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Con l’ennesimo Su-34 russo precipitato ieri, probabilmente per questioni tecniche e non per un’azione della contraerea di Kiev, le percentuali delle perdite delle forze aeree russe continuano a crescere. Nel suo giornaliero aggiornamento della situazione in Ucraina, l’intelligence britannica afferma che Kiev controlla la maggior parte del suo spazio aereo avendo negato la superiorità aerea a Mosca che non sarebbe riuscita a distruggere le forze aeree ucraine e le sue difese aeree.
La maggior parte degli attacchi aerei russi sono attualmente concentrati nell’est e nel sud dell’Ucraina in maggior parte su Mariupol con l’uso di armamento non guidato. Nel nord e nell’ovest la Russia sta prendendo di mira alcune infrastrutture militari, con i missili da crociera Kalibr, soprattutto depositi di armi e carburante.
Ad oggi secondo le fonti OSInt, che lavorano sulle evidenze fotografiche che emergono sui social media, le forze armate russe avrebbero perso 12 elicotteri d’attacco Ka-52 Alligator su una flotta di 116 macchine, il 10%, e 9 (forse 10) velivoli da combattimento Su-34 Fullback su una flotta di 125 macchine, l’8%. Naturalmente considerando che di norma, e questo vale sia per la Russia che per le forze occidentali, circa il 70% della flotta di un determinato aereo od elicottero è in condizioni di combattimento i numeri riportati aumenterebbero.
Quindi considerando il 70% di 116 elicotteri d’attacco Ka-52 le perdite ammonterebbero circa al 15% mentre per i velivoli da combattimento Su-34 considerando una flotta di circa 85 aerei in condizioni di combattimento le perdite aumenterebbero circa al 12%.
In totale le fonti OSInt riportano 26 aerei e 38 elicotteri persi dalle forze armate russe sulla base di osservazioni fotografiche sul campo in 62 giorni di conflitto. Interessante il confronto fatto da alcuni utenti su Twitter con le perdite della coalizione durante la Desert Storm che ammonterebbero a 75 aerei e 23 elicotteri in 7 mesi di guerra.
Considerando che i primi 14/15 giorni di Desert Storm sono stati praticamente solo giorni di attacchi aerei ad alta intensità con centinaia di sortite, rispetto alla bassa attività aerea russa, le perdite di Mosca sono molto elevate. Inoltre, anche l’impatto degli attacchi rispetto alle perdite può essere preso in considerazione in una valutazione. La coalizione durante la Desert Storm ha utilizzato intensivamente gli aerei e gli elicotteri da combattimento che hanno causato un’enorme quantità di danni al nemico. L’aviazione militare russa sembra invece che non stia davvero influenzando l’andamento sul campo di battaglia in Ucraina.
Sebbene il Su-34 mantenga molto in comune con il Su-27 Flanker da cui è originariamente derivato, il design del cockpit e del muso è radicalmente diverso e il potente jet russo incorpora una varietà di modifiche che lo ottimizzano per svolgere il suo ruolo primario, quello dell’attacco.
Spinto da due motori Lyulka AL-31FM1 da 13.500 kg, il cacciabombardiere bireattore supersonico Su-34 ha prestazioni di volo elevate, efficacia in combattimento e manovrabilità. Il design e l’ergonomia della sua cabina di pilotaggio biposto e corazzata in titanio consentono di effettuare voli a lungo raggio. L’aereo Su-34 è progettato per attaccare bersagli terrestri, aerei e di superficie in qualsiasi condizione meteorologica di giorno come di notte con armamenti missilistici aria-superficie e aria-aria a lungo raggio.
Il Su-34 ha un’autonomia massima di 4.000 km e un raggio di combattimento di circa 1100 Km, può sviluppare una velocità massima di 1.900 km/h in quota e di 1400 Km/h a livello del mare, ed è in grado di trasportare un carico utile di armi fino a 8 tonnellate. Tutte queste caratteristiche unite al sistema di rifornimento in volo e un sistema di controllo delle armi migliorato assicurano al velivolo una maggiore sopravvivenza al combattimento.
Con la produzione a pieno regime del Su-24 Fencer a geometria variabile, quale caccia d’attacco e ricognitore, il Flanker versione bombardiere rimase una priorità bassa fino al 1986. Nel giugno di quell’anno fu formalmente presa la decisione di sviluppare un Flanker da attacco al suolo inizialmente noto come Su-27IB. Il primo prototipo del Su-27IB è stato costruito dalla Sukhoi utilizzando una cellula adattata da un addestratore Su-27UB nel quale l’originale cabina di pilotaggio a due posti in tandem fu sostituita da una nuova cabina con i sedili affiancati, segno distintivo del velivolo.
