Oct. 25. On Oct.30, during the third and final acceptance flight, Hattendorf successfully operated the jet in all STOVL modes, to include hovering over the runway. To date, eight F-35As have been delivered from the Cameri FACO; four of those jets are now based at Luke Air Force Base, Arizona, for international pilot training and four are at Amendola Air Base, near Foggia on the Adriatic coast. After delivery to the MOD later this year, an Italian pilot is programmed to fly Italy’s first F-35B jet to Naval Air Station Patuxent River, Maryland, early in 2018 to conduct required Electromagnetic Environmental Effects certification. On Sept. 7, 2015, the first Italian-produced F-35 built at the Cameri FACO made the first international flight in F-35 program history, and in February 2016, the very same aircraft was flown by an Italian Air Force pilot to the United States, making the F-35 Program’s first-ever trans-Atlantic crossing. In December 2016, the Italian Air Force’s first F-35As arrived at the first in-country base, Amendola Air Base”.

Ad oggi sono 8 gli F-35A usciti dalla fabbrica di Cameri, anche il nono è in procinto di essere consegnato. Di questi 4 sono negli USA presso la scuola di volo internazionale e gli altri 4 sono operativi presso la base aerea di Amendola con il 32° Stormo.  Il 7 settembre 2015 l’Italia ha condotto il primo volo di un velivolo costruito al di fuori degli States, e con lo stesso aereo a Febbraio 2016 è stato condotto il primo volo transatlantico con ai comandi un pilota militare italiano. A dicembre 2016 il primo F-35A è arrivato su una base operativa italiana, Amendola.

Ecco le immagini del primo volo in modalità STOVL del primo F-35B italiano

Testo: Gianluca Conversi
Immagini: Sergio Marzorati, Donato Tornotti, Giovanni Clemente, Almos Castellazzi