Ieri è stato un giorno pesante per Mosca che, secondo quanto affermato dallo Stato Maggiore delle forze armate ucraine avrebbe perso un elicottero d’attacco Ka-52 Alligator e un aereo da combattimento Su-35S. Ancora non ci sono evidenze fotografiche dei due abbattimenti, ma quello che sappiamo è che il Su-35S sarebbe stato abbattuto in un combattimento aereo con un MiG-29 Fulcrum ucraino, mentre il Ka-52 sarebbe stato vittima di un missile terra-aria portatile.
Nello specifico i paracadutisti ucraini della 95a brigata d’assalto aereo avrebbero distrutto l’elicottero d’attacco russo Ka-52 Alligator vicino alla città di Izium nella regione di Kharkiv utilizzando un missile terra-aria spalleggiabile polacco PZR Piorun. Yuriy Kochevenko, ufficiale della 95a brigata d’assalto aereo ha chiarito che il successo è da attribuirsi ad un equipaggio che utilizza i pick-up per spostarsi, “In generale, ora possiamo parlarne, la tattica delle squadre mobili con MANPADS nei pickup è stata una spiacevole sorpresa per il nemico e i suoi aerei. Un giorno, forse nelle mie memorie, rivelerò molte cose interessanti al riguardo”. L’Ucraina sta creando anche squadre mobili equipaggiate con i missili terra-aria Mistral.
Ad oggi se incrociamo anche i dati delle fonti OSInt, che sfruttano le evidente video e fotografiche per stabilire le perdite di entrambi i belligeranti, Mosca avrebbe perso almeno 14 elicotteri d’attacco Ka-52 Alligator. Per gli Alligator su una flotta di 116 macchine è circa il 12%. Naturalmente considerando che di norma, e questo vale sia per la Russia che per le forze occidentali, circa il 70% della flotta di un determinato aereo od elicottero è in condizioni di combattimento i numeri riportati aumenterebbero. Quindi considerando il 70% di 116 elicotteri d’attacco Ka-52 le perdite ammonterebbero circa al 16%. Naturalmente come sappiamo i suddetti elicotteri pur potenti, corazzati e pesantemente armati che siano, a causa del loro profilo di volo a bassa quota sono facile preda dei sistemi di difesa aerea e dei manpads di Kiev.
Venendo invece al “super” caccia russo Su-35S se venisse effettivamente confermato l’abbattimento, questo sarebbe il secondo velivolo di questo modello perso da Mosca sui cieli dell’Ucraina. Secondo quanto riportato dal Comando dell’Aeronautica Militare ucraina, il caccia russo sarebbe stato abbattuto ieri intorno alle 14:00, in una zona imprecisata della regione di Kherson, mentre stava cercando di colpire un Su-25 di Kiev. Un aereo da combattimento MiG-29, forse di scorta al velivolo d’attacco ucraino, in un combattimento aereo manovrato avrebbe avuto la meglio abbattendo il caccia russo. Al momento non ci sono evidenze fotografiche del relitto, ma solo delle immagini che mostrerebbero le scie degli aerei durante il combattimento.
Ricordiamo che lo scorso 3 aprile 2022 Mosca aveva perso il primo velivolo Su-35S Flanker-E abbattuto da un sistema missilistico SAM S-125 Pechora (nome in codice NATO SA-3 Goa) a medio raggio di chiara origine sovietica ma modificato circa 10 anni fa in Ucraina. Questo velivolo era precipitato nella campagna di Izium, nell’Ucraina orientale, a circa 120 chilometri a sud-est di Kharkiv.
Questa classe di velivoli viene impiegata in modo molto esteso con decolli e atterraggi da basi localizzate sia in madrepatria che nella vicina Bielorussia per svolgere una serie di missioni aria-aria oltre che di soppressione e distruzione della difesa aerea (SEAD/DEAD) che includono non solo l’eliminazione di batterie di missili terra-aria (SAM) o artiglieria antiaerea (AAA), ma anche sistemi interconnessi come radar di allerta precoce oltre all’identificazione e il targeting di obiettivi per gli aerei da attacco.
A loro volta i russi hanno affermato di aver abbattuto un Mig-29 Fulcrum e due Su-25 Frogfoot di Kiev. Anche in questo caso non si hanno ancora riferimenti fotografici o video direttamente dal campo di battaglia. Questi riferimenti di tipo OSInt stanno aiutando a mettere ordine tra i proclami propagandistici di entrambi i belligeranti che pubblicano cifre sulle perdite da prendere sempre con le molle. Vediamo quindi un raffronto tra i dati ufficiali di Kiev e Mosca e quelli delle fonti OSInt, sicuramente molto più realistici secondo il nostro punto di vista.