Il prototipo fece il suo primo volo il 13 aprile 1990 con il programma che andò avanti, nonostante il crollo dell’Unione Sovietica, tramite l’impianto aeronautico di Novosibirsk incaricato della produzione su vasta scala. Un primo jet di produzione di serie volò nel dicembre 1993 e nel 1004 fu annunciata la designazione Su-34, ma solo nel 2001 il sesto velivolo fu consegnato per le prove presso l’impianto di prova di Akhtubinsk, come il primo Su-34 con una suite avionica completa.
Nel 2008 il settimo e l’ottavo velivolo furono utilizzati per bloccare i radar della difesa aerea georgiana. Infine nel marzo del 2014 il Su-34 è stato ufficialmente messo in servizio con le forze aeree russe che oggi hanno circa 140 Fullback in servizio che hanno visto anche l’impiego operativo in Siria. Importante sottolineare che, come gli altri aerei della famiglia Flanker, anche il Su-34 conserva la capacità di operare da aeroporti austeri e semi-preparati, una parte importante della dottrina di combattimento dell’era sovietica e ora russa.
Il Su-34 Fullback è equipaggiato con il sistema radar Sh141 ottimizzato per le missioni aria-terra ma che offre anche alcune funzionalità aria-aria che gli consentirebbero di volare alcune missioni anche senza scorta di intercettori. In questa missione, secondo quanto riferito dal produttore, il sistema radar sarebbe in grado di tracciare 10 bersagli aerei e di ingaggiarne quattro contemporaneamente con un aereo delle dimensioni di un caccia che può essere rilevato a circa 140 km. Questo aereo armato con i missili Kh-31P può svolgere anche missioni di soppressione delle difese aeree SEAD/DEAD ed ha anche una buona capacità di guerra elettronica grazie al al suo sistema di autoprotezione Khibiny e ai sistemi SAP-18 e SAP-518.
Invece nel suo ruolo primario di attacco al suolo, il sistema radar può rilevare una nave da guerra a una distanza di oltre 150 km, un ponte ferroviario a oltre 110 km o un camion in movimento a 35 km. Queste cifre sono quelle fornite dal produttore per la versione da esportazione del radar, quindi è probabile che l’equipaggiamento russo possieda caratteristiche anche superiori, sebbene le prestazioni di questo radar siano meno impressionanti rispetto al suo rivale F-15E Strike Eagle equipaggiato con l’AN/APG-70 o con il nuovo AN/APG-82 AESA.
Al radar il Su-34 aggiunge anche il sistema di puntamento laser/TV Platan parte fondamentale della capacità del Su-34 di attaccare bersagli al suolo con elevata precisione di giorno come di notte. Il sistema Platan fornisce una guida per le munizioni laser, sia missili aria-superficie che bombe a guida laser a caduta libera, la più grande delle quali, il KAB-1500L da oltre 1.500 kg.
Come abbiamo detto il segno distintivo di questo aereo è il suo cockpit con i sedili affiancati, con il pilota a sinistra e il navigatore/armiere a destra. Entrambi i membri dell’equipaggio sono seduti su sedili eiettabili zero-zero. Rispetto al suo predecessore Su-24 Fencer, ancora in servizio, il cockpit del Su-34 risulta moderno e dotato di cinque grandi display multifunzionali e di HUD per l’equipaggio. Naturalmente l’aereo è stato sottoposto anche ad un programma di aggiornamento che lo porta alla versione Su-34M che mira a migliorare ulteriormente le capacità del jet, con modifiche al sistema radar, al complesso di mira e navigazione, oltre a nuove armi. I jet aggiornati hanno iniziato a essere riconsegnati nel 2021.
Un altro aspetto particolarmente impressionante del jet è la sua capacità di trasportare una quantità sbalorditiva di carburante per un caccia tattico, portandolo a poter svolgere alcune missioni potenzialmente a lungo raggio, anche senza rifornimento aereo. Come già detto, l’aereo che il Su-34 avrebbe dovuto sostituire, il Su-24 Fencer era descritto in Occidente quale controparte sovietica dell’F-111 americano, anche se in realtà, in termini di autonomi, era molto più vicino al Tornado IDS.
Volando a bassa quota e a 1200 km/h, armato, i sovietici sapevano che il Su-24 avrebbe avuto un raggio di combattimento di soli circa 600 km. Questa carenza fu tenuta molto in considerazione quando fu progettato e sviluppato il Su-34. Il Su-27 aveva già grandi capacità di carburante, con cinque serbatoi interni per circa 9.400 kg di carburante, potendo vantare un’autonomia impressionante, senza rifornimento in volo di 3.700 kg in configurazione pulita e ad alta quota.
