secondo Antonov AN-225
@ Pavlo Fedykovič

Guerra in Ucraina: l’Antonov AN-225 Mriya l’aereo da trasporto più grande al mondo distrutto in Ucraina potrà tornare in volo?

Le immagini del velivolo da trasporto più grande al mondo, l’Antonov AN-225, distrutto sull’aeroporto di Gostomel (Hostomel) durante il primo assalto aereo delle forze armate russe in Ucraina, sono ormai un ricordo indelebile per tutti gli appassionati di aviazione di tutto il mondo. L’unico esemplare dell’Antonov An-225 “Mriya / Dream” era l’aereo da trasporto più grande e potente del mondo, creato dall’Antonov Design Bureau di Kiev. Progettato alla fine della Guerra Fredda, il suo scopo era quello di trasportare la navetta spaziale sovietica “Buran”  e il razzo “Energia” dal 1988, anno del suo primo volo.

Dopo alcuni anni di inattività è stato rimesso in servizio dalla Antonov Airlines, la compagnia aerea cargo ucraina e divisione dell’azienda Antonov, che come sappiamo opera a livello internazionale in servizi di trasporto pesante con una flotta che comprende anche i velivoli da trasporto An-124 “Ruslan”. Inoltre negli ultimi due anni è stato utilizzato attivamente durante la pandemia di Covid19. In particolare, nell’aprile 2020, l’aereo aveva consegnato 103 tonnellate di farmaci dalla Cina a Kiev per combattere il coronavirus, prima di essere distrutto a fine febbraio 2022.

Il sogno non morirà mai“, aveva twittato la compagnia Antonov, in riferimento al soprannome dell’aereo “Mriya”, che significa sogno in ucraino. La solidarietà è arrivata da ogni angolo del mondo. Ma l’AN-225 potrà mai volare di nuovo?

Le forze di Mosca avevano cercato di impadronirsi dell’aeroporto per usarlo come posizione operativa avanzata dalla quale poter operare come base avanzata. Per fare ciò, avevano organizzato un assalto aereo con elicotteri da trasporto Mi-17 Hip, d’assalto Mi-24/35 Hind e d’attacco Ka-52, insieme a forze paracadutiste e aviotrasportate. Di questo assalto abbiamo pubblicato anche il video che riportiamo di seguito.

In un primo momento le forze russe sembravano aver avuto un successo iniziale e si erano asserragliate nel sedime aeroportuale costruendo anche dei riparti per i mezzi blindati e corazzati che avrebbero dovuto proteggere l’installazione, ma la risposta ucraina non si è fatta attendere colpendo l’aeroporto in modo rapido e forte, per impedire le operazioni aeree dei russi, che poi si sono ritirati a fine marzo. Su questo punto, come su molti altri in questa guerra, le due parti si incolpano a vicenda con Mosca che afferma che sarebbero stati proprio i tiri dell’artiglieria di Kiev a colpire il Mryia. Probabilmente non avremo mai il colpevole!

Appena gli ucraini hanno ripreso possesso dell’aeroporto di Gostomel, le immagini sulle condizioni dell’aereo non hanno lasciato dubbi sulla possibilità di una riparazione. Il muso dell’aereo è stato completamente distrutto, apparentemente vittima di un colpo diretto di artiglieria. Oltre a ciò, ci sono stati ingenti danni alle ali e ai motori. La sezione della coda è stata risparmiata da grandi danni e presenta alcuni fori causati da schegge e proiettili. “Se non fosse stato per il colpo diretto al muso, l’AN-225 avrebbe potuto essere riparabile” aveva detto un giornalista della CNN entrato in aeroporto i primi di aprile.

Sempre la CNN ha interpellato Andrii Sovenko, un ingegnere ed esperto di aviazione con sede a Kiev che lavora per la Compagnia Antonov dal 1987 e che ha volato sull’AN-225 come parte del suo equipaggio tecnico. Sovenko ha compilato un elenco dettagliato dei danni, esaminando un gran numero di video e immagini del relitto, poiché il personale Antonov non sarebbe ancora autorizzato a tornare a Gostomel per motivi di sicurezza, e ha confermato che la sezione centrale della fusoliera e il muso dell’aereo, inclusi la cabina di pilotaggio e i compartimenti di riposo dell’equipaggio, sono stati distrutti, ma sono i sistemi e le apparecchiature di bordo dell’aereo che hanno subito i danni più gravi.

