Funzionari di BAE Systems e Leonardo hanno comunicato, alla fiera DSEI 2021 di Londra, un piano completo di capacità future dell’Eurofighter Typhoon fino al 2040, piano che include un focus importante sull’integrazione di armi e sensori.
Si prevede che il velivolo nella configurazione swing role subirà vari cambiamenti per sviluppare una maggiore capacità di combattimento, per migliorare le capacità EW e del radar e persino far parte di sperimentazioni senza equipaggio, simili alle ambizioni del programma delineate dal programma Future Combat Air System Tempest.
Sul fronte dei sensori, come abbiamo già scritto su Aviation Report l’European Common Radar System Mark 2 (ECRS Mk2) AESA, già sotto contratto con il Ministero della Difesa britannico e destinato a sostituire il radar a scansione meccanica Euroradar Captor, introdurrà una nuova capacità di attacco elettronico che consentirà ai piloti di intraprendere missioni di soppressione della difesa aerea nemica (SEAD), attraverso jamming ad alta potenza ma da lunga distanza dagli obiettivi.
Il sistema incorpora un’antenna multi-funzionale che offre al caccia una capacità riprogrammabile di protezione elettronica senza precedenti, inclusa la banda larga per l’attacco elettronico, in aggiunta alle funzioni tradizionali. Questo si traduce nella possibilità di intercettare e accecare i radar nemici, aumentando l’efficacia dell’Eurofighter Typhoon, così come degli altri sistemi. Il nuovo radar sarà inoltre caratterizzato da una maggiore sensibilità, per un rilevamento passivo senza precedenti e una maggiore portata di combattimento.
Ciò significa che un aereo equipaggiato con l’ECRS Mk 2 potrà rilevare ed ingaggiare i bersagli rimanendo fuori dalla portata dei sistemi di minaccia e sarà in grado di disturbare i radar nemici anche quando puntati in un’altra direzione. L’ECRS Mk 2 consentirà inoltre al Typhoon di utilizzare nuove tipologie di armi impiegandole per combattere le difese aeree in rapida evoluzione e garantendo che ai Typhoon di continuare a dominare lo spazio di battaglia per molti anni a venire.
Oltre alla sua formidabile funzionalità EW a banda larga, e oltre a sbloccare una vera capacità SEAD/DEAD, il nuovo radar potrà contemporaneamente “vedere” più lontano dei precedenti radar da caccia e fornire al pilota e al sistema d’arma una maggiore precisione e accuratezza nell’inseguimento dei bersagli.
Il programma ECRS 2 sta procedendo a ritmo sostenuto e Leonardo è sulla buona strada per consegnare il primo hardware alla BAE Systems il prossimo anno per iniziare i test di volo. Il programma parte dal Regno Unito, ma Leonardo auspica che gli altri partner europei si uniscano al programma quanto prima, specialmente l’Italia che è parte della squadra industriale per il programma Tempest. Un’offerta per entrare a far parte del team industriale congiunto ECRS Mk2 è stata fatta anche alla Finlandia come parte dell’offerta di BAE Systems per vincere la competizione Fighter HX per l’approvvigionamento del nuovo caccia a sostituzione della flotta legacy di Hornet attualmente operativa.
Tuttavia il radar ECRS Mk2 non sarà montato sul velivolo di sesta generazione Tempest ma gran parte della tecnologia utilizzata per il suo sviluppo sarà reimpiegata per il radar del nuovo aereo in fase di sviluppo.
Leonardo sta anche attualmente sviluppando il pacchetto EW e il carico utile per l’arma SPEAR-EW (Select Precision Effects At Range Capability Electronic Warfare) prodotta da MBDA e progettata per le missioni SEAD. Inoltre una volta completamente integrato sul Typhoon, questo missile consentirà al velivolo di aumentare la propria autoprotezione. Sia SPEAR-EW che SPEAR 3 entreranno in servizio dal 2025 al 2030 come parte di un piano di integrazione di armi avanzate che include anche l’integrazione del pod Litening V per migliorare le operazioni notturne.
Alimentato da un motore a turbogetto, con una portata di oltre 130km, il missile offre oltre il doppio della portata e un inviluppo operativo molto più flessibile rispetto ad un’arma convenzionale e il cuore del payload di SPEAR-EW è l’avanzata e miniaturizzata tecnologia Digital Radio Frequency Memory (DRFM) di Leonardo. L’Eurofighter Typhoon potrà trasportare fino a tre missili per stazione.
Per quanto riguarda, invece, il tema sui miglioramenti dell’autoprotezione del Typhoon, anche l’esca attiva sacrificabile BriteCloud di Leonardo sarà presente sul velivolo nel prossimo futuro. BriteCloud è un dispositivo di nuova generazione per la protezione di velivoli. Si tratta del primo e unico sistema di questo tipo al mondo ad aver dimostrato la sua efficacia, incorporando una sofisticata tecnologia jamming di dimensioni molto ridotte, che può essere rilasciata dal velivolo come un flare. BriteCloud è disponibile in diverse versioni per adattarsi a differenti tipi di piattaforma.
Il decoy utilizza sempre la tecnologia jamming di tipo Digital Radio Frequency Memory (DRFM), considerata il “top di gamma” nella protezione da missili superficie-aria e aria-aria radio guidati. Così è possibile rilevare e processare i segnali radar in arrivo e, in risposta, produrre e trasmettere un potente segnale elettronico “fantasma” che induce il radar a seguire la contromisura e non l’aereo, consentendo così al pilota di Typhoon di eludere un eventuale attacco.