Nel Su-34 il carico interno di carburante è stato aumentato a 11/12.000 kg ed è stata aggiunta la sonda per il rifornimento in volo. Questa nuova capacità era secondaria perché l’autonomia senza rifornimento in volo rimase di fondamentale importanza, poiché in epoca sovietica, ma ancora oggi, i tanker per il rifornimento in volo erano e sono f0ndamentalmente assegnate ai bombardieri strategici a lungo raggio e non all’aviazione tattica. Questa capacità di trasporto carburante consente al Su-34 Fullback di effettuare rischieramenti a lunghissimo raggio su tutto il territorio della Russia.
ll Kamov Ka-52 (codice NATO: Hokum-B) anche noto come “Alligator”, è un elicottero da combattimento di fabbricazione russa sviluppato negli anni novanta a partire dal Kamov Ka-50 ed entrato in servizio con l’allora Aeronautica militare russa nel 2009. Monta 2 turbine Klimov VK-2500 che gli permettono di sviluppare una potenza fino 1,985 kW (2,699 hp), a seconda della versione. L’elicottero può raggiungere circa 310 km/h di velocità massima e una velocità di crociera di 260 km/h, una velocità di salita di 12 m/s, con una autonomia stimata di 1.110 km e un’altitudine massima di volo di 5.500 metri.
L’Alligator è una macchina potentissima ognitempo dal design molto particolare con i classici due rotori principali contrapposti e senza il rotore di coda tipico del costruttore Kamov. Grazie a questo design, l’Alligator sarebbe più manovrabile rispetto ai suoi concorrenti ed avrebbe un maggiore carico utile, oltre che una velocità massima di tutto rispetto. Altra peculiarità di questo elicottero è l’utilizzo di seggiolini eiettabili K-37-800M (soluzione più unica che rara per un elicottero), con l’eiezione resa possibile grazie ad un ingegnoso sistema che permette il distacco delle pale poco prima dell’espulsione dei sedili e che permette all’equipaggio di uscire dall’abitacolo dell’elicottero in tutta sicurezza, sicurezza garantita anche da una corazzatura abbastanza forte da proteggere l’aereo da proiettili da 23 mm e sistemi automatizzati per rendere più agevole il pilotaggio.
Il Ka-52 Alligator nasce come elicottero “multiruolo” in grado di fornire supporto aereo ravvicinato (CAS – Close Air Support) e per la copertura delle forze speciali come un pesante elicottero da combattimento, nonché in grado di svolgere missioni di ricognizione, CSAR – Combat Search and Rescue e scouting fornendo dati di mira e monitoraggio del campo di battaglia: è dotato infatti, di un sistema di puntamento all’avanguardia, che comprende un radar a doppia antenna (una sul rotore, per l’acquisizione dei bersagli in aria, e l’altra frontale per i target terrestri) che è considerato, secondo quanto dichiarato dal costruttore, immune dalle attuali minacce elettroniche occidentali.
Naturalmente può operare in qualunque condizione atmosferica e in qualsiasi momento della giornata. E’ equipaggiato con il radar FH01 ma nella versione modernizzata “M” dovrebbe essere equipaggiato con un radar a scansione attiva elettronica (AESA) V006 Rezets (Cutter). Secondo il produttore può rilevare un gruppo di carri armati da 45 km di distanza, un ponte ferroviario da 100 km e una nave da guerra di classe cacciatorpediniere da 150 km. Nella modalità aria-aria, è in grado di rilevare un aereo da caccia con una sezione radar di 3 mq da un massimo di 50 km frontalmente e un elicottero in hovering da 20 km.
L’elicottero da combattimento russo dispone inoltre dell’avanzato sistema di guerra elettronica KRET Vitebsk EW (Electronic Warfare) con capacità di contromisure a infrarossi diretti (DIRCM). Il sistema Vitebsk comprende sistemi di allarme radar e laser, nonché jammer elettro-ottici e radar attivi. I DIRCM sono progettati per sconfiggere i sistemi missilistici terra-aria a guida infrarossa. L’avionica comprende anche il sistema “Okhotnik” per il lancio di armi a guida laser con l’elaborazione delle immagini video per la guida dei missili. Grazie a questi sistemi, l’elicottero può rapidamente individuare e agganciare contemporaneamente più bersagli.
Sul fronte armamenti dispone di potenti armi offensive con sei i punti di fissaggio per gli armamenti per un peso utile totale di 2.000 kg. Il cardine delle capacità di attacco al suolo del Ka-52 è il cannone automatico 2A42-1 da 30mm, oltre che missili guidati anticarro VIKHR (ATGM), missili ATAKA con sistema di guida laser e lanciarazzi B8V-20 per razzi S-8 non guidati da 80 mm. Il missile anticarro VIKHR ha una portata da otto a dieci chilometri. I Ka-52 possono anche essere armati con missili guidati antiaerei IGLA-V. La suite di contromisure includono unità di disturbo elettronico e jammers attivi, sistemi di allarme laser Pastel (L150) RWR, Mak (L136) IR e Otklik (L140) e lanciatori di chaff e flares UV-26 inseriti nelle carenature nelle estremità alari.
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