Dodici anni dopo che Mosca ha iniziato un’importante campagna di modernizzazione delle sue forze armate, un nuovo rapporto pubblicato dal Center for Naval Analysis evidenzia la capacità migliorata delle forze aerospaziali russe (VKS) e dell’aviazione navale. Secondo l’autore del rapporto, l’analista Leonid Nersisyan, tra il 2009 e il 2020 le forze armate russe hanno ricevuto circa 460 nuovi aerei da combattimento, 110 addestratori Yak-130 e 360 elicotteri da combattimento.
Inoltre, circa 320 aerei da combattimento più vecchi sono stati fortemente modernizzati, inclusi circa 150 intercettori MiG-31 e un numero significativo di aerei d’attacco Su-24 e Su-25, e caccia Su-27 e Su-33. La spinta alla modernizzazione è iniziata dopo le scarse prestazioni dell’aviazione militare russa nella breve guerra russo-georgiana nel 2008 e a causa di anni di abbandono a seguito del crollo dell’Unione Sovietica.
Nel 2020 è stata completata l’esecuzione di diversi contratti per la produzione in serie di aerei da combattimento ed elicotteri. Ma le difficoltà finanziarie dello stato legate alla pandemia hanno modificato i piani del dipartimento della difesa e lo hanno costretto a rinviare alcuni contratti. Tuttavia, nei prossimi anni, le forze aerospaziali riceveranno centinaia di nuovi velivoli, più 400 tra aerei ed elicotteri nuovi o modernizzati.
Parallelamente all’acquisto di nuovi velivoli, la VKS ha ritirato oltre un migliaio di velivoli obsoleti dell’era sovietica, con una riduzione netta da 2.000 aerei da combattimento due decenni fa a circa 1.200 oggi, e da 700 a 400 elicotteri d’attacco. Nonostante ciò, la capacità complessiva dell’aviazione da combattimento russa è aumentata in modo significativo negli ultimi anni.
Questo perché oggi circa il 75% degli aerei da combattimento della VKS sono nuovi od aggiornati, il che significa che in genere integrano navigazione satellitare, computer di volo digitali, supporto per nuove armi guidate e sensori migliorati e jammer di autodifesa. Inoltre, i moderni caccia multiruolo possono svolgere missioni precedentemente intraprese da più velivoli, con singole capacità, dell’era della Guerra Fredda.
Allo stesso modo, le vecchie cannoniere Mi-24 Hind sono state per lo più sostituite con elicotteri dal design più moderno e capacità migliorate grazie ad armi guidate, visione notturna e capacità di autodifesa. Altrettanto importante è che la VKS ed i suoi piloti hanno acquisito una vasta esperienza di combattimento in Siria che è stata utilizzata per migliorare la dottrina e testare nuovi armamenti ed equipaggiamenti.
L’aviazione da combattimento russa è diventata in grado di affrontare conflitti locali e regionali ma è ancora indietro rispetto alle forze aeree statunitensi e della NATO. Oltre a cioè il rapporto rileva che l’aviazione russa continuerà probabilmente a fare affidamento principalmente su razzi e bombe non guidate, spesso sganciate con l’assistenza del sistema di puntamento satellitare Gefest SVP-24 sui bombardieri russi, a causa della mancanza di kit per il munizionamento di precisione come le JDAM utilizzate dalla US Air Force e che la Russia avrebbe difficoltà a incrementare la produzione di missili aria-aria oltre il raggio visivo.
L’industria aerospaziale soffre in generale della mancanza di una gestione ottimale di molte imprese e di sottostare troppo a questioni normative relative al Ministero della Difesa. In effetti, la United Aircraft Corporation di proprietà statale, che comprende tutte le società aerospaziali militari russe, ha un debito di 530 miliardi di rubli (7,2 miliardi di dollari). Secondo quanto riferito da alcuni media, il governo russo dovrebbe assorbire 250 miliardi di rubli e ristrutturare altri 150 miliardi di rubli del debito.

Sukhoi Su-57
Nel dicembre 2020 le forze aeree russe hanno finalmente ricevuto il primo caccia stealth Su-57 modello di produzione. Fondamentale per gli sforzi di Mosca per mitigare la superiorità aerea della NATO, il programma Su-57 ha subito numerosi ritardi e battute d’arresto negli anni 2010 e il progetto attende ancora motori e radar potenziati.
Il bimotore Su-57 sarebbe più veloce e più manovrabile negli scontri ravvicinati rispetto ai caccia stealth F-35 della NATO, ma si ritiene che sia significativamente più visibile ai radar, in particolare sul lato posteriore del velivolo. Il tempo dirà se la Russia potrà finalmente aumentare veramente la produzione di Su-57 per i 76 attualmente in ordine, dei quali 4 dovrebbero arrivare nel 2021, e procurarsi i motori e l’avionica migliorati necessari affinché il caccia stealth raggiunga il suo pieno potenziale.
