Il capo dell’Air National Guard, il Generale Michael Loh, ha dichiarato ai media nella giornata di ieri che i celeberrimi caccia stealth F-117 Nighthawk sono stati utilizzati per addestramento soltanto nell’ultimo mese all’interno di un lungo ciclo di esercitazioni, tutto questo con il compito di simulare le caratteristiche dinamiche di un missile da crociera.
L’US Air Force ha pubblicamente riconosciuto che soltanto una parte della flotta verrà usata per i prossimi addestramenti, sottolineando come tutte queste attività sono cominciate ufficialmente dall’inizio del mese di settembre 2021. Nonostante queste dichiarazioni ufficiali, i fatti risultano in netto contrasto con le sue parole e una lunga lista di prove, tra l’altro anche molto evidenti, mostrano come queste sortite avvengano già ormai anche da diverso tempo.
Loh ha esposto questo “nuovo” (ma già ampiamente chiacchierato) dettaglio sulla futura prospettiva vita operativa dei Blackjet in risposta a una domanda di uno dei reporter di Aviation Week nel corso dell’annuale Air, Space and Cyber Conference dell’Air Force Association, appena conclusa. In generale, i missili da crociera e in particolar modo i progetti più recenti, sviluppati e messi in campo dai potenziali avversari degli Stati Uniti quali la Cina e la Russia, rappresentano una serie di minacce molto significative per le forze USA schierate all’estero, oltre che per la stessa nazione e per i territori estero di appartenenza americana.
I funzionari militari già da diverso tempo hanno lanciato l’allarme sulla possibilità futura di attacchi terrestri condotti con missili da crociera contro gli Stati Uniti, compresa una gamma di armi che potrebbero essere lanciate da sottomarini posizionati in agguato al largo delle coste. Inoltre, c’è da tempo il timore che parti ostili, compresi soggetti non riconducibili ad alcuna forma armata governativa, possano essere in grado di effettuare attacchi simili ma da un’altra tipologia di naviglio, incluse quelle che potrebbero sembrare delle innocue navi da carico; questo potrebbe accadere utilizzando dei sistemi d’arma costruiti in precedenza e poi containerizzati oppure improvvisati durante il viaggio.
I nuovi missili da crociera antinave, sono molto piccoli e hanno bassa segnatura termica e radar. Per questi motivi sono oggi ancor di più oggetto di particolare interesse per la Marina militare degli Stati Uniti. I missili da crociera, rappresentano una tipologia di arma di dimensioni contenute che in generale vola molto bassa, fornendo solo piccole sezioni trasversali radar e firme IR ridotte.
Questo aspetto dunque si traduce nel fatto che possono essere molto difficili da rilevare e quindi da abbattere. Molti moderni missili da crociera, come il Kh-101 lanciato dalla Russia assieme alla sua variante Kh-102 equipaggiata però di testata nucleare, mostrano anche loro caratteristiche di tipo stealth, il che li rende anch’essi difficili da individuare e quindi neutralizzare. Gli sforzi russi e cinesi per sviluppare nuovi design in grado di volare a velocità ipersoniche aggiungerebbero solo ancora più complessità a questo quadro generale.
L’US Air National Guard fornisce una linea chiave di difesa contro questo genere di potenziali attacchi missilistici in patria. La stessa US Air Force ha cercato di espandere le capacità dei suoi F-15C/D Eagle, così come del suo F-16C/D Fightning Falcon, per rispondere a queste minacce.
Gli Eagle, come quelli assegnati al 144th Fighter Wing che si sono addestrati qualche giorno fa assieme ai Nighthawk, come avevamo già detto, hanno beneficiato dell’aggiunta di nuovi radar attivi a scansione elettronica (AESA) che sono in grado di individuare e tracciare meglio le minacce con sezioni trasversali ridotte, nonché di Sniper Advanced Targeting Pods, che offrono ai jet un mezzo alternativo per identificare visivamente i bersagli, anche di notte e a distanze molto più estese.
Ascoltando le nuove dichiarazioni di Loh in merito al reale impiego degli F-117, le probabilità che i Nighthawk abbiano operato con questo ruolo anche durante altre missioni sono altamente elevate. C’è da ricordare che la loro presenza sarebbe stata notata, anche da fonti attendibili, mentre partecipavano lo scorso anno a un Composite Unit Training Exercise (COMPUTEX) incentrato sul Nimitz Carrier Strike Group (CSG), al largo della costa della California meridionale.
In questo contesto i velivoli avrebbero potuto benissimo simulare un falso missile di tipo antinave da crociera. E’ già noto che i velivoli “aggressor” privi di capacità stealth vengono spesso impiegati esattamente nello stesso identico modo per supportare le esercitazioni di addestramento navale. A suffragio di questa teoria, rimane il fatto che gli F-117 sono stati avvistati quasi sempre durante voli BBQ, anche durante la trascorsa Red Flag.
Tutto ciò potrebbe dare un’ulteriore conferma all’ipotesi di un simulatore di un missile da crociera. Questo ruolo rimane però solo uno dei compiti cui il velivolo è stato deputato negli anni fino ad oggi. Come ha anche fatto notare il Generale Loh, nonostante l’età avanzata della tecnologia che lo contraddistingue, questi velivoli assolvono ancora oggi molto bene il compito per cui sono stati progettati e sono ancora oggi diversi da qualsiasi cosa la maggior parte dei piloti e degli uomini dell’aeronautica abbia mai incontrato in qualsiasi altro contesto.
A 40 anni suonati l’F-117 il velivolo invisibile per antonomasia, il più famoso al mondo, rimane oggi una risorsa molto preziosa per questo tipo di addestramento al combattimento aereo oltre che ovviamente, come tester. Con l’US Air Force che oggi finalmente si sta aprendo sempre di più, rivelando ulteriori dettagli sul ruolo che la flotta superstite sta svolgendo oggi, potremmo iniziare a ottenere in futuro ancora più dettagli su come questi jet vengono utilizzati.
Questo esattamente dopo quasi un decennio e mezzo dal loro pensionamento. Non è neppure escluso che a breve potremmo persino vederli come simulatori di missili da crociera assieme a tutte e quattro le unità della US Air National Guard equipaggiate con caccia F-15C/D, che hanno oggi il compito di proteggere i confini marittimi degli Stati Uniti, così come non è da escludersi un’esercitazione congiunta con gli F-16 Fightning Falcon la cui missione è proteggere lo spazio aereo sopra la capitale della nazione, Washington DC.
Testo: Simone Ferrante