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Future Combat Aircraft System: dominare il cielo con un sistema di armi di nuova generazione sviluppato da Francia, Germania e Spagna

Future Combat Aircraft System e Remote Carriers (@ Airbus Industries)

Il FCAS – Future Combat Air System è uno strumento chiave  per garantire la futura autonomia e sovranità europee in difesa e sicurezza. Rafforzerà l’Europa come hotspot industriale e tecnologico, non solo nel settore della difesa, ma con importanti ricadute nel mondo civile. L’idea alla base del sistema Future Combat Air è quella di creare un velivolo stealth di sesta generazione europeo per sostituire i Rafale francesi, gli Eurofighter tedeschi e spagnoli e gli F-18 Hornet spagnoli con l’entrata in servizio prevista per il 2040.

Il programma FCAS è un “sistema di sistemi” complesso con una estensione importante in rete, del quale un velivolo da combattimento di prossima generazione “New Generation Fighter” con equipaggio rappresenterà un elemento chiave. Tali piattaforme pilotate si uniranno a quelle senza pilota, chiamate “Remote Carrier”, che forniranno ulteriori capacità di combattimento per completare le missioni. Le architetture di sistema scalabili ed interoperabili consentiranno l’integrazione delle piattaforme esistenti e aggiornate nel FCAS.

Sfruttare le capacità collaborative di piattaforme pilotate e non richiederà una piattaforma di “Air Combat Cloud” che fonderà in tempo reale enormi quantità di dati aumentati dall’analisi della guerra e dall’intelligenza artificiale. Inoltre, come già accennato, si prevede che le tecnologie sviluppate nell’ambito di questo progetto avranno anche significativi effetti di ricaduta per future applicazioni civili.

La prima decisione di sviluppare un sistema comune europeo di difesa aerea di prossima generazione è stata presa dal cancelliere Merkel e dal presidente Macron nell’estate del 2017. Da allora, Germania e Francia hanno ripetutamente sottolineato la loro ambizione di realizzare questa importante impresa europea, considerata uno strumento importante, se non il più importante, di una politica europea di difesa integrata.

Al salone di Berlono ILA 2018, i ministri della difesa tedesco e francese, Ursula von der Leyen e Florence Parly, hanno firmato un “Documento sui requisiti operativi comuni di alto livello” (HLCORD – High Level Common Operational Requirements Document), che definisce le aspettative e i requisiti comuni per un sistema di armi di nuova generazione (NGWS – New Generation Weapon System) all’interno di un sistema FCAS.

Parallelamente, Airbus e Dassault Aviation , nei loro ruoli di National Industry Primes per Germania e Francia, hanno concordato una collaborazione transnazionale ad ampio raggio per guidare congiuntamente questo ambizioso progetto, con Dassault Aviation a capo dello sviluppo del New Generation Fighter (NGF) e Airbus Defence and Space come partner principale. A sua volta, Airbus è responsabile dei Remote Carrier (RC) con MBDA come partner principale e del System-of-System/Air Combat Cloud (SoS / ACC) con Thales. Safran con MTU come partner principale svilupperà i motori. Indra sarà l’industria scelta dalla Spagna per collaborare allo sviluppo del FCAS.

  • Un importante traguardo operativo è stato raggiunto a febbraio 2019, con la firma del “Joint Concept Study” (JCS) franco-tedesco , il primissimo contratto transnazionale per un FCAS, del valore di 65 milioni di euro e una durata di due anni.
  • Solo pochi mesi dopo, a giugno 2019, durante l’Airshow di Parigi a Le Bourget, è stato fatto un passo notevole verso l’europeizzazione del FCAS con la Spagna che si è ufficialmente unita al programma. In questa occasione sono stati presentati al pubblico i modelli New Generation Fighter e Remote Carriers, nel giorno dell’inaugurazione del Salone dell’Aviazione di Le Bourget.
  • Infine, nel febbraio 2020, è stato chiuso il contratto per la fase 1A del dimostratore, del valore di 155 milioni di euro e una durata di 18 mesi, che segna l’ inizio dello sviluppo tecnologico e la maturazione del FCAS. Le società coinvolte svilupperanno congiuntamente un ambiente di simulazione per garantire la coerenza dei diversi dimostratori. Il lancio della fase dimostrativa sottolinea la fiducia politica e la determinazione delle nazioni e delle aziende partner di FCAS a far progredire il programma in un clima di cooperazione equo ed equilibrato. Questo crescente slancio permette all’industria di impiegare le risorse e le capacità necessarie per sviluppare questo progetto strategico per la difesa europea.

Nel frattempo, naturalmente, sono iniziate le trattative con i governi e i partner del settore per una fase 1B dimostrativa che si baserà sul lavoro svolto nella fase 1A. Inoltre, è in corso la piena integrazione dell’industria spagnola in FCAS. Considerando l’entità e la complessità del programma, si tratta di risultati notevoli in un periodo di tempo relativamente breve – cosa che non sarebbe stata possibile senza la collaborazione di tutti i partner coinvolti.

La superiorità aerea, che è stata alla base delle operazioni militari occidentali per oltre 40 anni, non è più una cosa scontata. Il campo di battaglia è livellato dal costante investimento degli avversari in sistemi integrati di difesa aerea, tecnologie per armi ipersoniche e per la bassa osservabilità. Le forze aeree occidentali devono mantenere la loro capacità di contrastare le minacce accedendo ad ambienti altamente contestati in modo scalabile, flessibile e dinamico.

Unendo in modo intelligente i caccia con equipaggio di sesta generazione con piattaforme senza pilota, il sistema di armi di nuova generazione o NGWS – New Generation Weapon System fornirà alle forze aeree e alle marine europee capacità ben superiori rispetto ai velivoli da combattimento esistenti. Per Airbus il caccia di nuova generazione, o NGF, di sesta generazione sarà una piattaforma più sofisticata e connessa di quelle attualmente esistenti.

