La sostituzione del velivolo AV-8B Harrier II della Flotilla de Aeronaves de la Armada imbarcato sulla nave logistica di proiezione Juan Carlos I (L-61) da anni causa un intenso dibattito nella Marina Militare spagnola e anche tra il Quartier Generale e il Ministero della Difesa, per il budget e le opzioni disponibili.
Il desiderio di molti comandanti della Marina spagnola è quello di far accettare al Ministero della Difesa di acquisire il caccia di quinta generazione stealth F-35 della Lockheed Martin, e in particolare il modello “B” che ha anche la capacità di decollo verticale come gli attuali Harrier, che lo renderebbe ideale per l’imbarco sull’unità navale Juan Carlos I.
Gli Harrier spagnoli, come quelli italiani, stanno arrivando a fine vita e come per l’Italia l’evoluzione della marina militare spagnola nel prossimo futuro sarà influenzata dal possesso o meno di un nuovo aereo imbarcato, senza il quale le conseguenze potrebbero essere drammatiche perchè si perderebbero le capacità di proiezione della forza dal mare e verso il mare, le capacità di svolgere operazioni di supporto aereo e di difesa aerea della flotta, le capacità di svolgere operazioni anfibie con le forze da sbarco, le capacità di controllo del mare e di protezione delle linee di comunicazione marittime, le capacità di interoperabilità e di lavorare in maniera congiunta con gli alleati soprattutto in ambiti internazionali che in questo caso vedrebbe la marina spagnola relegata a compiti di scorta e logistica con il rischio che potenziali avversari possano raggiungere o superare le capacità belliche proprie della Armada Española.
A tutto ciò si aggiungerebbe la limitazione di operare in maniera indipendente perdendo rilevanza all’interno delle organizzazioni internazionali a cui partecipa perdendo anche la capacità di influenzare regioni di interesse strategico per la Spagna e l’incidenza negativa sull’industria navale e aerospaziale spagnola.
Ad oggi tutto ciò porta quindi a considerare come unica soluzione l’acquisizione dei velivoli F-35B di Lockheed Martin che sono oltretutto gli unici velivoli a poter sostituire gli EAV-8B Harrier II spagnoli (VA.1B da designazione spagnola) e a poter operare sulla portaerei Juan Carlos I, quello che sta accadendo in Italia con gli Harrier del Gruppo Aereo Imbarcati e le unità navali Cavour e la nuova Trieste.
L’acquisizione di questo velivolo consentirebbe alla Spagna di avere a disposizione una moderna aviazione da combattimento, che garantirebbe la capacità di proiezione in scenari lontani dal territorio nazionale, con caratteristiche superiori a quelle di possibili minacce e interoperabile con i mezzi militari di un buon numero di nazioni alleate e amiche che lo stanno già incorporando.
Un gruppo di combattimento incentrato su una portaerei o su una LHD, come il Juan Carlos I, avrebbe le capacità che gli consentirebbero di controllare ampi spazi marittimi, negarne l’uso a un avversario e raggiungere obiettivi in contesti remoti, non solo nelle zone costiere, ma anche su terra ferma.
Se la Spagna vuole che la propria Marina militare abbia sempre la sua rilevanza in accordo con la sua importante posizione geostrategica e con il peso che dovrebbe avere nell’Unione Europea e nell’Alleanza Atlantica, che possa influenzare per affrontare le sfide che possono presentarsi in futuro, nonché per continuare a garantire il prestigio della sua industria navale, dovrà mantenere la sua aviazione ad ala fissa imbarcata.
E per questo solo l’F-35B può sostituire l’Harrier perché è l’unico velivolo di nuova generazione a decollo corto e/o verticale oggi sul mercato. La Spagna dovrà naturalmente fare i conti con il budget perchè la versione “B” oltre ad avere meno carico bellico della versione “A” ha un costo maggiore che oggi è di circa 109 milioni di dollari ad esemplare.
L’acquisizione dell’F-35B permetterebbe alla Marina militare spagnola di avere un gruppo da combattimento equipaggiato con velivoli di quinta generazione, che opererebbero in rete con le fregate F-100 e F-110, che gli fornirebbero capacità di gran lunga superiori a quelle attuali, grande interoperabilità con gli alleati, facilità di integrazione nelle forze multinazionali e un significativo vantaggio operativo sulle potenziali minacce. Potrebbe così continuare a contribuire, in modo eccezionale, alla difesa della Spagna, alla tutela dei suoi interessi nazionali e alla sicurezza internazionale, anche nei luoghi più remoti.
Gli Harrier della Marina Militare spagnola
A partire dal 1976, la Flotilla degli aeromobili è stata adattata per soddisfare le missioni affidate, sia modernizzando le attrezzature dei suoi gruppi di volo che creandone di nuove per accogliere nuovi elicotteri o aerei. In questa evoluzione abbiamo visto la scomparsa della Primera, Segunda, Séptima e Octava Escuadrilla e la creazione della Novena, Decima e Undécima Escuadrilla.
Tra queste la Novena Escuadrilla ha in dotazione 12 AV-8 Harrier II Plus e 1 TAV-8B, la versione più recente della gamma del Harrier II, che rappresentano un avanzamento significativo nella famiglia di velivoli a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL) per incorporare il radar Hughes APG-65, dal momento che è un moderno sistema radar multimodale che consente di utilizzare gli Harrier sia giorno che notte.
Immagini: Rafael Santana