La famiglia dei caccia Sukhoi Su-27, Su-35S e Su-30SM2
Attualmente la famiglia di velivoli da combattimento Flanker che include i caccia Su-27 nonché i caccia multiruolo Su-30 e Su-35, costituisce la linea da combattimento principale dell’aviazione militare russa. Inoltre, ci sono diversi Su-33 basati dell’aviazione navale russa imbarcati sulla portaerei.
A causa dei ritardi e degli alti costi del Su-57, la Russia continuerà a procurarsi caccia di 4+ generazione (cioè non stealth) nei prossimi anni, soprattutto i caccia Sukhoi Su-35S Flanker-E e i bombardieri Su-30SM2 Flanker-H. Il Su-35S è un caccia di alto livello di 4.5 generazione con eccellenti caratteristiche di agilità e carico utile grazie ai suoi potenti motori, ma manca di radar di tipo AESA, più potente e più resistente ai disturbi. Il Su-30SM2 è un caccia da attacco biposto simile nel concetto all’americano F-15E Strike Eagle.
Mig-29/Mig-35 e Mig-31

Le prospettive per la linea di aeromobili MiG-29 / MiG-35 sono meno promettenti. Il MiG-29 Fulcrum era la controparte sovietica ai caccia americani F-15 ed F-16, ma il design bimotore con scarsa autonomia e flessibilità ha fatto si che il Flanker sia stato ampiamente soppiantato dalla famiglia di aerei Sukhoi, in particolare dal Su-27 Flanker. Tuttavia, la variante navale MiG-29K si è ritagliata una piccola nicchia nella marina militare per servire a bordo della portaerei russa. Secondo Nersisyan, gli ordini “tiepidi” per l’ultima variante del MiG-35 servono principalmente come intervento statale per mantenere la ditta Mikoyan Gurevich in vita.
Il destino dei pesanti intercettori MiG-31 si sta delineando con maggiore chiarezza. Anche se non è prevista la produzione di nuovi velivoli, circa un centinaio di Foxhound sono stati aggiornati alla versione MiG-31BM, altri invece sono stati modernizzati come variante speciale e meritano un cenno a parte. Come risultato di questo aggiornamento sono diventati utilizzatori dei missili balistici ipersonici Kinzhal, progettati per attaccare obiettivi di mare e di terra usando testate convenzionali o nucleari. A maggio 2018, le forze aeree russe avevano ricevuto 10 MiG-31K potenziati. Ci sono piani per attivare almeno uno squadrone in più con tale aeromobile prima del 2024. Tutti i Mig-31 serviranno in prima linea almeno fino al decennio 2030.
I bombardieri russi, strategici e non
Per quanto riguarda i bombardieri strategici, Mosca ha avviato la produzione di varianti modernizzate di tutti e tre i modelli per essere impiegati nei ruoli di attacco nucleare, convenzionale e marittimo, oltre a dotarli di missili da crociera più furtivi e a lungo raggio per lanciare attacchi da una distanza di sicurezza. I modelli aggiornati Tu-95MSM, Tu-22M3M e i Tu-160M saranno dotati di nuova avionica e motori notevolmente migliorati. Del Black Jack attualmente 10 (su un massimo di 50) nuovi Tu-160M sono in ordine con i nuovi motori NK-32-02, che nella prima versione NK-32 sono già i motori militari più potenti in servizio al mondo e che spingono il bombardiere strategico russo a velocità di Mach 2.
Oltre alla triade da bombardamento strategico, è il fase di avvio anche il programma del bombardiere di nuova generazione, il bombardiere stealth PAK DA del quale come riportato a fine 2020, sarebbero già due/tre gli esemplari in fase di costruzione e con il primo volo previsto nel 2021 e le prime consegne nel 2023. Il PAK-DA, utilizzerà il design dell’ala volante e la tecnologia stealth, e sarà destinato ad integrare e alla fine a sostituire gli anziani bombardieri strategici a lungo raggio e turboelica Tupolev Tu-95 in servizio con le forze aeree russe
Le forze aerospaziali russe stanno gradualmente sostituendo i suoi bombardieri supersonici con ala a geometria variabile Su-24M Fencer dell’era sovietica e simile nel concetto all’F-111 Aardvark americano, a favore dei nuovi bombardieri Su-34 Fullback derivati dal caccia Flanker. Questi robusti cacciabombardieri a due posti, affiancati, sono più veloci, più capaci nel combattimento aria-aria e possono trasportare un carico utile più pesante di 13 tonnellate nelle missioni a lungo raggio. Ancora più importante, il Fullback vanta sistemi di autodifesa migliorati e formidabili array di sensori.
Sulla Siria, la VKS ha trovato i suoi Su-34 le sue risorse più efficaci grazie alla combinazione di carico utile, portata e il suo sistema di puntamento elettro-ottico Platan integrato, consentendo all’aereo di condurre attacchi di precisione senza richiedere assistenza laser da un altro aereo.
