All’ombra della Torre di Pisa, l’8 Giugno 2019 si è svolto il raduno dei reparti elicotteristici che hanno operato e che ancora oggi operano a partire dalla base aerea di Pisa San Giusto. Così i rappresentanti della Sezione Aerea di Pisa della Guardia di Finanza, del 4° Nucleo Aereo dei Carabinieri e del 26° Gruppo Squadroni “Giove” dell’Aviazione dell’Esercito insieme al personale in servizio e in congedo dei tre reparti aerei si sono incontranti in una celebrazione organizzata dal ricercatore, storico e divulgatore Dott. Paolo Farina nonchè Presidente della Sezione di Pisa dell’Associazione Arma Aeronautica.
Per l’occasione alla presenza del Col. Giovanni Scopelliti (Comandante Centro AVES di Viterbo), del T.Col. Giacomo Pilosu (Comandante del 4° NEC) e del Magg. Massimo Anedda (Comandante della Sez. Aerea GdF) è stata anche presentata una pubblicazione, a cura del Dott. Paolo Farina, che ripercorre la storia dei tre reparti aerei che da sempre, ieri come oggi, hanno assolto ai propri compiti istituzionali e supportato quando necessario la popolazione e la collettività in occasione di emergenze sul territorio. Una storia speciale di unione, coesione e collaborazione. Ricordiamo che attualmente sull’aeroporto militare di Pisa San Giusto sono schierati solamente i reparti elicotteristici della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. Di seguito una breve sintesi sulla cronistoria dei tre reparti elicotteristici “pisani”.








La Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pisa
La Sezione Aerea di Pisa viene instituita l’11 gennaio 1958, quale quinto Reparto aereo del Corpo e primo assoluto come ala rotante sull’aeroporto di San Giusto. Inizialmente il Reparto fu dotato di due elicotteri a pistoni AB-47 G2 ( Volpe 9 e Volpe 10) con i compiti specifici di assicurare la vigilanza marittima e costiera nel settore del medio Tirreno (Arcipelago Toscano). Il 19 novembre 1959, data storica per la Sezione Aerea di Pisa, poteva essere effettuata la prima missione operativa con due elicotteri affidati ad equipaggi appartenenti integralmente al Corpo e non dell’Aeronautica Militare. Molto importante e da non dimenticare il fatto che proprio presso la Sezione di Pisa nacque nel 1959 l’attuale distintivo del Servizio Aereo raffigurante la volpe. Gli anni ’60 furono per la Sezione Aerea di Pisa un decennio di intensa attività di volo e di significative affermazioni in tutti i settori d’impiego. Lotta al contrabbando, polizia marittima, collegamento e soccorso a favore delle comunità residenti nelle Isole dell’Arcipelago Toscano, per lo più occupate all’epoca da Colonie Penali, trasferimenti sanitari dalle isole, erano solo alcune attività svolte dalle “volpi pisane”. Nel dicembre 1961 fu effettuata la prima missione all’estero con l’intervento a seguito delle disastrose inondazioni che avevano colpito la Somalia. L’emergenza che vide tuttavia l’intervento più massiccio della Sezione in quegli anni fu senza dubbio l’alluvione della Toscana, nel novembre del 1966. Basti dire che nel solo giorno del 6 novembre gli elicotteri della Sezione di Pisa salvarono ben 414 alluvionati.
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A partire dal 1975 ci fu l’introduzione in servizio di nuovi elicotteri con propulsione a turbina, gli Hughes NH500, tutt’ora in servizio ed ai quali nel 1999 si affiancò l’Agusta A109, un elicottero bimotore di superiori prestazioni ed abilitato all’impiego notturno. Nel 2006, con il passaggio da Sezione Aerea a Sezione Aerea di Manovra, il Reparto viene dotato dell’Agusta-Bell AB412 HP, elicottero bimotore di categoria superiore ed estese potenzialità operative. A partire dall’ottobre 2014, il Reparto è tornato ad assumere la denominazione di Sezione Aerea, con il conseguente ritorno alle dirette dipendenze del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno di Mare nell’ambito del Comando Regionale Toscana.
La circoscrizione di servizio della Sezione Aerea di Pisa comprende tutto il territorio della regione Toscana, arcipelago compreso, nonché una zona di sovrapposizione che si estende sulle province di Parma e Piacenza. Attualmente il Reparto è impiegato in diversi settori operativi che vanno dal concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese al contrasto ai traffici illeciti in genere, con una specifica funzione di polizia economica esclusiva sul mare territoriale in cooperazione con le unità navali del Corpo. Il Reparto di volo è inserito in piani di intervento di protezione civile e concorre nelle varie operazioni di soccorso (SAR) sia su mare che su terra. Il monitoraggio aereo del territorio si concretizza in missioni di ricerca natanti e ricognizioni costiere o terrestri finalizzate al controllo del demanio, polizia ambientale ed al contrasto dei fenomeni di abusivismo edilizio, nonché di traffico di stupefacenti.