OSInt | Fonti ufficiali | |
Aerei russi abbattuti | 28 | 207 |
Aerei ucraini abbattuti | 22 | 182 |
Elicotteri russi abbattuti | 43 | 174 |
Elicotteri ucraini abbattuti | 7 | 128 |
Su-35S Flanker-E
Attualmente la famiglia di velivoli da combattimento Flanker che include i caccia Su-27 nonché i caccia multiruolo Su-30 e Su-35, costituisce la linea da combattimento principale dell’aviazione militare russa con circa 350 velivoli nella flotta. Inoltre, ci sono circa 32 velivoli Su-33 dell’aviazione navale russa. A causa dei ritardi e degli alti costi del Su-57, la Russia continuerà a procurarsi caccia di 4++ generazione (cioè non stealth) della famiglia Flanker nei prossimi anni, soprattutto i caccia Sukhoi Su-35S Flanker-E e i bombardieri Su-30SM2 Flanker-H, un caccia da attacco biposto simile nel concetto all’americano F-15E Strike Eagle.
Il Su-35S ha ricevuto il battesimo del fuoco nel 2015, nel corso della partecipazione russa alla guerra civile siriana e al 2020, è in servizio attivo in 98 esemplari nelle forze aerospaziali russe. Il Su-35S è un caccia di alto livello di 4++ generazione con eccellenti caratteristiche di agilità e carico utile grazie ai suoi potenti motori, con una super-manovrabilità in combattimento, alta velocità supersonica e lungo raggio, un’ampia gamma di armamenti che possono essere utilizzati, un moderno sistema di guerra elettronica multicanale e un’alta sopravvivenza in combattimento.
Tra le qualità di questo moderno caccia però manca di un radar di tipo AESA, più potente e più resistente ai disturbi. Il Su-35S è infatti equipaggiato con il radar Irbis-E che oltre ad avere scarse prestazioni di scoperta radar, tracciamento e inseguimento dei bersagli è vulnerabile al jamming delle moderne suite EW. Combinato con missili sostanzialmente a corto o medio raggio, il Su-35 si trova in uno svantaggio significativo nel combattimento BVR soprattutto contro un eventuale avversario equipaggiato con un radar AESA che offre non solo una portata superiore, ma è anche altamente resistente ai disturbi del sistema di guerra elettronica L-175V Khibiny del Su-35S.
Con un velivolo pari classe o inferiore naturalmente il Su-35S da il meglio di se come tra la notte del 4 e 5 marzo durante la quale si sarebbe svolta una battaglia aerea nei cieli ucraini con i Su-27 di Kiev che hanno avuto la peggio con quattro velivoli abbattuti.
Armato con i missili anti-radiazioni Kh-31PM Zvezda/Tactical Missile Corporation il Su-35 è sicuramente un avversario temibile. Il Kh-31P (NATO AS-17 Krypton) è un missile anti-radiazioni supersonico (mach 3) a medio raggio che utilizza uno scramjet con un booster integrato per raggiungere un’elevata velocità supersonica. È stato progettato per distruggere i radar dei sistemi SAM a medio e lungo raggio, i radar di controllo delle operazioni aeree e i radar di allerta precoce e rappresenta quindi una risorsa ideale per neutralizzare bersagli come i sistemi di difesa aerea S-300 e BuK-M1 puntando sulle loro emissioni radar. L’aereo è anche equipaggiato con i jammers SAP-518 montati sulle estremità alari.


Il missile è in grado di effettuare la ricerca in una varietà di modalità, inclusa la ricerca automatizzata e il controllo esterno e può intraprendere manovre evasive di pull-up fino a 10 g se venisse rilevato dal radar nemico. Questi missili tuttavia non sono adatti per contrastare i sistemi di difesa aerea portatili quali i Manpads Igla e Stinger che utilizzano la guida a infrarossi anziché radar e che allo stato di fatto rappresentano la principale minaccia per gli aerei e gli elicotteri russi perché molto difficili da rilevare.
Per le missioni di combattimento aereo contro i Su-27 delle quali si parlava in apertura il Su-35 è armato con i missili per il combattimento aria-aria R-73 e R-77-1. L’R-73 (NATO AA-11 Archer) è un missile a infrarossi a ricerca di calore a corto raggio che può essere lanciato utilizzando un mirino montato sul casco visore (HMS), che consente ai piloti di contrassegnare i bersagli semplicemente osservandoli. L’R-73 è un missile molto agile e con elevate capacità di combattimento, anche se molti analisti lo ritengono inferiore agli equivalenti missili occidentali AIM-9X o ASRAAM.
L’R-77-1 (NATO AA-12 Adder), invece, è un missile a ricerca radar attivo a medio raggio (BVR), il che significa che ha un piccolo sistema che invia impulsi radar per rilevare il bersaglio e quindi utilizza tali informazioni per puntare su di esso. Può essere lanciato anche durante manovre di combattimento ad angoli di attacco molto elevati. Anche in questo caso le prestazioni sarebbero inferiori agli equivalenti AIM-120D o Meteor. Questo missile era stato precedentemente avvistato in Siria, su un aereo Su-35S, dove Mosca sostiene il regime di Bashar al Assad nella guerra in corso con i gruppi jihadisti.
