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News Militari

Guerra in Ucraina: secondo Mosca nella drammatica battaglia per la riconquista di Snake Island Kiev avrebbe perso 10 elicotteri e 4 aerei

Snake Island, isola nel Mar Nero occidentale a 80 miglia a sud di Odessa conquistata dai russi il primo giorno di combattimenti, ha visto un’azione drammatica lo scorso fine settimana, tra cui un bombardamento ad alta velocità e a bassa quota condotto da jet militari ucraini ed una serie di attacchi da parte di droni Bayraktar TB2 che hanno affondato due motovedette e un mezzo da sbarco che trasportava un sistema missilistico terra-aria russo e successivamente ha distrutto un elicottero Mi-8 mentre stava sbarcando truppe russe sull’isola.

Il raid ha colpito a livello mediatico non solo perché l’aviazione militare ucraina ha impegnato quasi un decimo dei restanti Su-27 per portarlo a termine ma anche perché il bombardamento avrebbe sottolineato le difficoltà della marina militare russa e delle forze di supporto nel controllare il Mar Nero occidentale. L’affondamento dell’incrociatore Moskva, inoltre, ha privato la flotta russa del Mar Nero della sua più grande nave da guerra e del suo più potente mezzo di difesa aerea.

In questo scenario, le forze militari ucraine hanno pianificato di riprendersi l’isola ma, secondo i russi, questi attacchi sono stati seguiti da un assalto aereo e marittimo che secondo loro si è concluso in modo catastrofico per gli ucraini, con più elicotteri, ed aerei distrutti. Il Ministero della Difesa della Federazione russa ha detto che il regime di Kiev ha perso 30 droni militari solo in quest’area negli ultimi tre giorni e 9 di questi, sarebbero gli UAV d’attacco Bayraktar TB2. “Gli UAV sono stati utilizzati in questa fallita campagna dal regime di Kiev per impadronirsi di Snake Island alla vigilia del 9 maggio, il giorno della vittoria della Grande Guerra Patriottica“.

Secondo Mosca, oltre ai droni sopra menzionati, in totale il regime di Kiev avrebbe perso 3 bombardieri Su-24 e 1 caccia Su-27 vicino a Snake Island durante questo tentativo militarmente inutile di impadronirsi dell’isola. Nel dettaglio 10 elicotteri dell’aeronautica militare ucraina sarebbero stati distrutti. Tra questi, 3 elicotteri Mi-8 con a bordo paracadutisti e 1 elicottero di supporto Mi-24 sono stati abbattuti in volo. Inoltre, altri 6 elicotteri Mi-8 e Mi-24 coinvolti nell’operazione sono stati distrutti a terra vicino ad Artsiz, nella regione di Odessa.

Tuttavia, vale la pena notare che i bombardieri ucraini Su-24 Fencer sono stati utilizzati molto raramente da quando è iniziato il conflitto e quindi come abbiamo detto più volte il conteggio delle perdite non dovrebbe essere dato per scontato, a meno di prove fotografiche o video come quelle utilizzate dalle fonti OSInt sui social media.

Kiev, secondo queste fonti, avrebbe perso 17 velivoli da combattimento (5 MiG-29, 3 Su-27, 5 Su-25, 3 Su-24 e 1 non ben identificato), 16 elicotteri (1 Mi-2, 4 Mi-8, 1 Mi-14, 1 Mi-24 e 9 non ben identificati) e 22 droni tra cui 7 TB-2. Secondo Mosca invece gli aerei persi da Kiev sarebbe 164, gli elicotteri 125 e i droni 807. Come sempre accade in ogni guerra i numeri forniti dai due schieramenti hanno l’intento di condizionare l’opinione pubblica forti dell’assenza di fonti che possano verificarne veramente la credibilità.

Con le capacità di guerra aerea dell’Ucraina che continuano ad essere seriamente distrutte, anche se a un ritmo molto più lento di quanto inizialmente previsto quando è scoppiata la guerra lo scorso 24 febbraio, la perdita di otto aeromobili con equipaggio, inclusi quattro caccia pesanti, rappresenta una battuta d’arresto significativa se confermata. Mentre l’esercito di Kiev continua a ricevere quantità molto grandi di armi, veicoli corazzati e artiglieria, nonché vari droni provenienti dagli stati membri della NATO, per i caccia e gli elicotteri, in particolare i Su-24 e Su-27 di fascia più alta che non sono utilizzati altrove in Europa, sarà particolarmente difficile trovare i rifornimenti.

Inoltre, rimane significativa la possibilità che la fanteria aviotrasportata che stava tentando l’assalto a Snake Island in elicottero avesse uno status d’élite all’interno dell’esercito ucraino, il che renderebbe la perdita dei tre Mi-8 carichi di queste truppe una perdita potenzialmente molto pesante. Con la situazione sul campo che rimane altamente incerta, così come lo sono gli obiettivi finali della Russia, la fallita offensiva ucraina potrebbe indicare che il terreno già conquistato dalle forze russe sarà difficile da riconquistare per l’Ucraina anche se potrebbe negare all’esercito russo la capacità di avanzare ulteriormente sulla terraferma.

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Redazione di Aviation Report

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