USAF Boeing F-15EX Eagle II - caccia F-15 EX
@ U.S. Air Force photo by William R. Lewis

I nuovi F-15EX dell’US Air Force testano i sistemi di guerra elettronica EPAWSS, ma uno studio recentissimo bolla questo aereo come uno spreco di risorse economiche e militari

I due velivoli da combattimento F-15EX, che appartengono agli 85th e 40th Flight Test and Evaluation Squadrons del 53rd Wing presso la base aerea di Eglin in Florida, la scorsa settimana si sono recati presso la base aerea di Nellis in Nevada per condurre una serie di test di volo in scenari simulati ad alta intensità insieme alle versioni più vecchie del caccia, gli F-15E Strike Eagle e gli F-15C Eagle del 123rd Fighter Squadron, Portland Air National Guard Base, Oregon.

La grande cosa che stiamo cercando di mostrare sono le differenze tra l’EX e il modello C“, ha detto il Maggiore Kevin Hand, un pilota collaudatore dell’F-15EX. E una delle grandi differenze, ha osservato Hand, è che l’EX con il suo sistema EPAWSS – Eagle Passive Active Warning Survivability System, un jammer potentissimo ad alta tecnologia con copertura a 360 gradi, realizzato dalla BAE Systems, ha una enorme possibilità di combattimento contro le ultime versioni dei radar della difesa aerea, cosa che le altre versioni degli Eagles con i loro jammer più vecchi non possono fare rendendoli così molto più vulnerabili.

I circa 150 F-15EX che l’US Air Force vuole acquistare usciranno dalla fabbrica di St. Louis già con EPAWSS installato, sistema che è anche in via di adattamento per la flotta di circa 220 F-15E Strike Eagle. I circa 235 F-15C Eagle, intercettore, invece trascorreranno i loro ultimi anni con i loro vecchi dispositivi di guerra elettronica. Si prevede che il nuovo velivolo da combattimento si unirà agli F-35A, agli F-16 e agli A-10 insieme al futuro velivolo NGAD di sesta generazione come parte del concetto “quattro + uno” destinato a razionalizzare la flotta dell’US Air Force.

Hand ha evidenziato la capacità di auto-protezione del nuovo sistema di guerra elettronica. “Questo sistema ci darà la possibilità di affrontare essenzialmente le minacce più avanzate affrontando situazioni di spazi aerei molto contesi“. Ma l’US Air Force ha anche testato gli F-15EX equipaggiati con EPAWSS come aereo jammer di scorta per altri velivoli. Pochi giorni dopo che Boeing aveva consegnato il secondo aereo di test F-15EX, i due Eagle II all’inizio di maggio erano andati sulla Joint Base Elmendorf-Richardson in Alaska per una grande esercitazione di guerra aerea chiamata Northern Edge 2021.

In quella occasione i nuovi Eagles avevano puntato il loro EPAWSS verso le difese aeree nemiche simulate per aiutare gli F-35 ad entrare nello spazio aereo nemico. “Stiamo cercando di capire come possiamo avvantaggiarci a vicenda in modo da poterci avvicinare all’avversario“, ha affermato il Maggiore Scott Portue, pilota collaudatore dell’F-35.

Non è chiaro quanto bene abbia funzionato EPAWSS alla Northern Edge poiché i dettagli sono segreti, ma è sicuramente un grande passo per l’US Air Force anche solo testare il nuovo jammer sul suo nuovo caccia. Il prossimo grande evento per collaudare gli Eagle II sarà sicuramente l’esercitazione Red Flag.

Ricordiamo che per più di 20 anni l’USAF ha lasciato, più o meno, alle altre forze armate la gestione della guerra elettronica di prima linea. Dopo la fine della Guerra Fredda, le forze armate americane si erano mosse rapidamente per ridurre la propria forza di attacco elettronico. Laddove prima l’Aeronautica, la Marina e il Corpo dei Marines avevano tutti i propri aerei tattici per il disturbo delle difese aeree nemiche, il Pentagono aveva ordinato all’US Air Force di ritirare, nel 1998, tutti i suoi circa 40 velivoli EF-111 e di appoggiarsi sui circa 200 EA-6B della US Navy e dei Marines per la capacità di guerra elettronica.

A partire da un decennio dopo, la Marina ha gradualmente sostituito l’EA-6B Prowler con l’EA-18G Growler, che ha preso in prestito la cellula del caccia F/A-18E/F Super Hornet. Anche i Marines hanno ritirato i loro vecchi EA-6B nel 2019 ma senza alcuna sostituzione e questo ha lasciato i circa 150 EA-18G come gli unici aerei tattici da guerra elettronica a disposizione degli Stati Uniti.

Ma con i radar cinesi e russi che migliorano di anno in anno, gli EA-18G non potranno gestire da soli la missione di disturbo, aveva affermato l’US Air Force in uno studio del 2018. Gli aerei dell’aeronautica militare americana dovranno tornare ad essere in grado di proteggere se stessi e gli altri. L’US Air Force comunque non dipenderebbe solo dagli F-15EX per la guerra e il disturbo elettronico di prima linea. Il servizio sta anche rimuovendo i potenti jammer dai suoi 14 EC-130H a turboelica, nove dei quali stanno ancora volando, e installando lo stesso hardware su 11 nuovi jet EC-37B.

F-15EX con F-15C

Di tutt’altra opinione è il Mitchell Institute for Aerospace Studies che nel suo ultimo studio reputa l’F-15EX uno spreco di risorse e afferma che l’aeronautica militare americana dovrebbe abbandonare i suoi piani per rilanciare i caccia di quarta generazione nell’ambito del programma F-15EX e concentrarsi invece sulla costruzione di più F-35A e nuovi caccia stealth.

Secondo il documento pubblicato il 26 ottobre 2021 il programma F-15EX Eagle II sarebbe un vicolo cieco, basato su una tecnologia obsoleta e che non si adatterebbe bene all’US Air Force in una guerra ad alta intensità e non farebbe risparmiare denaro sul programma F-35. L’F-15EX senza capacità stealth finirà per svolgere un ruolo difensivo limitato in un momento in cui l’US Air Force ha un inventario limitato di velivoli da combattimento.

L’US Air Force dovrebbe invece spostare le risorse economiche per aumentare la produzione di F-35 e sviluppare un altro jet da combattimento che sia conveniente, flessibile e con capacità stealth. Questo andrebbe ad aggiungersi al programma Next Generation Air Dominance altamente classificato che inizierà ad essere schierato negli anni 2030 e sul quale l’impegno dell’US Air Force dovrebbe essere massimo. Nel sottolineare l’importanza di schierare caccia stealth, nel documento del Mitchell Institute si sottolinea la recente esperienza dell’US Air Force in Siria, paese difeso dai sistemi missilistici terra-aria S-400 di fabbricazione russa e che l’aviazione militare americana poteva contrastare solo con gli F-22 e gli F-35.

La visione del Mitchell Institute è quindi quella di ritirare dal servizio tutte le versioni degli Eagle (la C, la D, la E e la EX), insieme a tutti gli A-10C sostituendoli su base uno a uno con gli F-35A. A questi ultimi andrebbero affiancati gli F-16C/D Fightning Falcon per fornire potenza aerea in ambienti permissivi, oltre a mantenere e continuare a modernizzare gli F-22A Raptor fino a quando il Next Generation Air Dominance e altri programmi non saranno in grado di combattere. Ricordiamo che l’USAF aveva confermato, l’anno scorso, di aver già progettato, costruito e fatto volare in tutta segretezza un prototipo del velivolo di sesta generazione NGAD.

Photo credits: U.S. Air Force photo by William R. Lewis