Ka-52 Alligator
ll Kamov Ka-52 (codice NATO: Hokum-B) anche noto come “Alligator”, è un elicottero da combattimento di fabbricazione russa sviluppato negli anni novanta a partire dal Kamov Ka-50 ed entrato in servizio con l’allora Aeronautica militare russa nel 2009. Monta 2 turbine Klimov VK-2500 che gli permettono di sviluppare una potenza fino 1,985 kW (2,699 hp), a seconda della versione. L’elicottero può raggiungere circa 310 km/h di velocità massima e una velocità di crociera di 260 km/h, una velocità di salita di 12 m/s, con una autonomia stimata di 1.110 km e un’altitudine massima di volo di 5.500 metri.
L’Alligator è una macchina potentissima ognitempo dal design molto particolare con i classici due rotori principali contrapposti e senza il rotore di coda tipico del costruttore Kamov. Grazie a questo design, l’Alligator sarebbe più manovrabile rispetto ai suoi concorrenti ed avrebbe un maggiore carico utile, oltre che una velocità massima di tutto rispetto. Altra peculiarità di questo elicottero è l’utilizzo di seggiolini eiettabili K-37-800M (soluzione più unica che rara per un elicottero), con l’eiezione resa possibile grazie ad un ingegnoso sistema che permette il distacco delle pale poco prima dell’espulsione dei sedili e che permette all’equipaggio di uscire dall’abitacolo dell’elicottero in tutta sicurezza, sicurezza garantita anche da una corazzatura abbastanza forte da proteggere l’aereo da proiettili da 23 mm e sistemi automatizzati per rendere più agevole il pilotaggio.
Il Ka-52 Alligator nasce come elicottero “multiruolo” in grado di fornire supporto aereo ravvicinato (CAS – Close Air Support) e per la copertura delle forze speciali come un pesante elicottero da combattimento, nonché in grado di svolgere missioni di ricognizione, CSAR – Combat Search and Rescue e scouting fornendo dati di mira e monitoraggio del campo di battaglia: è dotato infatti, di un sistema di puntamento all’avanguardia, che comprende un radar a doppia antenna (una sul rotore, per l’acquisizione dei bersagli in aria, e l’altra frontale per i target terrestri) che è considerato, secondo quanto dichiarato dal costruttore, immune dalle attuali minacce elettroniche occidentali.
Naturalmente può operare in qualunque condizione atmosferica e in qualsiasi momento della giornata. E’ equipaggiato con il radar FH01 ma nella versione modernizzata “M” dovrebbe essere equipaggiato con un radar a scansione attiva elettronica (AESA) V006 Rezets (Cutter). Secondo il produttore può rilevare un gruppo di carri armati da 45 km di distanza, un ponte ferroviario da 100 km e una nave da guerra di classe cacciatorpediniere da 150 km. Nella modalità aria-aria, è in grado di rilevare un aereo da caccia con una sezione radar di 3 mq da un massimo di 50 km frontalmente e un elicottero in hovering da 20 km.
L’elicottero da combattimento russo dispone inoltre dell’avanzato sistema di guerra elettronica KRET Vitebsk EW (Electronic Warfare) con capacità di contromisure a infrarossi diretti (DIRCM). Il sistema Vitebsk comprende sistemi di allarme radar e laser, nonché jammer elettro-ottici e radar attivi. I DIRCM sono progettati per sconfiggere i sistemi missilistici terra-aria a guida infrarossa. L’avionica comprende anche il sistema “Okhotnik” per il lancio di armi a guida laser con l’elaborazione delle immagini video per la guida dei missili. Grazie a questi sistemi, l’elicottero può rapidamente individuare e agganciare contemporaneamente più bersagli.
Sul fronte armamenti dispone di potenti armi offensive con sei i punti di fissaggio per gli armamenti per un peso utile totale di 2.000 kg. Il cardine delle capacità di attacco al suolo del Ka-52 è il cannone automatico 2A42-1 da 30mm, oltre che missili guidati anticarro VIKHR (ATGM), missili ATAKA con sistema di guida laser e lanciarazzi B8V-20 per razzi S-8 non guidati da 80 mm. Il missile anticarro VIKHR ha una portata da otto a dieci chilometri. I Ka-52 possono anche essere armati con missili guidati antiaerei IGLA-V. La suite di contromisure includono unità di disturbo elettronico e jammers attivi, sistemi di allarme laser Pastel (L150) RWR, Mak (L136) IR e Otklik (L140) e lanciatori di chaff e flares UV-26 inseriti nelle carenature nelle estremità alari.
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