Antonov AN-225

Ripararli sarà la cosa più difficile“, dice. “Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte dei vari sistemi elettrici, pompe e filtri utilizzati sull’AN-225 sono tutti degli anni ’80. Semplicemente non vengono più realizzati, quindi è improbabile che possano essere ripristinati esattamente come erano“, ha aggiunto Sovenko. Ma non ci sono solo brutte notizie poiché porzioni delle ali, comprese le superfici aerodinamiche come flap e alettoni, sembrano aver subito lievi danni e potrebbero essere recuperabili, come anche la maggior parte dei sei motori sembra intatta e l’intera sezione di coda dell’aereo è interessata solo da danni da schegge, lasciandolo in condizioni accettabili, ma purtroppo concorda sul fatto che l’aereo a Gostomel non potrà essere riparato.

È impossibile parlare della riparazione o del restauro di questo velivolo, possiamo solo parlare della costruzione di un altro Mriya, utilizzando singoli componenti che possono essere recuperati dal relitto e combinandoli con quelli che, negli anni ’80, erano destinati per la costruzione di un secondo aeromobile.” Sovenko, fa riferimento alla seconda cellula dell’AN-225 che Antonov ha conservato fino ad oggi in una grande officina a Kiev. Faceva parte di un piano originale per la costruzione di due AN-225, che non ha mai avuto successo. “Questa è una fusoliera completamente finita, con una nuova sezione centrale già installata su di essa, così come la struttura portante delle ali e dell’unità di coda. In altre parole, quasi una cellula completa. Per quanto ne so, è ancora praticamente intatta nonostante il bombardamento dell’artiglieria russa dell’impianto“, afferma Sovenko.

Antonov AN-225 Mriya
@ Antonov Company

Sarà impossibile costruire esattamente lo stesso velivolo, con lo stesso identico design ed equipaggiamento e in tal caso Antonov dovrà affrontare due ostacoli: far funzionare insieme componenti nuovi e vecchi e potenzialmente dover sottoporsi ad una nuova certificazione dell’aeromobile, per confermarne l’aeronavigabilità e la conformità alle attuali normative vigenti. L’azienda ha esperienza con il primo problema, avendo aggiornato molti dei sistemi dell’AN-225 nel corso degli anni e sostituendo la vecchia tecnologia sovietica con i moderni equivalenti ucraini, ma una certificazione completa richiederebbe tempo e aumenterebbe i costi. Inoltre sarebbe opportuno apportare ulteriori modifiche al design del velivolo, sulla base dell’esperienza operativa dell’originale.

Appena giunta la notizia della distruzione dell’AN-225, la Ukroboronprom capo gruppo dell’industria della difesa ucraina aveva dichiarato, in una nota, che l’aereo più grande del mondo era stato gravemente danneggiato durante i combattimenti con le truppe russe all’aeroporto di Gostomel. “… il suo restauro costerà più di 3 miliardi di dollari e richiederà molto tempo. L’Ucraina farà ogni sforzo per garantire che lo stato aggressore paghi per questi lavori. Si stima che ciò richiederà più di 3 miliardi di dollari e più di 5 anni. Il nostro compito è garantire che questi costi siano coperti dalla Federazione Russa, che ha causato danni intenzionali all’aviazione ucraina e al settore delle merci aviotrasportate“.

Forse 3 miliardi di dollari sono una cifra esagerata, ma Antonov dovrà alla fine fare i conti e capire se ci sarà o meno la convenienza economica nel ricostruire un velivolo che aveva comunque un difficile utilizzo e una scarsa applicazione commerciale. La maggior parte dei costi potrebbe essere sostenuta da Antonov, i russi non tireranno fuori un dollaro/rublo come ipotizzato dalla Ukroboronprom, ma la stessa Antonov ha subito gravi perdite a causa della distruzione di molti altri aerei e strutture. Sebbene operi ancora a un livello ridotto, il suo futuro è incerto. I costi necessari per costruire il secondo Mriya dovranno essere correlati con le capacità finanziarie di Antonov dopo la guerra, nonché con i guadagni preventivati dall’operatività di questo aereo.

Immagini: via Twitter, via Telegram, Antonov Company

Seguiteci anche sul nostro nuovo canale Telegram.