Da domenica pomeriggio la comunità della difesa tedesca è entrata in fermento per un rapporto che afferma che il ministro della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer avrebbe promesso alla sua controparte statunitense che la Luftwaffe acquisterà 45 caccia F-18 Super Hornet dalla Boeing (30 Super Hornet e 16 Growler).
Il rapporto di Der Spiegel arriva dopo che alcune settimane fa era arrivata la notizia che Berlino aveva pianificato di acquisire un mix di caccia Eurofighter ed F-18 per la sostituzione della flotta dei Tornado tedeschi. Questo mix di velivoli da combattimento dovranno essere impiegati per le missioni convenzionali di bombardamento, per la guerra elettronica e il disturbo delle difese aeree nemiche e il trasporto ed eventualmente l’utilizzo di bombe nucleari statunitensi su ipotetici obiettivi verso est, secondo il cosiddetto accordo di condivisione nucleare della NATO.
La Germania prevede di utilizzare il Super Hornet, dell’americana Boeing, per soddisfare il requisito della NATO per mettere in campo aerei da caccia in grado di utilizzare le bombe a gravità nucleare B61, mentre utilizzerebbe la versione Growler del Super Hornet per sostituire i Tornado ECR che svolgono la missione della guerra elettronica e l’attacco antiradar.
La Bundeswehr possiede ancora 93 Tornado, dei quali 83 operativi, e il loro utilizzo sta diventando sempre più costoso sebbene, grazie a vari interventi di modernizzazione, i velivoli siano ancora aggiornati. Ad esempio, i Tornado tedeschi sono rientrati a fine marzo dalla Siria dove sono stati utilizzati come ricognitori come parte della lotta anti-IS. I tornado tedeschi hanno effettuato un totale di quasi 2.500 voli di missione su Iraq e Siria.
Sempre secondo il Der Spiegel, la settimana scorsa il ministro della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer avrebbe inviato una email al segretario alla Difesa USA Mark Esper, in cui dettagliava il desiderio del suo ministero di acquistare gli F-18 non solo per la missione di deterrenza atomica ma anche per il ruolo della guerra elettronica.
Un portavoce del ministero tedesco ha riferito lunedì che l’email del ministro della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer nei confronti di Esper aveva lo scopo di testare le acque per quanto riguarda la capacità degli Stati Uniti di iniziare a consegnare gli aerei richiesti quando il programma di acquisizione vero e proprio inizierà tra pochi anni. Una decisione formale sulla sostituzione dei Tornado era inizialmente prevista per la fine di marzo. Ma la crisi del coronavirus ha spostato la decisione dopo Pasqua. Si prevede che Kramp-Karrenbauer annuncerà i suoi piani davanti al Comitato parlamentare a breve e probabilmente dovrà affrontare l’opposizione della coalizione SPD.
Gli investimenti per la sostituzione dei Tornado sarebbero compresi tra 8 e 10 miliardi di euro. Secondo gli esperti tedeschi, si prevede che nei prossimi dieci anni saranno acquistati da 40 a 50 F-18 americani e un numero approssimativamente comparabile di Eurofighter, che però potrebbe arrivare a 90 esemplari o più anche per sostituire le prime versioni tranche 1.
Il Tornado dovrebbe rimanere in servizio, al più tardi, fino al 2035. Questo piano mirerebbe, in parte, anche a proteggere gli interessi dell’industria europea della difesa e a sviluppare la joint venture con la Francia per il nuovo sistema di combattimento aereo (“FCAS”), che dovrebbe essere disponibile a partire dal 2040. Sono, infatti, 100.000 i posti di lavoro in Europa, di cui 25.000 in Germania, che dipendono dal consorzio Eurofighter.
Il ministero della Difesa tedesco ha sempre segnalato che terrà conto delle considerazioni di politica industriale nella questione della sostituzione del Tornado. Inoltre, non sarebbe possibile effettuare un simile ordine senza la partecipazione del Bundestag, che detiene i diritti di bilancio.
Tecnicamente per quanto riguarda l’utilizzo dell’armamento nucleare statunitense, ufficialmente mai confermato ma che dovrebbe essere di 20 bombe termonucleari immagazzinate a Büchel, solo il caccia F/A-18 legacy e non il Super Hornet sarebbe certificato per l’utilizzo della B61 e ciò significa che il Super Hornet dovrà comunque passare attraverso il processo di certificazione, certamente più rapido rispetto all’eventuale certificazione dell’Eurofighter. La Boeing ha dichiarato che la società ha il supporto del governo degli Stati Uniti per l’integrazione futura e che il Super Hornet è in grado di essere certificato per soddisfare i requisiti B61 per la Germania secondo la sua linea temporale.
Mentre l’Eurofighter offre maggiore potenza, portanza e agilità rispetto al Super Hornet, politicamente potrebbe essere più difficile richiedere la certificazione del Typhoon in quanto il consorzio Eurofighter dovrebbe consegnare alcuni dettagli tecnici alle industrie negli Stati Uniti per l’integrazione della B61.