consegnato il primo f-35 aeronautica militare italiana
Photo credits: UCOM Aeronautica Militare

Il primo F-35 costruito e consegnato fuori dagli USA

L’Italia è il sesto paese a prendere in consegna un esemplare del nuovo Lockheed Martin F-35 Joint Strike Fighter, insieme all’Australia, l’Olanda, la Norvegia, il Regno Unito e gli USA. Per la nostra nazione questo è un obiettivo raggiunto, particolarmente importante perchè il velivolo preso in consegna dall’Aeronautica Militare è il primo costruito interamente all’estero e consegnato ad una nazione partner degli Stati Uniti.

In Italia 253 velivoli Tornado, AMX e AV-8B Harrier verranno sostituiti con soli 90 F-35 Lightning II (Aeronautica Militare: 60 F-35A CTOL e 15 F-35B STOVL;  Marina Militare: 15 F-35B STOVL) in svariati ruoli quali l’attacco e l’interdizione, la ricognizione e intelligence e la difesa aerea della flotta. Questo garantirà una maggiore capacità operativa, ottimizzando la logistica e la manutenzione e consentendo un addestramento comune tra le due forze armate e costi operativi e di assistenza inferiori.
Ad oggi l’Italia ha contrattualizzato l’acquisto di otto velivoli tre dei LRIP-6, tre del LRIP-7 e due del LRIP-8 (Low Rate Initial Production), sui 38 previsti entro il 2020 secondo il Documento Programmatico Pluriennale per il triennio 2015-2017 presentato il 21 maggio 2015 dal Ministro della Difesa On. Roberta Pinotti.

Dopo il roll-out di Marzo 2015 e il primo volo avvenuto il 7 Settembre 2015 l’aereo AL-1 è stato ufficialmente consegnato il 3 Dicembre 2015 con una cerimonia tenutasi presso la FACO di Cameri. L’aereo dovrebbe volare negli USA tra febbraio e marzo del 2017 per raggiungere la base dell’USAF di Luke in Arizona, dove già da un mese viene condotto l’addestramento dei piloti italiani sugli F-35 di USA e Australia.

La consegna segna un traguardo eccezionale per la difesa italiana e l’industria aeronautica nazionale. Molto importante ricordare che ad oggi l’industria italiana ha in essere contratti per più di un miliardo di dollari con prospettive ed opportunità aggiuntive anche durante il prosieguo della vita operativa del velivolo, tutto a favore dell’indotto produttivo nazionale. A Luglio 2015 altri due F-35 hanno effettuato il roll-out, mentre altri sei sono attualmente in fase di produzione a Cameri.

Le tre basi aeree, MOB – Main Operating Base, previste per l’utilizzo dell’F-35 saranno: Foggia-Amendola, che dovrebbe ricevere il primo aereo entro la fine del 2016, e Ghedi per l’Aeronautica Militare e Grottaglie per la Marina Militare.

L’F-35 viene prodotto in tre distinte versioni che dovranno sostituire gli A-10 e gli F-16 nella US Air Force, gli F/A-18 e gli AV-8B Harrier nella US Navy e US Marine Corps e tutta una serie di velivoli da combattimento di forze aeree di almeno dieci nazioni.
Gli US Marine Corps hanno raggiunto la Initial Operational Capability (IOC) il 30 Luglio 2015, mentre la US Air Force e la US Navy la dovrebbero raggiungere rispettivamente nel 2016 e nel 2018. Nel frattempo più di 150 velivoli di produzione sono stati consegnati ai clienti ed hanno volato per più di 45.000 ore.

Testo: Stefano Monteleone