Con riferimento all’attività di soccorso si evidenzia, in modo particolare, l’intervento in occazione del terremoto dell’Aquila (2008-2010), l’intervento in occasione dell’emergenza idrogeologica che ha interessato le province di La Spezia e Massa Carrara nel 2011, nei naufragi della Moby Prince (1991) e della Costa “Concordia” (2012), nella lotta all’incendio del Monte Serra (2018). Negli ultimi anni il Reparto è stato anche impegnato in attività di contrasto all’immigrazione clandestina, rischierando gli equipaggi e i mezzi presso l’isola di Lampedusa, dal 2009 al 2013. La Sezione Aerea di Pisa è stata insignita per tale attività meritoria di un importante riconoscimento ovvero di un Encomio Solenne al Reparto. Il reparto aereo, sotto le direttive del Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, si coordina e lavora in sinergia con i Comandi territoriali Provinciali attraverso scambio di informazioni e riprese aerofotografiche, nonché, pianificazione di operazioni ed interventi congiunti. Dal 12 ottobre 2017 la Sezione Aerea di Pisa concorre alla sorveglianza e protezione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano considerato il parco marino più grande del Mediterraneo. Inoltre nell’ aprile 2018 a seguito della costituzione della Stazione SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) di Abetone-Cutigliano (PT) la Seziona Aerea ha aperto un nuovo scenario d’impiego per i suoi uomini ed elicotteri chiamati a concorrere alle operazioni di ricerca e soccorso in montagna. Allo scopo ha provveduto a qualificare i primi piloti e operatori al verricello per essere operativa anche in montagna.
26° Gruppo Squadroni ALE/AVES “Giove”
Seconda unità ad ala rotante costituita in ordine di tempo sull’aeroporto di Pisa, il 26° è uno dei Gruppi Squadroni più prestigiosi dell’Aviazione dell’Esercito. Le sue origini risalgono al 1° luglio 1966, quando fu stata costituita la Sezione Elicotteri di Uso Generale (SEUG), alle dipendenze operative, addestrative, amministrative e disciplinari della Brigata Paracadutisti allo scopo di fornire assistenza all’attività aviolancistica di questa unità e della SMIPAR e soddisfare, nel limite delle possibilità, le loro esigenze addestrative. Gli elicotteri assegnati erano due AB-205 “prima serie” (EI-250/251), a cui se ne sarebbe aggiunto un terzo l’anno successivo, come previsto dalla dotazione organica della Sezione, che veniva ad essere il primo reparto periferico dell’ALE ad essere equipaggiato con il nuovo “205”. Pur avendo come compito primario l’assistenza sanitaria e il trasporto immediato di traumatizzati nel corso delle esercitazioni di aviolancio, la Sezione estendeva la sua attività nei settori tipici di impiego della macchina ad ala rotante, in particolare, gli elisbarchi su terra e acqua, i recuperi a mezzo verricello e le infiltrazioni di sabotatori.




Ma il vero debutto del reparto nel settore operativo, debutto che gli avrebbe fatto guadagnare stima e prestigio, si verificava in occasione della disastrosa alluvione che colpiva la Toscana nel novembre del 1966. Su ordine del VII Comando Militare Territoriale (COMILITER) di Firenze, la Sezione decollava subito nella mattinata del 4 novembre con due AB-205, di cui uno dotato di verricello. Fra tanti rischi e difficoltà, la Sezione riusciva in cinque giorni a mettere in salvo, mediante verricello o atterraggio sui tetti, circa 811 persone (nel parapiglia di quei momenti era difficile tenere il numero esatto…), trasportando inoltre materiale di soccorso ed acqua potabile per circa 100 tonnellate. Le operazioni terminavano il 9 novembre, dopo che i due elicotteri avevano assicurato, in 40 ore e 35 min. di volo, ogni tipo di intervento. Il 21 luglio 1967 veniva costituito il RAL (Reparto Aviazione Leggera) della Brigata Paracadutisti “Folgore”, che assorbiva la preesistente Sezione Elicotteri di Uso Generale (SEUG), affiancandola ad una Sezione Aerei Leggeri (SAL), equipaggiata con tre velivoli da ricognizione L-21B, e ad una Sezione Comando e Servizi. L’alluvione di Genova, nell’ottobre del 1970, era nuovamente occasione per un intervento della SEUG nelle operazioni di soccorso alla popolazione locale. Dal 1971, con una dotazione di tutto rispetto di 6 elicotteri e 4 aerei leggeri, il RAL poteva soddisfare tutte le esigenze della “Folgore”.