I droni russi
Per quanto riguarda invece i droni, un certo numero di progetti sono dietro le quinte, in particolare l’Orion a corto raggio è quasi operativo e, più avanti lo saranno l’Altius e l’UCAV stealth da combattimento SU-70 Okhotnik. Molto interessante anche il drone Grom della Kronstadt il quale dovrebbe volare ad una velocità di 1.000 km/h, avere una massa di 7 tonnellate e trasportare un carico utile di 2.000 kg. Il tempo dirà se Mosca investirà nella costruzione di una sostanziale forza UCAV o continuerà a concentrarsi sull’aviazione da combattimento con equipaggio.
Elicotteri da combattimento e supporto

Negli ultimi anni, la maggior parte delle unità dell’aviazione dell’esercito russo è stata riattrezzata con nuovi elicotteri da trasporto e da combattimento. Ora più di 200 nuovi Mi-28N e Ka-52 sono molto più frequenti nei cieli e durante le esercitazioni rispetto ai vecchi Mi-24 Hind e alle sue versioni aggiornate, Mi-35M. Come riportato qualche mese fa, nel 2021 entrerà in produzione una nuova generazione di elicotteri d’attacco russi, meglio armati, più capaci e protetti. Il primo Mi-28NM dell’ordine per 98 unità è già stato consegnato all’aviazione dell’esercito, mentre i test del Ka-52M Alligator aggiornato sono iniziati nel 2020. Il ministero della Difesa ha annunciato l’intenzione di firmare un contratto per più di cento elicotteri di questo tipo.
La produzione consolidata di versioni moderne del Mi-8 ha permesso di mettere in servizio centinaia di nuove macchine sollevando la questione della formazione di ulteriori brigate dell’aviazione dell’esercito, che saranno pensate per operare in collaborazione con le forze aviotrasportate. Per questo, lo sviluppo di un nuovo elicottero per la fanteria e le forze speciali sta avanzando rapidamente.
Il Mi-8AMTSh-VN ha iniziato i test lo scorso anno e si distingue dalle versioni da trasporto e da combattimento convenzionale per il suo armamento più potente con non solo mitragliatrici aggiuntive e la possibilità di usare armamento di caduta, ma anche con il possibile utilizzo di missili guidati a lungo raggio, in grado di colpire un carro armato o un edificio a 15 km di distanza. Per la prima volta, la cabina dell’elicottero sarà protetta da apposite paratie contro il fuoco di armi leggere da terra.
Aerei da trasporto e supporto al combattimento

Sullo sfondo dei successi nella modernizzazione degli aerei e degli elicotteri da combattimento, lo sviluppo del trasporto e dell’aviazione di supporto sembra ancora debole. In termini di nuova tecnologia, è molto indietro. La stragrande maggioranza degli aerei per il trasporto e il supporto in combattimento è stata prodotta nel secolo scorso ma sono indispensabili per la capacità di combattimento delle forze armate. Oltre ai velivoli da trasporto parliamo anche di aerei cisterna, velivoli per la ricognizione e la guerra elettronica, velivoli antisommergibili e postazioni di comando e controllo l’alto comando.
La United Aircraft Corporation (UAC) non è ancora riuscita a stabilire la produzione in serie di nuovi aerei per questo scopo. Il progetto per la produzione del principale aereo da trasporto medio per le truppe, il Il-76MD-90A modernizzato è avanzato ulteriormente, ma i tempi per la messa in servizio si prevedono superiori a quelli dichiarati. Tuttavia, ciò non ha impedito al Ministero della Difesa di firmare a dicembre un ulteriore grande contratto per la produzione di dieci unità della versione aerocisterna Il-78M-90A.
Il prossimo anno è previsto l’avvio dei lavori di sviluppo e la realizzazione di un prototipo di macchina in grado di trasportare 80 tonnellate di carico per oltre 5mila km. Ma prima del primo decollo e, ancor di più, la produzione in serie di questo sostituto dell’An-124 richiederà molti altri anni. Anche il velivolo da trasporto leggero Il-112V è ancora lontano dall’essere pronto. Entro l’inizio del 2030, dovrebbe sostituire dozzine di An-26, che stanno volgendo al termine della loro carriera operativa, e a causa della complicazione delle relazioni con l’Ucraina, la cooperazione sugli An-140 e An-148 si è interrotta, mentre le prospettive per il velivolo da trasporto multiuso medio noto come MTS e Il-214, sono ancora più deboli.
Velivoli da combattimento | Consegne 2006-2019 | Codice NATO |
SU-30SM | 114 | Flanker-H |
SU-30M2 | 20 | Flanker-G |
SU-35S | 88 | Flanker-E |
SU-27SM(3) | 12 | Flanker-B |
SU-34 | 127 | Fullback |
SU-57 | 1 | Felon |
MiG-29SMT/UB | 50 | Fulcrum-E |
MiG-29K/KUB | 24 | Fulcrum-D |
MiG-35 | 2 | Fulcrum-F |
TU-160 | 1-2 | Blackjack |
Elicotteri da combattimento | Consegne 2006-2019 | Codice NATO |
KA-52 Alligator | 167 | Hokum-B |
MI-28N/UB | 113 | Havoc |
MI-28NM | 2 | Havoc |
MI-35M | 80 | Hind-E |
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