F35 italiani in islanda
@ Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare

Gli F-35A dell’Aeronautica Militare rientrano in Italia dopo 500 ore di volo a protezione dello spazio aereo islandese e della NATO

L’Aeronautica Militare ha completato il suo terzo dispiegamento in Islanda, dopo aver svolto qui la missione in tempo di pace della NATO salvaguardando lo spazio aereo islandese e della NATO con i caccia di quinta generazione F-35.

In una cerimonia ufficiale il 4 luglio 2022, tenutasi presso la base aerea di Keflavik, in Islanda, il distaccamento dell’Aeronautica Militare ha concluso la sua missione dopo sessanta giorni fornendo capacità di intercettazione alla NATO per soddisfare le esigenze di difesa aerea dell’Islanda in tempo di pace.

Durante questo periodo, i quattro caccia F-35A e i circa 130 uomini e donne dell’Aeronautica Militare sono stati schierati presso la base aerea della Guardia Costiera islandese di Keflavik per la missione di polizia aerea in tempo di pace della NATO in Islanda. Il 30 aprile, il distaccamento ha ricevuto la certificazione da parte di un team di valutatori NATO del Combined Air Operations Center di Uedem, in Germania, stabiledndo la piena capacità operativa per la missione e fornendo intercettori in standby permanente per lavorare con le unità del sistema di controllo e sorveglianza aerea islandese e NATO.

Questa missione con i nostri F-35A ha permesso all’Aeronautica Militare  di sfruttare le capacità operative del velivolo, nonché le procedure di dispiegamento, logistica e sostenibilità in un contesto Nato“, ha affermato il comandante del distaccamento, colonnello G. Di Loreto. “Abbiamo condotto un addestramento congiunto con la guardia costiera islandese, gli aerei della NATO e le forze navali alleate per migliorare l’interoperabilità e le capacità“, ha aggiunto.

Abbiamo effettuato quasi 30 scramble di addestramento e quasi 500 ore di volo con il 99% di efficienza con i nostri quattro jet, a dimostrazione della grande maturità dell’F-35 a livello globale e in particolare all’interno dell’Aeronautica Militare“, ha affermato il colonnello Di Loreto. “Questi risultati sono il più grande riconoscimento per testimoniare l’eccellente competenza e lavoro di squadra raggiunti da tutto il team di manutenzione e logistica”, ha concluso.

Il team della Guardia Costiera islandese ha ospitato gli aerei di quinta generazione provenienti dall’Italia e anche dalla Norvegia durante diversi schieramenti a partire dal 2019. “Questo attuale dispiegamento ha dimostrato ancora una volta che l’Islanda può fare affidamento sulla solidarietà della NATO grazie ai moderni aerei da combattimento che l’Italia ha inviato qui“, ha affermato Jón B. Guðnason, comandante della base aerea di Keflavik.

Ciò dimostra la professionalità del nostro personale nel pianificare, supportare e controllare tramite il Centro di controllo e segnalazione della NATO di Keflavik questa capacità di potenza aerea avanzata. Inoltre la cooperazione con l’aeroporto internazionale di Keflavik e il fornitore di servizi di navigazione aerea civile, Isavia, è stata un successo per la missione, per l’Islanda e per la NATO“, ha concluso.

Il distaccamento F-35A dell’Aeronautica Militare è stato in stand-by 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per salvaguardare i cieli dell’Islanda e per continuare la pluriennale missione NATO Air Policing. Questo è stato il terzo dispiegamento in Islanda dei caccia italiani di quinta generazione dopo quelli del 2019 e del 2020. Prima di allora, l’Italia aveva sostenuto la missione con i suoi velivoli da combattimento Eurofighter Typhoon nel 2013, 2017, 2018 e 2019.

Esercitazione Thunder in Islanda con gli F-35B

Inoltre, durante questo rischieramento, dal 20 al 27 giugno si è svolta in Islanda anche l’esercitazione “Thunder” che ha avuto come scopo quello di condurre attività addestrative con il velivolo F-35B, versione a decollo corto ed atterraggio verticale, del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare in aree remote ed ambienti semi/non permissivi, caratterizzati da climi rigidi e piste dalla lunghezza ridotta non idonee per i velivoli caccia convenzionali.

Per la prima volta una coppia di F-35B STOVL del 32° Stormo è stata rischierata fuori dai confini nazionali nell’ambito di uno scenario internazionale. L’esercitazione ha consentito di proseguire nel percorso di consolidamento, iniziato già due anni fa dalla Forza Armata con due apposite esercitazioni organizzate a Pantelleria, della capacità Air Expeditionary permettendo così di agire in contesti operativi peculiari quali le piste danneggiate o di ridotte dimensioni, così come sui sedimi aeroportuali dalle limitate dotazioni tecnico-logistiche.

F35B Aeronautica Militare

L’F-35B, con le proprie caratteristiche STOVL, che gli consentono di operare a ridosso della linea del fronte e quindi di rischierarsi praticamente ovunque nel mondo, anche lontano dalle coste e dagli aeroporti principali, amplifica altri due elementi determinanti nelle operazioni militari (soprattutto in scenari semi/non permissivi), quali l’ubiquità e la persistenza. Questo si traduce in un rateo di sortite superiore a quello di un velivolo classico, riducendo significativamente i tempi d’azione e incrementando ulteriormente l’efficacia e l’efficienza dell’intervento aereo.

Immagini: Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare

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