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F-35A e F-35B dell’Aeronautica Militare volano insieme in configurazione “Beast Mode”

F-35A e F35B italiani configurati in "Beast Mode (@ Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare)

Ieri 26 novembre 2020, l’Aeronautica Militare ha pubblicato per la prima volta le immagini inedite di due F-35, uno versione “A” convenzionale e uno versione “B” a decollo corto ed atterraggio verticale STOVL in volo in formazione e in configurazione “Beast Mode”.

La missione addestrativa del 13° Gruppo Volo del 32° Stormo di Amendola si è svolta con i velivoli equipaggiati con carico inerte interno ed esterno nella configurazione “Bestia” che indica la notevole capacità di carico in un contesto operativo in cui la bassa osservabilità non è richiesta.

Quando una missione di combattimento lo richiede, la furtività può essere sacrificata per una configurazione pesante degli armamenti e anche l’Aeronautica Militare deve garantire l’acquisizione ed il consolidamento anche di questa capacità operativa e che i suoi piloti di F-35 siano preparati per tutte le operazioni di combattimento.

Inoltre la configurazione “Beast Mode” consente ai piloti di capire come risponderà l’F-35 mentre trasporta un carico pesante durante una missione di combattimento, questo perchè anche se l’F-35 è un aereo incredibilmente potente, quando si imbarcano missili e bombe a guida laser pesanti, vola in modo radicalmente diverso. Volare con un armamento da attacco pesante crea un maggiore senso di consapevolezza per il pilota e consente un’esperienza più realistica in caso di missioni di combattimento con un carico bellico maggiore dello standard.

L’F-35 è conosciuto come il velivolo più avanzato mai progettato, che fa della tecnologia stealth (bassa osservabilità) una delle sue peculiarità per operare in ambienti “non permissivi”. Tutto l’equipaggiamento è infatti stivato nelle baie interne per minimizzare la radar cross section e quindi eludere e penetrare le difese nemiche più avanzate. Allo stesso tempo, però, è un velivolo “omniruolo“, progettato quindi per massimizzare la capacità di ingaggio di più target, anche attraverso il carico trasportabile esternamente.

Dalle immagini rilasciate dall’Aeronautica Militare si vede la versione F-35A con quattro bombe GBU-12s LGB e due missili AIM-120 AMRAAM, mentre la versione F-35B con quattro bombe GBU-12s.

“Qualora ci sia richiesto, e lo scenario di impiego lo permetta, il velivolo è in grado di essere configurato in “Beast Mode”, rinunciando sicuramente alla bassa osservabilità, preservando tuttavia quelle capacità di sensor fusion, info gathering ed info sharing che ci permettono di raggiungere il livello di information superiority richiesto per una efficace capacità decisionale ai vari livelli”, sono le parole del Comandante del 13° Gruppo Volo.

La missione in questione ha rappresentato per l’Aeronautica Militare la prima occasione di addestramento in campo nazionale con questa particolare configurazione, nonché pure la prima opportunità per la variante F-35B di praticare decolli ed atterraggi corti ma in “Beast Mode”.

La missione ha visto il supporto anche del Reparto Sperimentale Volo, nell’ambito del prosieguo delle attività di OT&E (Operational Test and Evaluation) del Sistema d’Arma. Un’attività addestrativa, quella condotta sulla base pugliese, che ha permesso di implementare ulteriormente la capacità di operare in team da parte del personale manutentore, direttamente coinvolto nell’installazione di tutte le componenti atte a consentire il sicuro trasporto ed eventuale impiego in ambienti ostili.

“L’addestramento continuo dei piloti, dei manutentori e del personale di supporto, anche in questa configurazione, è di fondamentale importanza per la costante crescita della Forza Armata nell’impiego di F-35A e F-35B al massimo delle capacità esprimibili,  ha dichiarato il Col. Stefano Castelnuovo, Comandante del 32° Stormo.

F-35 Beast Mode

La dicitura “Beast Mode” non è un termine ufficiale o tecnico ma rappresenta una configurazione dell’F-35 con carichi esterni ed interni. Con questa configurazione, che dona all’F-35 una linea da molti definita intrigante, il velivolo non fa più affidamento sulla bassa osservabilità per sopravvivere sul campo di battaglia e può trasportare grandi carichi esterni in uno scenario più permissivo quando la difesa aerea nemica è stata degradata da attacchi aerei condotti anche proprio dagli stessi F-35 ma in configurazione “Stealth Mode”.

Avevamo già mostrato nei mesi scorsi alcune immagini degli F-35B della Royal Air Force, imbarcati sulla portaerei Queen Elizabeth II, e degli F-35A dell’US Air Force operare in modalità “Beast Mode”. Come si può vedere anche dalle infografiche, in alto, questa modalità permette agli F-35 di portare fino a 6 bombe GBU-31 da 2,000 libre (4 ai piloni esterni e 2 nella stiva interna) o un mix di GBU-31 PGM, GBU-32 oppure GBU-12 LGB e fino a 4 missili aria-aria dei quali 2 AIM-9X (ai piloni esterni) e 2AIM-120 AMRAAM (in stiva interna) per le missioni aria-aria e aria-suolo, mentre nella sola missione aria-aria può portare fino a 14 missili aria-aria AIM-120 e 2 AIM-9X. Tutto per un totale di oltre 22.000 libbre di carichi di caduta e di lancio.

Immagini: Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare

Redazione di Aviation Report: Dalla redazione di Aviation Report // From editorial staff

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