Il 20 febbraio 1976 il RAL assumeva la denominazione di 26° Gruppo Squadroni ALE “Giove”. La sua nuova struttura organica veniva ad essere costituita da un Plotone Comando e Servizi, dal 426° Squadrone Elicotteri Ricognizione (ERI) su 6 AB-206 A1, dal 526° Squadrone Elicotteri Multiruolo (EM) su 6 AB-205 e dallo Squadrone Manutenzione. A metà degli anni ’80 il 26° era divenuto uno dei reparti più specializzati e impegnati dell’Aviazione dell’Esercito, dovendo supportare una unità di elité come la “Folgore”. Tante le partecipazioni ad esercitazioni nazionali ed internazionali e ad operazioni all’estero fino al 1992 con la partecipazione all’operazione Ibis in Somalia. Nel luglio del 1996 giungevano i primi tre AB-412 assegnati al 26° per formare uno Squadrone di EM4. Tale consegna era inserita in un più vasto programma di potenziamento del Gruppo, prescelto per essere trasformato in 6° Reggimento AVES con 8 AB-205, 3 AB-412 e 5 AB-206. Nel 1997 giunse l’impegno nell’ambito dell’operazione NATO “Decisive Endeavour “ in Bosnia. Nel 1999 fu impegnato in Macedonia e a Timor Est; nel 2000 il Kosovo. Dopo vari trasferimento di uomini e materiale verso altri reparti il 23 agosto 2001 chiudeva l’attività e il 1° settembre fu finalizzato il passaggio di dipendenza operativa al 1° Reggimento AVES “Antares”. Il successivo 1° ottobre il Gruppo veniva sciolto per essere ricostituito il 4 novembre 2002 sulla base di Viterbo come 26° REOS (REparto Operazioni Speciali) con mezzi e personale del 51° Gr. Sqd “Leone”. In pari data era costituito sull’aeroporto di Pisa il Distaccamento Permanente 1° Reggimento “Antares”, che assorbiva il personale rimasto del vecchio 26° equipaggiato di due soli AB-205 che furono impiegati in molteplici attività. La chiusura definitiva avvenne in data 31 dicembre 2015, preceduta dall’ultimo volo nel cielo di Pisa il 19 marzo dell’unico AB-205 rimasto in dotazione. Oggi possiamo affermare che gli eredi di questo glorioso reparto sono inquadrati nel 3° Reggimento AVES REOS “Aldebaran”.
4° Nucleo Elicotteri Carabinieri
Dopo la Guardia di Finanza e l’Aviazione Leggera dell’Esercito, agli inizi degli anni ’70 l’aeroporto di Pisa S.Giusto divenne sede di un terzo reparto ad ala rotante: il 4° Nucleo Elicotteri Carabinieri. L’Arma, che già da tempo utilizzava il campo per rischierarvi i propri elicotteri, specie nel periodo estivo, aveva deciso all’epoca di ampliare l’organizzazione del Servizio Aereo con l’apertura di un Nucleo anche in Toscana. La costituzione avveniva ufficialmente il 1° novembre 1973. I compiti assegnati erano essenzialmente la lotta anticrimine, il pattugliamento stradale ed il soccorso in favore della popolazione civile, attività quest’ultima che per la particolare collocazione geografica del Nucleo, posto a metà strada tra le Apuane e le isole dell’Arcipelago Toscano, avrebbe assunto col tempo sempre maggiore rilievo. Come primo elicottero veniva assegnato l’AB-47 J3. Nel marzo del 1974 arrivava da Pratica di Mare il primo AB-206 A1 e a maggio un AB-47 G3B1. Nel 1975 iniziò la sostituzione degli anziani “47” con i moderni “206” serie A e B1. Da allora, con frequenza sempre maggiore, il Nucleo saliva alla ribalta delle cronache per i vari interventi effettuati, sia grazie al contributo risolutore dato dal mezzo ad ala rotante, che alla capacità e abnegazione dei suoi equipaggi. Gli elicotteri e gli equipaggi furono anche impegnati in attività antiterrorismo, di supporto ai penitenziari delle isole di Gorgona, Capraia e Pianosa e di supporto ai delicati trasferimenti di detenuti politici presso i super carceri delle isole.