L’NGF stabilirà il prossimo livello di sopravvivenza in termini di invisibilità passiva (riduzione della firma e controllo delle emissioni elettromagnetiche) e invisibilità attiva (contromisure elettroniche).

Il cuore dell’NGF sarà costituito dalla sua suite di sensori e avionica estremamente capace. L’aumento della potenza di elaborazione, di archiviazione e della connettività garantirà al pilota una situational awareness molto elevata potendo fare affidamento non solo sui propri sensori, ma anche su quelli di altre piattaforme. Grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale e della capacità di collaborare con piattaforme senza pilota, l’NGF diventerà un sistema di gestione del campo di battaglia in grado di operare in profondità nello spazio aereo nemico.

I potenti motori dotati di ugelli di spinta vettoriale combinati con un sistema di controllo del volo ad alte prestazioni garantiranno la manovrabilità, la velocità e l’autonomia del NGF. Controlli innovativi forniranno al caccia una potenza di fuoco senza precedenti, che vanno dai carichi cinetici (compresi quelli ipersonici) alle armi ad energia diretta (laser e microonde) fino alle capacità di guerra elettronica (incluso l’attacco cyber informatico).

Tuttavia, una maggiore capacità di combattimento comporta anche costi di sviluppo più elevati che potrebbero compromettere sia lo sviluppo di tutte le capacità essenziali al sistema, sia la disponibilità di piattaforme NGF. Ciò potrebbe essere problematico, poiché studi operativi indicano che penetrare negli ambienti contestati richiederà un numero adeguato di piattaforme pilotate. Pertanto, è importante impostare il giusto livello di capacità per il Next Generation Fighter adottando un approccio olistico per dimensionare correttamente le capacità di furtività, velocità, manovrabilità, autonomia e sopravvivenza.

Il solo NGF non sarà sufficiente per le missioni più impegnative in ambienti altamente contestati. Per contrastare tali minacce, il NGF collaborerà con piattaforme a pilotaggio remoto chiamate RC – Remote Carrier che fungono da moltiplicatori di forza. L’aggiunta di capacità in modo scalabile e flessibile migliorerà l’efficacia, l’efficienza e la sopravvivenza complessive della missione del NGWS.

Gli RC saranno una famiglia di piattaforme senza equipaggio che vanno da 200 chilogrammi per RC monouso, a meno di 2 tonnellate per quelli recuperabili e persino diverse tonnellate nel caso dei Loyal Wingman. Airbus sta attualmente studiando e ottimizzando il ​​loro design. Gli RC forniranno varie capacità quali Target Acquisition and Reconnaissance, Airborne Electronic Warfare, A2G SEAD / DEAD e Strike.

Con i “pacchetti” di RC che collaborano con NGF, il New Generation Weapon System stabilirà chiaramente una nuova dimensione operativa. Un livello aumentato di efficacia sarà raggiunto aprendo nuovi campi di tattiche basate sul combattimento collaborativo, l’uso dell’inganno e dell superiorità numerica. L’efficienza migliorerà garantendo il dispiegamento della combinazione necessaria di capacità per una determinata missione. Opertivamente il NGF rimarrà a una distanza di sicurezza mentre gli RC più vicini si occuperanno delle minacce, mantenendo così i piloti fuori pericolo e aumentando la sopravvivenza della piattaforma pilotata.

All’interno di NGWS, l’Air Combat Cloud o ACC collegheranno le piattaforme con e senza pilota e forniranno l’intelligenza di squadra per un combattimento collaborativo più rapido. L’ACC fornirà una situational awareness comune acquisendo, condividendo, fondendo ed elaborando istantaneamente enormi quantità di dati da tutti gli NGF e RC collegati. L’analisi della campo di battaglia dell’ACC e il coordinamento in tempo reale forniranno una migliore situational awareness, le opzioni tattiche e le decisioni.

Airbus ha un ruolo di primo piano nell’ambito del programma Future Combat Air System essendo il principale partner di Dassault per NGF e il leader per RC e ACC con MBDA e Thales come rispettivi partner. Ciò andrà a beneficio di tutta l’industria aeronautica europea per garantire il lavoro e mantenere l’eccellenza tecnologica per i decenni a venire.

I prossimi obiettivi del programma FCA si concentreranno sulla convergenza di architetture composte da aerei da combattimento di nuova generazione e droni multi-capacità, per i quali i dimostratori dovrebbero essere in grado di volare nel 2026. FCAS sarà il progetto chiave per garantire la futura leadership operativa, industriale e tecnologica dell’Europa.

Photo credits, video: Airbus Industries, Dassault Aviation / C. Cosmao

Stefano Monteleone: Direttore editoriale e Capo redattore di Aviation Report. Ho volato a bordo di aeromobili militari quali: AB-212, EH-101, SH-90 (Marina Militare); AW-139 (Guardia Costiera); HH-139A, HH-101A, G-222, C-27J, KC-767A, KC-130J (Aeronautica Militare); CH-47C, CH-47F, NH-90, AB-412, AB-205 (Esercito AVES); ATR-42, HH-412, AW-139 (Guardia di Finanza); ACH130 Aston Martin (Airbus). // Editorial Director and Chief Editor of Aviation Report. I have flown aboard military aircraft such as: AB-212, EH-101, SH-90 (Italian Navy); AW-139 (Coast Guard); HH-139A, HH-101A, G-222, C-27J, KC-767A, KC-130J (Italian Air Force); CH-47C, CH-47F, NH-90, AB-412, AB-205 (Italian Army Aviation); ATR-42, HH-412, AW-139 (Italian Custom Police).

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