Nel marzo del 1981 il Nucleo riceveva in assegnazione il primo elicottero A.109 A “Hirundo”. Grazie alla consegna dell’A.109 il Nucleo poteva compiere un notevole salto qualitativo, venendo a disporre di un elicottero biturbina, con carrello retrattile, in grado di volare a oltre 150 nodi e dotato di una moderna strumentazione. Nel luglio del 1985 il Nucleo riceva in dotazione il suo primo elicottero “multiruolo”: un AB-205 con il quale poteva avviare una intensa attività addestrativa a favore principalmente del 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” e della sua Squadra Sportiva di paracadutismo, nonché del GIS (Gruppo Intervento Speciale), assicurando missioni di aviolancio vincolato e TCL (Tecnica Caduta Libera), di elitrasporto e di elisbarco. Proprio la cooperazione avviata con il GIS portava nuovamente alla ribalta il Nucleo il 27 settembre 1990, quando era protagonista con questa speciale unità di un blitz per la cattura dei rapinatori e la liberazione degli ostaggi dopo la rapina effettuata presso una banca a Collesalvetti (LI). Nel marzo del 1991 veniva assegnato al Nucleo il primo AB-412, in conseguenza di cui nel mese successivo poteva essere versato l’AB-205 ancora in dotazione. In quello stesso aprile l’A.109 del 4° NEC era il primo a decollare da Pisa alle 04.00 del giorno 11 subito dopo la drammatica collisione del traghetto “Moby Prince” con la petroliera “AGIP Abruzzo” nelle acque di Livorno. L’equipaggio, aiutandosi con il faro di bordo, rilevava, purtroppo, l’inesistenza di naufraghi.
Il 1° novembre 1992, a seguito della soppressione della V Brigata Carabinieri di Firenze, il Nucleo passava alle dipendenze della neocostituita Regione Carabinieri Toscana, con una dotazione di due AB-412, un A.109 e un AB-206. Le attività del 4° NEC si arricchirono anche del servizio di scorta ai trasferimenti di detenuti ed in occasione dei “maxi processi” celebrati nell’aula bunker di Firenze. Nel 1996 ci fu il grande impegno a favore della comunità durante l’emergenza Alta Versilia. Il 1à° giugno 1999, nell’ambito della riorganizzazione operativa della componente, il Nucleo passava alle dirette dipendenze del neocostituito Raggruppamento Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare. Ridottasi gradualmente l’attività nel settore dell’elisoccorso, per effetto anche del sempre maggiore impiego di vettori commerciali convenzionati con la Regione, il Nucleo si dedicava con maggiori risorse ed energie alle cooperazione con i reparti territoriali e specializzati, stanziati nella Regione CC Toscana, a cominciare dal Gruppo Intervento Speciale Carabinieri e dal Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, da sempre assidui utilizzatori dei suoi elicotteri. Nel 2005 i quattro “412” venivano sostituiti con tre esemplari di “ultima generazione”, della versione “HP-MFD”. Con la trasformazione del Raggruppamento Elicotteri in Raggruppamento Aeromobili Carabinieri, dal 1° ottobre 2005 il Nucleo passava alle sue dipendenze. Così configurato e organizzato, il reparto pisano ampliava il suo raggio d’azione per supportare le esigenze operative del GIS. Con la cessione il 26 marzo 2011 dell’ultimo AB-206B1, la flotta del Nucleo veniva standardizzata su di un solo tipo di elicottero, l’AB-412, con indubbi vantaggi sotto il profilo gestionale e manutentivo. Significativa è stat anche l’attività svolta a seguito del naufragio il 13 gennaio 2012 della nave Costa “Concordia” nelle acque dell’Isola del Giglio. A seguito del nuovo orientamento operativo dell’Arma per adeguare il proprio sistema di contrasto antiterrorismo alle mutate minacce internazionali, la simbiosi 4° Nucleo/GIS è divenuta completa e ad alto contenuto operativo. Il supporto della componenti elicotteri al trasporto delle squadre GIS potrà essere implementato dalla fine del 2019 con l’entrata in servizio dei più capaci AW139.
Un sentito e doveroso ringraziamento al Dott. Paolo Farina che ha fornito le immagini e la preziosa documentazione storica sui tre reparti elicotteristici di Pisa.
Testo: Stefano Monteleone
Fonte storica: Paolo Farina
Immagini: Sezione Aerea di Pisa della GdF, 4° NEC, Archivio Paolo Farina, Stefano Scardigli